~capitolo 16~

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11/10/2020 7:10A.M.

JUVIA POV.

(Mercoledì)

La luce solare invade la mia visuale, quando mi riprendo da un leggero stato di trans, dovuto al sonno che ancora trattiene in mio corpo incatenato al letto, alzo leggermente la testa, e dopo svariati secondi riesco ad udire la voce profonda di mio fratello, proveniente dal piano di sotto, che mi intima di alzarmi il più presto possibile.

Senza badare affatto ai suoi richiami insistenti, mi metto seduta con tranquillità sul bordo del letto, iniziando a strofinare con il palmo della mano i miei occhi ancora semi chiusi.

Osservo il telefono posato sul comodino, e decido di controllare l'orario, inizio a pensare che non siano nemmeno le 7 dato che la sveglia non è suonata, e mi ripeto in continuazione che mio fratello è sempre esagerato quando si tratta di queste cose.

Appena lo schermo del dispositivo si illumina e mi svela la dura verità, ovvero che sono già le 7:10 e io ancora sono in pigiama, sbianco di colpo, mi catapulto fuori dalla camera prendendo al volo i vestiti che fortunatamente avevo già preparato la sera prima.

Mi sistemo in bagno a una velocità quasi pari a quella di flash, e in meno di un quarto d'ora sono già vestita pettinata e quasi pronta per avviarmi a scuola.

devo solo mettermi le scarpe e prendere lo zaino, niente di più facile.

Penso uscendo dal bagno, iniziando a cercare le mie converse nere che ovviamente non trovo, e dopo aver sprecato minuti preziosi per la ricerca di quelle maledette scarpe, mi decido a chiedere aiuto a Natsu.

<<Natsu, sai dove sono le mie converse??>>
Urlo a mio fratello che si trova ancora al piano di sotto.

<<le hai lasciate qui al piano di sotto ieri sera, scema>>
Risponde usando lo stesso identico tono alto che ho utilizzato io.

A questa sua risposta mi carico immediatamente lo zaino in spalla e scendo al piano di sotto dove vedo mio fratello già bello che pronto ad aspettarmi davanti alla porta.

Mi infilo le scarpe senza nemmeno allacciarle, e mi fiondo fuori di casa, seguita dal rosato ormai rassegnato ai miei costanti ritardi, raggiungo la macchina di mio fratello e aspetto che lui metta in moto.

<<Natsu sbrigati, poi ti lamenti che sono io quella che ti fa fare ritardo>>
Esclamo seccata iniziando a muovere il piede in maniera compulsiva.

<<si ci sono dovevo controllare una cosa...>>
Nervoso come non mai Natsu sale in macchina e finalmente partiamo.

Per tutto il viaggio cerco di capire il motivo del nervosismo di mio fratello, forse ha un compito in classe, o semplicemente si è alzato di cattivo umore.. vabbe non mi posso scervellare per lui di prima mattina.

Trovato un parcheggio salto giù dalla macchina e mi dirigo dal gruppo di ragazze che ho individuato poco prima.

Saluto con un mano Erza, Lucy e Mira mentre corro nella loro direzione, loro ricambiano il saluto con un altro gesto e appena le raggiungo mi introducono nella loro conversazione.

Dopo svariate chiacchiere una domanda mi sorge spontanea quando mi accorgo che un membro del nostro gruppo non è presente.

<<come mai Levi non è con noi? È rimasta a casa?>>
Chiedo cercando di sembrare il meno impicciona possibile

<<ha avuto un po' di febbre niente di grave>>
Mi tranquillizza la rossa poggiando il suo gomito sulla spalla di Mira.

<<ah capisco, menomale che non è niente di grave>>
Sospiro guardando dritto negli occhi Erza.

~love storm~ GruviaNơi câu chuyện tồn tại. Hãy khám phá bây giờ