Parte 4

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"Ok, tesoro, Emma, amor mio, adesso la maestra deve andare a casa", la signora Smeraldi, esasperata, cerca una tecnica di convincimento per staccare Emma dalle mie braccia. Oggi ha voluto giocare al koala e per tutta la lezione ha voluto starmi appiccicata. So che non dovrei avere preferenze, amo tutte le mie piccole allo stesso modo, ma con Emma non ce la posso proprio fare...

"Dai che la vedi la settimana prossima, forza dille ciao e andiamo. Scusami tanto Giulia...", aggiunge, guardandomi alzando gli occhi al cielo.

Io scoppio a ridere, poi stritolo Emma nel nostro abbraccio da orso e finalmente la lascio tra le braccia della mamma "Non ti preoccupare Maria, lo sai che ho un debole per lei. Ma non dire alle altre mamme che te l'ho detto", aggiungo subito, fingendomi preoccupata.

La signora Smeraldi sghignazza compiaciuta "Comunque noi stiamo ancora aspettando quando vieni a cena da noi, ormai è da più di una settimana che non ti vediamo, Giulia, lo sai che poi Emma va astinenza".

"Ciao maestra!"

"Ciao Giulia, ci vediamo domani!"

Siamo fuori dalla scuola ed è finita l'ultima lezione del venerdì. Le mie bimbe mi salutano tutte contente e io ricambio mandando baci ad ognuna di loro.

"Prometti che settimana prossima verrai, ti faccio quella torta ai Pan di Stelle che ti piace tanto", insiste la Signora Smeraldi, mentre cerca di ficcare una scalmanata Emma nel seggiolino del sedile posteriore.

"Come posso dire di no ad un'offerta del genere?", esclamo, ridendo "Ciao piccoletta, fai la brava!", aggiungo poi, rivolta ad Emma. Lei mi manda i baci con la bocca appiccicata al finestrino e fa gli occhi storti. 

La macchina mette in moto ed io rimango sul marciapiede a salutarle con la mano.

"Ehi baby, che schianto che sei oggi!", sento dire all'improvviso ad una voce dietro di me. Mi volto e vedo il volto sorridente di Alex. E' venuto a prendermi alla fine delle lezioni per andare insieme in centro a cercare un regalo per il compleanno di Chiara. 

In realtà lui deve cercarlo, io il mio gliel'ho preso secoli fa e non vedo l'ora di vedere la faccia che farà quando lo aprirà...

"Sei pronto allora, Cowboy?" gli chiedo, mentre cominciamo ad incamminarci insieme verso il centro. Oggi è vestito con un giubbotto di pelle marrone attillatissimo e un paio dei miei stivali che di solito uso quando vado in Paese da Nonna a raccogliere le fragole nei campi. Però a lui, chissà come accidenti è possibile, gli stanno da Dio e li fa sembrare un capo all'ultima moda.

"Non vedo l'ora che sia domani sera!", saltella lui tutto contento accanto a me, tanto che mi sembra di stare camminando a braccetto con Emma.

Per tutto il tragitto fino in Duomo chiacchieriamo elettrizzati della festa di domani. Per il suo compleanno Chiara ha organizzato un super mega party chic Ghiaccio e Fuoco in un locale qui in centro e tutti gli invitati dovranno vestirsi a tema. Io sono ancora decisamente indecisa su quello che dovrò indossare ma tanto so che c'è Alex che mi darà una mano buttando lì una mise a caso che sicuramente uscirà perfetta.

Mentre ascolto Alex descrivermi nei particolari il vestito che si è cucito da solo per domani - "Devo assolutamente adescare quel ballerino vostro amico che lavora al Perla Blu" - la mia attenzione viene distratta da un gruppo di persone molto numeroso che è appena uscito dalla Galleria del Corso. Scorgo qualche telecamera e sento qualche gridolino eccitato farsi strada nella confusione di piazza Duomo.

"Ehi c'è qualcuno di famoso? Dai Giulia vieni che magari finiamo in televisione...", anche Alex ha notato il trambusto e mi trascina letteralmente per il braccio verso la folla che si fa più numerosa, sordo alle mie proteste. Ferme sul ciglio della strada ci sono una serie di macchine parcheggiate, con tutta l'aria di star aspettando qualcuno.

Chi eravamo e che potremmo ritornareWhere stories live. Discover now