Pensavo...

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Ho mandato a quel paese tutta la mia famiglia. Ora la gente che legge penserà che io sia cattiva, che io non sia una brava figlia, una brava ragazza o una buona persona.
Ho urlato in faccia a tutti e li ho mandati a quel paese. Tutti.
Pensavo...sai?
Io penso spesso, anzi, quasi sempre...forse perché è la sola cosa che so fare. Penso alla mia vita, alla mia infelicità, al perché di essa. Essere sola, a quasi 30 anni, e vedere che le altre persone hanno partner che li apprezzano. Poi penso a me. A quante volte sono quasi impazzita per piacere a un uomo, a un ragazzo, a un amico. Penso a quante volte sono dovuta cambiare, non riuscendo comunque a piacergli.
Alle volte ho paura del futuro, perché mi rendo conto che i ragazzi, specialmente quelli più giovani, quasi mai mi rispettano.
Quando ero bambina, a scuola, mi chiamavano per cognome. Ero la sola della classe che chiamavano per cognome. Ma la cosa brutta non era tanto il cognome di per sé, dopotutto ognuno ha il suo! Piuttosto il fatto che facevano battute sopra al mio cognome, come se l'avessi voluto io.
Forse nessuno si farà mai un film su di me, né mia biografia arriverà chissà dove... A volte penso che, già quando nasciamo, siamo destinati ad essere felici o infelici e siamo costretti, se non ce l'abbiamo, a cercare la nostra felicità... C'è chi riesce in tutto e chi non riesce in niente. C'è chi riesce a laurearsi in soli tre anni e chi, invece, studia peggio di un matto ma non si laurea mai in tempo debito.
Forse io sono nata troppo buona, o forse sono nata semplicemente, leale o no. Sta di fatto che più si è buoni più non si viene apprezzati. Sin da bambini ci mettono in testa delle favole in cui la principessa trova il suo principe, dopo tanti stenti. Ma la verità, purtroppo, non è così. C'è chi diventa popolare, già durante la preadolescenza, e c'è chi non è popolare mai... Tutti dicono che i più belli e i più popolari hanno avuto più esperienze degli altri, per questo piacciono di più. Io sono una ragazza che scrive, ma non valgo niente. O meglio, valgo, ma non per gli altri... Ti aspetti un principe e invece ti ritrovi uno sconosciuto che ti chiede sesso; così, senza motivo, appena il tuo corpo comincia ad essere quello di una signorina. Come puoi trovare un ragazzo che ti ama, che ti apprezza, in un mondo simile? Mi prendevano in giro, quasi tutti i miei compagni lo facevano. Io, invece, non sono mai riuscita a rispondere loro. I popolari hanno il carattere per rispondere. È così che diventano popolari, dopotutto... C' è chi, nell'adolescenza, vorrebbe uccidersi. C' è chi vorrebbe suicidarsi dopo la maturità, perché questa vita non è fatta per lui... Il destino è buffo: ci toglie le occasioni di essere felici, ma ci permette di porre fine alla nostra vita. Che assurdo mondo! È come non dare al topolino il formaggio; perché gli piace troppo, e dargli, invece, del cibo più sfizioso, ma velenoso per lui; che lo fa ingrassare e morire.
Se tutti pensassero che non hanno il potere di togliersi la vita, che sono immortali, che anche se cadono rimbalzano; perché qualcuno li costringe alla vita, non proverebbe più a uccidersi nessuno.
Ma tu, cadendo, potrai mai credere che rimbalzerai; anziché farti male?

Il cuore muore sempre a metàWhere stories live. Discover now