Capitolo 24

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"Aurora, Harry e Kim sono qui" sentii Niall urlare e feci più in fretta che potevo. Avevo indossato un vestitino comodo, nulla di che, ero stanca e non mi andava di mettere cose troppo scomode.
Scesi le scale di corsa e trovai i tre in salone, tutti mi sorridevano e io ricambiai. Vidi lo sguardo di Niall, mi supplicava di dare una possibilità a Kim, in fondo non aveva torto, neanche la conoscevo, dovevo darle una possibilità.
"Ciao, tu devi essere Kim, io sono Aurora. È un piacere conoscerti" dissi allungando la mano verso la castana di fronte a me. Era davvero una bella ragazza, e mi piaceva il fatto che fosse una semplice studentessa e che non appartenesse a quel mondo.
"Il piacere è mio" disse con un bel sorriso, aveva una voce dolce e vidi Harry sorridere accanto a lei, sembrava felice e perciò lo fui anch'io, era una specie di folle conseguenza.
"Ciao riccio" dissi salutando Harry che mi strinse a se, mi piaceva che mi dimostrasse affetto anche se aveva la sua "quasi" ragazza davanti, sperai non le desse fastidio, Niall non ne faceva mai un problema.
"Che ha preparato lo chef quest'oggi?" Rise Harry
"Cose buone" dissi io
"L'importante è che non abbia cucinato Niall" lo derise
"Harry sei davvero fastidioso" disse Niall
"Ti sei offeso?" Chiese il riccio
"Perché devi sempre infastidirmi? Io so cucinare e lo sai"
Vidi Kim ridere a quello scambio di battute, pensai che doveva farci l'abitudine.
"Ok, smettetela ora. È tutto pronto"
Ci indirizzammo in cucina e io servii tutti.
"So che sei una studentessa vero?" Chiesi a Kim. Vedevo che si sentiva a disaggio e volevo trovare un modo per evitare che si sentisse così.
"Si. Faccio Giurisprudenza"
"Anche una mia amica la fa, ci sono un sacco di cose da imparare a memoria vero?"
"Abbastanza. Ma sai, mi piace tanto, è quello che voglio fare quindi lo faccio volentieri. So che anche tu studi, vero?"
Chiese lei
"Si. Faccio psicologia, anche se ultimante ho rallentato i ritmi, sai con il lavoro non è semplice" risi
Vidi che si sentiva molto meglio e fui soddisfatta, Harry sembrava preso e non volevo deluderlo.
Non appena finimmo, tutti si complimentarono con me e Niall andò a prendere la torta.
"Non è male" disse Harry "complimenti" continuò ridendo
"Harry smettila" disse Kim ridendo e stringendo la sua mano sul tavolo. Lo guardava in un modo interessante, sembrava davvero presa. Venni presa da un leggero senso di gelosia, era strano vedere Harry con un ragazza, ero gelosa come una sorella potrebbe esserlo del proprio fratello, ma poi mi passò e risi a quella scena tenera.
Kim mi aiutò a sparecchiare e mentre io lavavo i piatti, lei li asciugava.
"So che forse non mi vedi di buon occhio. Lo capisco, cioè Harry mi ha parlato di come tu sia protettiva nei suoi confronti. Volevo solo dirti che mi piace sul serio, ecco, non lo faccio per la sua fama o altro, potrebbe anche vendere arance per strada, a me piacerebbe lo stesso"
Mi fermai un secondo di lavare i piatti e la osservai
"È vero, sono protettiva nei suoi confronti, ma solo perché fin ora ha avuto delle stronzette che si approfittavano di lui, ma tu mi sembri sincera"
"Harry sarà felice che sono nelle tue grazie" rise lei e io la seguii
"È un onore per te" dissi ridendo
"Posso chiederti una cosa?"
"Dimmi"
"Come fai a sopportare tutto l'odio delle loro fan, cioè io mi sono ritrovata sommersa di minacce di morte"
"Con il tempo si abiureranno a questo e si calmeranno un po'. Ammetto che non è mai facile, non scrivono delle belle cose, sopratutto tenendo in considerazione che non ci conoscono. Semplicemente evito di leggere i loro commenti"
"A me sembra impossibile evitare di leggerli"
"Lo so. Ma se prendi Harry, prendi anche tutto questo. Devi essere preparata, non sarà mai facile"
"Tu come fai?"
"La senti la risata di Niall?" Le chiesi
"Si sente dal bagno di sopra" rise lei ascoltando la risata del biondo proveniente dal salone
"Mi basta questa per capire che ne vale la pena"
Lei mi sorrise e io riuscii a capire che quella risposta le era piaciuta, che anche lei aveva tanti motivi per sopportare tutto ciò.
"Siete molto innamorati, si vede da un miglio" disse
"Lo siamo" risposi sorridente.
Mi piaceva che gli altri capissero l'amore che provavamo l'una per l'altro.
"Kim" urlò Harry dal salone
"Vai da quel cretino" dissi ridendo
Lei annuii sorridente e si indirizzò nella sala adiacente.
Dopo qualche minuto sentii della braccia avvolgermi la vita e delle labbra posarsi sul mio collo.
"Sei stata brava stasera" senti Niall sussurrarmi all'orecchio.
"Lo sono stata" confermai
"Lo sai che ti amo vero?" Lo sentii ridere
"Tu ripetimelo, così non lo dimentico" dissi voltandomi e posando le mani sporche di schiuma sul suo viso. Lui si scostò subito e io risi.
"Questa me la paghi!" Disse guardandomi con occhi furiosi
"Sto tremando" affermai ironica
Mi prese e iniziò a farmi il solletico
"No, sai che ci soffro" dissi fra le risate
Dopo qualche minuto si fermò e io buttai le mie braccia al suo collo, mettendomi a un centimetro dal suo viso.
"Ti amo" mi sussurrò.
Erano le parole più belle del mondo.
"Ti amo" risposi
Posò le sue labbra sulle mie, in un bacio delicato, che sapeva di felicità.
"Woooow" urlò Harry entrando
Niall lo guardò e rise
"Guarda e impara, Harry" disse con aria superiore
"Ti assicuro che me la cavo piuttosto bene in quest'ambito" rispose a tono il riccio
"Ma smettila! Amore, diglielo" disse guardandomi, guardai Harry e sollevai le spalle
"È vero" risi deridendo il riccio
Scherzammo tutta la sera e ci divertimmo tanto, Kim non era male e mi piaceva, sperai non lo deludesse anche lei.
Quando andarono via una calma meravigliosa inondò casa, Niall stava aggiustando il lettore Dvd che Harry aveva praticamente distrutto a causa della sua iperattività.
Mi sedetti sul divano e lo osservai mentre armeggiava con quel coso, Risi alla sua esasperazione.
"Deve ricomprarmene uno" disse nervoso
Lo osservavo e continuavo a ridere
"Perché ridi? Dai mi è costata un sacco!"
"Sei Niall Horan, non penso che i soldi per te siano un problema. Ne compreremo un altro. Sei esagerato"
"E tu non sei Simon Cowell, non c'è bisogno che mi giudichi!"
Lo osservai confusa
"Quello che hai detto non ha senso" Risi
"Lo so! Sono nervoso. Distrugge sempre tutto"
"Quanto sei sexy quando fai così!" Dissi trattenendo le risate e cercando di essere più sexy possibile.
Lui si girò e mi sorrise
"Sono sempre sexy"
Mi alzai e mi avvicinai a lui
"Si, lo sei sempre. Direi che invece di lavorare a quell'aggeggio, potresti provare a lavorare su altro per stanotte" dissi abbassandomi su di lui e baciandogli il collo.
"Non mi va" disse continuando ad armeggiare, ma non era assolutamente vero, stava mentendo spudoratamente
"Ah no?" Dissi alzando un sopracciglio
"Peccato!" Dissi sedendomi a terra con lui.
"Allora me ne starò qui, tutta buona!" Dissi ridendo
"Ti guarderò. Anche se fa caldo, forse mi tolgo questo vestito" dissi osservandomi il vestito e vedendo i sui occhi puntanti sui miei
"Magari mi tolgo anche l'intimo"
Alzai lo sguardo su di lui
"Ah, quello non lo porto già" dissi sorridendo maliziosa.
Vidi i suoi occhi cambiare, e passare da indifferenti a desiderosi.
Mi osservò attentante, e io lo guardai interrogativa
"Che c'è?" Dissi innocentemente
"Sei proprio malefica"
"Si, me lo dicono spesso" dissi alzando le spalle.
Posò una mano sulla mia gamba nuda, io osservai quel gesto, la presi e la feci salire sulla coscia, sempre più su, poi bloccai quel gesto e la spostai via, ridendo.
"Hai fatto la tua scelta poco fa, amore" dissi alzandomi
Lui restò quasi interdetto e mi fissò mentre mi alzavo.
Mi seguii e mi prese per il polso mettendomi con la schiena al muro.
Posò le sue labbra sulle mie, in modo rude e possessivo, amavo quel suo modo di baciarmi, amavo quando mi sottometteva così.
Mi lasciai andare a quel bacio che sapeva di torta al cioccolato e lasciai libero spazio alla sua lingua, che si muoveva esperta. Passò un dito sulla mia coscia, alzando il vestitino leggermente. Mi strinsi ancora di più al suo collo e lui mi alzò facendomi incrociare le gambe al suo bacino. Il vestitino era corto e riuscivo ancora di più a sentire la sua intimità farsi dura contro il mio corpo.
"Aurora, lo sai che il tuo atteggiamento da stronzetta ha sempre delle conseguenze, vero?!" Disse passando poi al mio collo e iniziando a succhiare un lembo di pelle per poi baciare delicatamente la parte arrossata.
Ansimai e lui rise vittorioso.
"Devi rispondermi!" Disse categorico
"Si" ansimai
"Brava la mia ragazza!" Disse baciandomi e posandomi sul divano.
Mi fece stendere e si fece spazio fra le mie gambe.
"Lo so che ami quando ti dico cose sporche!" Disse facendo scendere la cerniera che avevo davanti. Quel vestitino aveva la cerniera sul davanti e lui aveva sempre amato quella comodità nello spogliarmi.
"Ti piace, non è così?" Disse passando delicatamente la mano sulla mia pancia, dopo avermi tolto il vestitino. Quel tocco mi fece venire i brividi.
"Voglio sentire la tua voce, ti ho fatto una domanda!" Mi ordinò
"Si, mi piace, Niall!" Dissi esasperata
Iniziò a lasciare baci umidi sulla mia pancia e arrivò all'elastico delle mutande, deglutii rumorosamente e mugolai.
Me li tolse velocemente e mi guardò sorridendo.
Iniziò a muovere la sua Lingua su di me e io ansimai, stringendo i suoi capelli fra le mani.
Infilò un dito e quel binomio mi fece emettere un urlo. Stavo per venire, poi d'un tratto si fermò e io mi lamentai, risalì su di me.
"Così impari a stuzzicarmi, amore" dissi ridendo e staccandosi.
Non ci credevo che mi stava lasciando nel bel mezzo di un orgasmo, avrei voluto picchiarlo ma ero presa da quelle sensazioni ed era tutto confuso.
"Sei un bastardo, Niall giuro che se non mi fai venire in questo esatto istante non ti parlerò per giorni! Non puoi fare così" riuscii a dire
Lo afferrai per un braccio e lo riportai su di me, lui non fece resistenza e rise, ritornando a baciarmi.
"Non ti lascio a metà, ho bisogno di sentirti ansimare il mio nome mentre vieni per me, piccola" disse ridendo e continuando ciò che aveva iniziato.

Stavo andando in studio da Niall e i ragazzi, a casa mi annoiavo e avevo deciso di andare a trovare il biondino.
Non appena arrivati salutai le guardie dei ragazzi e loro mi sorrisero educatamente, erano uomini grandi e grossi ma buonissimi.
Entrai in sala prova e vidi Niall e Harry scherzare con una ragazza, non l'avevo mai vista. Era alta e aveva dei lunghi capelli che davano sul rosso.
Ridevano e la vidi mentre poggiava una mano sulla spalla di Niall, era vicinissima, troppo vicina.
Fui presa da una gelosia folle.
Mi avvicinai e tappai gli occhi a Niall
"Chi sono?"
"Amore" disse voltandosi e lasciandomi un lungo bacio.
Quella ragazza doveva guardare e capire come stavano le cose.
"Ehi, lei è Rose. È la nostra stilista"
"Dov'è Caroline?" Chiesi dopo aver salutato velocemente la ragazza. Mi sorrise ma non mi piaceva il modo falso in cui l'aveva fatto.
"È incinta, ormai è quasi all'ottavo mese, si è presa delle ferie" disse il biondo
"Ma Rose è bravissima, sarà un'ottima sostituita" disse Harry sorridendo
"Ne sono certa"
Niall mi guardò e con uno sguardo capii che mi stava rimproverando per quella mia freddezza nei confronti della ragazza.
"Ho visto il tuo film, è davvero bello!" Disse la rossa accanto a noi.
"Grazie" dissi indifferente
Non mi piaceva. E di solito non mi sbagliavo mai sulle persone.
"Scusateci" disse Niall ai due e mi prese per un braccio, portandomi in disparte.
"Che succede?" Chiese
"Non mi piace" dissi categorica
"Chi? Rose?"
"Si. Rose" dissi pronunciando il suo nome a mo di sfottò.
"È una ragazza tranquilla"
"Non lo è"
"Non ha fatto nulla di male"
"Lo farà" dissi puntando i miei occhi su quelle pozze azzurre.
"Prevedi il futuro?" Rise
"Non ridere! Eh si, lo prevedo"
"Amore, stai tranquilla. Ok?" Disse stringendomi a se e baciandomi. Avevo apprezzato il fatto che non si fosse arrabbiato ma che anzi mi avesse presa e rassicurata.
Mi voltai e vidi la rossa fissarci, ma subito dopo distolse lo sguardo.
Non saremmo andate d'accordo!

POV Niall
Arrivai a casa distrutto, quelle prove erano state estenuanti. Ci eravamo detti di rallentare i ritmi, ma alla fine farlo era pressoché impossibile.
Non appena entrai un profumo mi attraversò le narici, la mia ragazza aveva fatto la pasta al forno, ricetta Italiana che adoravo.
"Buongiorno amore" dissi baciandola
"Buongiorno a te" rise lei
"Dopo domani abbiamo la cena con la crew"
"Mi annoio sempre a quella cena, parlate di cose di cui non so nulla"
"Se non ti va, puoi stare a casa"
"No,vengo" disse con fare ovvio
La guardai interrogativo
"C'è quella Rose, sai che la odio! Devo essere li"
La odiava, non c'era un motivo preciso per cui lo facesse, la odiava infondatamente. Non aveva fatto nulla ma lei insisteva con il dire che nascondeva qualcosa. Aurora era così, quando qualcuno non le piaceva non c'era modo che le andasse a genio. Io assecondavo quella sua folla gelosia, da un lato amavo vederla così ma in contemporanea mi dispiaceva che non le andasse a genio Rose, sembrava una ragazza tranquilla.
"Dovresti smettetela di odiarla così tanto" dissi
"Richiesta respinta" disse ridendo
"Fa come ti pare" Risi io
"Vado a cambiarmi"
"Smuoviti perché è già tutto pronto"
Corsi su per le scale a cambiarmi, avevo una fame assurda.

We never go out of style (Niall Horan)Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora