ANOTHER LIFE || Banana Fish: Alternative Ending || VERSIONE ITALIANA

~Banana 46~

                        

"Perché non chiedi ad Ash chi c'è dietro a tutto questo?"

                             

Eiji diventa improvvisamente muto e sordo.  Tutto intorno a lui sembra scuro e immobile.  Il suo cuore batte, ma la sua anima sta morendo.  Si sta nutrendo dell'illusione che quello che ha sentito sia uno scherzo, un bluff.  Ma una parte di lui urla il contrario.

"N-Non è vero, g-giusto?"  Eiji soffoca debolmente guardando Yut Lung, supplicandolo di dire la risposta che vuole sentire.

                             
"Eiji. Questa faccenda non ti riguarda, quindi ti consiglio ---"

                             
"Perché continui a tenerlo all'oscuro?"  Yut Lung s'infuria verso Sing.  "Non credi che sia ora che sappia tutto quello che abbiamo fatto fino ad ora?"

                             
"Cos'è che non ti entra in testa, Yut Lung? Questo è qualcosa di cui Eiji chiaramente non fa parte. Non deve sapere niente."

                             
Il dibattito tra i due non fa altro che spingere Eiji sempre più nella disperazione.  Tutto questo lo sta facendo impazzire.                            

"Ditemelo." Eiji riesce a dire tra i suoi respiri affannati.  "Per favore."
                             

Sing chiude gli occhi, inghiottendo la vocina che gli dice di non rivelare nulla.  "È meglio se senti tutto da Ash. Forse si è già ripreso dallo shock. È nell'altra stanza. Vai a parlare con lui."
                            

Eiji non perde tempo. Corre disperatamente nell'altra stanza a cui Sing fa riferimento. Là vede Ash fermo davanti alla finestra a fissare il vasto cielo annegato dai colori del sole al tramonto.
                            

"Ash."  Eiji lo chiama con evidente esitazione.  Ash non si muove di un centimetro per un po', finché finalmente si volta, i suoi occhi pieni di dolore e amarezza che arrivano dritti al cuore di Eiji.                            

Riunendo la sua compostezza, il moro inspira prima di parlare.  "Ho bisogno che tu mi dica cosa è successo stamattina."                           

Ash si sforza di sorridere dolorosamente ma in modo gentile.  "Non voglio che mi odi."                         

"Odiarti?"  Urla l'altro, tutto il suo essere nega quell'idea assurda.  "Come potrei? Sai che non posso assolutamente farlo."                            

Ash non dice niente, si limita a guardare fuori con gli occhi pieni di lacrime.  Eiji, d'altra parte, si sente pateticamente impotente.  Non sa niente, non può fare niente. Può solo porre domande quando è confuso e piangere quando sente dolore. Non è nemmeno in grado di aiutare un amico.                           

"Va bene. Aspetterò finché non me lo dirai volentieri."  Afferma Eiji con calma mentre si avvia verso la porta.  "Per ora starò accanto ad Ace."  Nel momento in cui Eiji sta per poggiare una mano sulla maniglia, Ash lo ferma bruscamente.                          

"Vai a casa. Hai bisogno di riposarti."                            

Eiji affronta Ash ancora una volta e la preoccupazione è appiccicata su tutto il suo viso pallido.  Ma c'è qualcos'altro dietro i suoi occhi ed il moro riesce a vederlo.