Capitolo 2

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Arrivo a casa, butto lo zaino sul letto e appoggio la chitarra sull'angolo. Mia mamma é a casa, da domani fortunatamente inizia a lavorare.
"Com'é andata?" Mi chiede come sempre.
"Bene" rispondo.
"Hai conosciuto qualcuno?" Mi chiede. Bene, che l'interrogatorio abbia inizio!
"Si, dei tipi..." mi siedo a tavola a mangiare quel poco che mi entra sullo stomaco.
"E chi sarebbero?" Continua. Che snervante!
"Cinque ragazzi e due ragazze in classe con me" rispondo.
"E ti stanno simpatici?" Chiede, cerco di mantenere la calma.
"Mh" ingoio l'ultimo boccone quasi soffocandomi ricordandomi di Alessio. "Più o meno" rispondo.

Sto tutto il pomeriggio a suonare la chitarra. Ultimamente ho voglia di scrivere canzoni, ma prima devo trovare ispirazione. Alle 5 suonano alla porta, mia mamma é fuori per commissioni e corro ad aprire.

"Ciao bellissima" dice con un sorriso che sa di meraviglioso.
"Ciao Alessio" sorrido anche io, per la seconda volta.
"Devo meravigliarmi, hai sorriso per me" dice tirandosi il ciuffo.
Arrossisco coprendomi il viso con le mani, sono troppo imbarazzata.
"Volevo farti compagnia, sono a casa da solo" dice togliendomi le mani dal viso dolcemente.
"Ss...si entra pure, stavo suonando" cerco di formulare una frase.
"benissimo, volevo proprio sentire come suoni" entra in casa e si toglie gli occhiali da sole.
Si guarda intorno mentre sorride.
"Vieni, sono di sopra" dico salendo le scale. Lui mi segue e quando entra in camera mia rimane come estasiato.
"Ma guarda! Hai spartiti musicali ovunque! Hai pure due chitarre! Sei proprio appassionata di musica come me!" Dice toccando la chitarra acustica.
"Ormai la musica é l'unica cosa importante che ho nella vita" dico fissando il pavimento.
"Oh no, non ci credo nemmeno. Tu hai ben altro nella vita a cui pensare oltre alla musica" dice guardandomi.
"Lo so perché si vede che sei una persa nel tuo mondo, come me, e io nella mia testa non ho solo musica, ho molto altro" mi racconta.
"tipo scoparti le tipe di 5^D" ammetto ridendo.
"No dai non sono così malefico, so trattenermi" confessa anche lui ridendo.
"Tu invece pensi a lui, vero?" Dice mostrandomi una foto mia e di Diego ancora appoggiata su uno scatolone. Gli occhi mi diventano lucidi e dondolo cercando di rimanere in piedi.
Si avvicina cercando di abbracciarmi ma lo respingo. Poi singhiozzando scoppio a piangere e cado tra le sue braccia.
"Scusami, non so più che fare" dico a singhiozzi mentre piango.
"Shh, stai qui, non fare niente, stai qui con me" mi abbraccia accarezzandomi i capelli.
"Era il tuo ex?" Mi chiede mentre sono ancora attaccata a lui.
"Si, fino allo scorso giugno" balbetto io.
"E sto stronzo ti ha lasciato?" Chiede incredulo.
"Non mi ha lasciato, il suo cuore ha lasciato me e lui, lui é morto" rimane a bocca aperta per dei secondi come se volesse dire qualcosa, ma non dice nulla. Siamo ancora abbracciati e lui mi guarda, come per cercare di assorbire parte del mio dolore.
"posso...posso prendere la tua chitarra? Devo farti sentire una cosa"
Mi siedo in fianco a lui sul letto e prende la mia chitarra, sta un po ad accordarla poi inizia a suonare e a cantare.
"Che il tempo asciughi tutta l'acqua
sopra i maciapiedi
che porti via dalle finestre
tutte queste foglie,
e la felicità ti prenda come un vento caldo
[...]
Da te a me, c'é un universo da percorrere:
forse per questo resiamo qui.
Ma tu non nascondere gli occhi mentre ti parlo,
tu non nascondere gli occhi mentre ti guardo da qui, che tanto agli altri non importa di noi"
Mi sorprese il suo modo di cantare, sentivo veramente il dolore affievolirsi, avevo la pelle d'oca.
"Quindi...mi stai dicendo che...se tipo ci baciassimo per strada, a te non importerebbe niente?"
"Non molto, ma se vuoi lo facciamo qui" disse guardandomi negli occhi mentre i nostri nasi si sfioravano. No, non andava bene.
Mi alzai in un nano secondo e presi la chitarra.
"Io invece sto cercando di scrivere qualcosa...boh, non so, qualcosa" dissi e scoppiai a ridere.
"Sono proprio un disastro" dissi coprendomi la faccia con le mani.
"Uno splendido disastro" mi corresse Alessio.
"Tu non mi conosci ancora, Alessio. Tu non sai ancora chi é la Cleo che sta in questo corpo. Si, saró Einstein nel campo della musica, ma nel resto sono una frana. Non chiedermi di amarti, non ti ameró come si deve, non chiedermi di corteggiarti, non ti sapró stuzzicare. Non dirmi di sedermi su un prato di fiori abbracciata a te pensando al vuoto: non ci riesco, non riesco a fare niente, sono una frana. Mi saró riparata nel campo della musica, ma la vita non é questo, l'amore non é il mio destino." Confesso frustrata immergendomi nel materasso.
"Sai, così mi spaventi,  mi chiedo se riusciró a sopportarti" disse ridendo.
"Allora che te ne importa di me, se sono io che ti spavento? dissi seria.
"No, tu non capisci. Mi spaventa il fatto di lasciarti vagare da sola. Tu hai bisogno di una barriera, di una protezione, e credimi che sarei onorato se scegliessi me, ma questa non é una mia decisione e non posso consigliarti niente. Tu hai paura del mondo. Tu hai paura di tutto ció che non é la tristezza in cui hai vissuto questi mesi. Tu hai paura di vivere" disse accentuando l'ultima parola.

Rimango tutto il giorno a pensarci. "Tu hai paura di vivere" ma davvero é disposto a prendersi cura di me? Io, così fragile? Da aggiustare?

Mia madre torna a casa che ormai sono le otto e mezza.
"Allora che hai fatto da sola?" Mi chiede.
"Suonato, tu?" Chiedo.
"Domani inizio a lavorare e sono andata a fare le ultime commissioni, ho pure visto un mio nuovo collega, é un signore gentile e molto disponibile, e suo figlio é in classe con te!" Disse tutto d'un fiato.
"Chi?!?" Chiedo perplessa.
"Oh, un certo Lorenzo Cantarini". Per poco non mi soffoco di nuovo mangiando.
"Si lo conosco, é uno dei ragazzi che conosco...mamma ma ti stai prendendo una cotta per il signor Cantarini?" Chiedo stupita, dopo la separazione a mia mamma non farebbe male trovare qualcuno.
"ma va, che pensi, é solo un brav'uomo" si giustifica.
Oh, ci mancava pure questa...
-
Ecco il secondo capitolo! Scusate il ritardo, troppo studio. Cleo si sta aprendo ad Alessio, forse tra loro nascerà qualcosa? Nel dialogo sono presenti parole in grassetto: tenetele a mente, più avanti scoprirete il loro significato più a fondo ;) buona giornata a tutti!

Resta anche domani (Alessio Bernabei) #Wattys2017Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora