Capitolo 6-Fiori

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<<Perché stai tagliando quei fiori?>> domandò l'essere spregevole alla sua vittima.
<<Uhm...perché sono davvero carini>> rispose la banshee.
<<Allora perché lo fai anche tu su te stessa ma dici di essere orribile?>> chiese ancora il void facendo sbiancare il viso della giovane.
Spalancò gli occhi e le si bloccò il respiro per qualche secondo.

"Come lo sa?" domandò tra sé e sé.

Magari perché ti spia ventiquattro ore su ventiquattro e ti legge la mente?

Rispose ovvia Ruth.

Beatrice ingoiò il groppo che le si era formato in gola e si ricompose, cercando di chiudere il discorso con un "non sono affari tuoi", fallendo miseramente.
<<Andiamo Tris, ti voglio aiutare>> ribattè il nogitsune.
La rabbia nella ragazza stava crescendo, ma si trattenne.
<<Possiamo risolverlo insieme>> propose lui.
Questa volta esplose, non riuscendo a trattenersi: << Aiutarmi? Risolverlo insieme? Mi prendi in giro?!>>.
<<Io->> tentò di parlare, ma venne interrotto da Bea, <<"Io" niente! Sei tu la causa dei miei problemi! Sei tu la causa per cui mi taglio! Sei tu quello che mi sta distruggendo! Sei tu quello che mi sta allontanando dai miei amici! Sei sempre e solo tu la rovina della mia vita!>> urlo sbattendo i suoi pugni sul petto del demone, <<E mi odio perché non riesco a difendermi perché sono debole! E tutta per colpa tua!>> continuò a gridare piangendo fiumi di lacrime.
L' esatta copia di Stiles prese per il polso Tris, stringendolo a più non posso.
<<Ti avviso ora e non lo farò mai più: tu non devi trattarmi così>> scandì bene le parole, <<Non ne hai il diritto!>> esclamò furioso.
<<Se no? Che mi fai?>> lo provocò sfacciata l'adolescente.
<<Potrei torturare Stiles o Malia o entrambi o tutto il branco, che ne dici?>> ghignò.
Tris abbassò la testa, sottommettendosi.
<<Scusa>> esordì mentre le calde lacrime non avevano intenzione di smettere di scendere, ma non le dispiaceva veramente.
<<Non mentirmi>> quasì ringhiò, stringendo ancora di più il polso della ragazza.
<<Mi fai male>> piagnucolò lei, ricevendo subito dopo uno schiaffo dall'essere cadaverico, facendo passare il colore della guancia di Beatrice da rossastra a viola.
<<Tu sei solo mia, accettalo>> cercò di calmarsi, invano.
<<Ti prego>> singhiozzò Tris con voce spezzata.
<<Vai in camera tua, non uscirai fino a domani>> le ordinò lasciandole il polso.
<<Ma->> provò a ribattere, ma il nogitsune la fulminò con lo sguardo, zittendola.
Obbeddì.
La prima cosa che fece fu prendere la lametta, per poi togliersi i pantaloni e puntare l'oggetto verso la sua coscia sinistra, iniziando con piccoli taglietti, arrivando a più profondi e lunghi.
<<Sono una stupida>> si disse continuando a lacrimare.
<<È solo colpa tua>> si incolpò.
Le si accesse per un momento le si accesse una lampadina.
Spostò l'obbiettivo verso il suo polso, verso le sue arterie.
Appoggiò la lametta.

"Me lo merito" pensò, ma subito cambio idea e lanciò la lametta dall'altra parte della stanza.
Si mise le mani fra i capelli.
Non aveva il coraggio di farlo, non perché avesse paura della sua incolumità, ma di quella dei suoi amici.
Cosa sarebbe successo al suo branco se lei se ne fosse andata? Il nogitsune gli avrebbe squartati uno ad uno.
Si stese sul letto, esausta, continuando a piangere per tutta la notte, nella speranza che fosse solo un incubo e che ben presto si sarebbe svegliata.

**************

Una settimana dopo....

<<Dobbiamo assolutamente parlare>> insistè Malia.
<<Non ho niente da dirti>> mentì la banshee.
<<Genietta, sono una coyote>> le ricordò che lei poteva sapere se stava mentendo o no.
<<Malia, non posso>> alzo la voce Tris, facendo girare tutta la scuola verso di loro.
<<Beh, che avete da guardare? Volete una foto?>> domandò scocciata Beatrice dopo qualche secondo di silenzio, precedendo la Tate.
Tutti si girarono e ripreso le azioni che stavano svolgendo.
<<Tris, sono la tua migliore amica...ci sarò sempre per te>> cercò ti convincerla Malia.
La nipote del veterinario sospirò.

Non pensarci nemmeno.

La minacciò il nogitsune.

Non gli rispose.
Dopo quel giorno lo stava ignorando da giorni.
Tris aveva paura di lui, ma avrebbe fatto di tutto per farsi chiedere scusa, quindi decise di non parlargli e ascoltarlo più.
<<Seguimi>> ordinò la vittima del demone alla sua migliore amica, che annuì.
Arrivarono in biblioteca, il posto preferito della banshee.
Si sedettero dietro uno scaffale e passarono alcuni minuti di silenzio.
Non aveva intenzione di parlarle di quell'essere, era troppo terrorizzata dalla sua incolumità per poterlo fare e non se lo sarebbe mai perdonata se sarebbe successo qualcosa alla sua Malia, quindi stava cercando di sfogarsi con lei, ma senza nominare la causa di tutto questo.
<<La verità...>> cominciò ansiosa, aveva davvero paura.
La coyote la guardò per assicurarle che la stava ascoltando.
<<La verità è che sono stanca, Malia.
Non dormo la notte e quelle poche volte che lo faccio ho paralisi del sonno, piango spessissimo, sono sempre esausta, non mi curo più, non riesco più a fare niente, vi tratto male e continuo a mentirvi perché non posso dirvi la causa di tutto questo malessere.
Sono la sua sottomessa, capisci? Sente tutto quello che dico, che penso, vede tutto quello che faccio, sta sentendo anche adesso e quando tornerò a casa mi farà il culo di sicuro.
Non ce la faccio più, Malia.
Mi taglio perché sono troppo debole per poterlo respingere e vorrei farla finita, ma ho paura, non per me, ma per voi.
Se non lo ascolto vi farà del male, non a me.
Mi sta distruggendo da un mese a questa parte e ci sta riuscendo.
Io voglio morire! Morire!>> si sfogò piangendo a più non posso.

"Questa gliela faccio pagare. Malia ne parlerà con branco e sicuramente mi scopriranno.
Devo ucciderla" pensò il nogitsune tra sé e sé.

<<Tris...>> l'abbracciò figlia di Peter a cui le si spezzò il cuore.
Non poteva sopportare di vedere la sua migliore amica in quello stato.
Se stava male una stava male l'altra.
Si sentiva inutile e impotente in quel momento.
<<Ti prego, dimmi chi è il tuo tormento>> la supplicò staccandosi dalle braccia di Tris.
<<Lui...>> cominciò Beatrice e il demone perse un battito.
Se avesse detto il suo nome sarebbe stato rovinato.
<<Lui...non posso dirtelo>> affermò dispiaciuta.
<<Ma così non potrò aiutarti...>> abbassò la testa.
<<Fidati, è meglio così>> le fece un piccolo sorriso triste.

***********

Tris tornò a casa da scuola con un'angoscia incredibile.
Sapeva che l'aspettava la Sua collera.
Aprì la porta di casa ma non lo trovò e pensò fosse un bene e che l'avesse scampata per un po', ma non era per niente un bene.

************

<<Ringrazia la tua amichetta>> sorrise maligno il demone.
<<Sei un mostro>> lo insultò Malia, mentre era stesa sul suolo e si copriva la ferita sul suo ventre.
<<Grazie del complimento>> rispose ironico lui.
<<Giuro che ti ucciderò>> promise la coyote.
<<Sicura che non lo farò prima io?>> chiese il void, ricevendo un ringhio come risposta.
<<Se proverai a farmi del male o a raccontare qualcosa ai tuoi amici, ti ucciderò per davvero.
Magari finalmente conoscerai Allison e Aiden>> ghignò.
Malia tirò la catena del polso legato, ma subito si pentì per il dolore al ventre.
<<Poverina, se non fosse per la piccola Tris non saresti in questo guaio, come fai ad essere ancora sua amica dopo quello che ti ha fatto?>> domandò il nogitsune manipolandola.
<<Non è colpa di Tris, ma tua>> lo uccise con lo sguardo.
<<Sei così noiosa>> roteò gli occhi al cielo, <<Meglio se torno dalla mia banshee preferita, almeno con lei mi diverto>>.
<<Non torcerle un capello!>> alzo la voce Malia.
<<A presto Malia>> le sorrise sfacciato lui.
<<Controllala fino al mio ritorno>> udì la Tate.
Questa presunta persona con cui parlava il demone scese dalle scala e su l'ultima che Malia si aspettava.
<<Tu?!>> urlo la migliore amica di Tris.

Angolo autrice:

Fucking hiiii
Come va?
Piaciuto il capitolo? Sorry, è più corto del solito :)
Malia adesso sa, quale sarà il suo destino?
Morirà o...?
Tris è nella totale merda :)
Ed è tornata una strana persona, chi sarà?
Lo scopriremoooo
Un caffè a tutti i presenti☕
Ciao malati di libri🌚❤️

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