Capitolo 19

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Sto ancora cercando di riprendere il comando della mia respirazione quando bussano alla porta.

HG: "Hey? T/n? Perchè è chiusa?"

Ci mancava solo il ritorno di Herm.

Mi alzo dal letto e vado ad aprirle mentre Harry si siede composto prendendo un libro in mano.

Giro la chiave e dall'altra parte vedo la sua faccia confusa.

T/n: "Già di ritorno?"

HG: "....Si, perch- Harry? Che ci fai qui? Ho incontrato Ron e ti stava cercando disperatamente."

HP: "Stavamo studiando quindi se non ti dispiac-

T/n: "Sono contenta che sei tornata, tanto Harry stava per andarsene, non è vero?"

HP: "S-si certo, ora vado. Ci vediamo a cena."

Quel balbettio era causato dallo sguardo che gli avevo rivolto: se guardare qualcuno potesse uccidere, Harry ora sarebbe in una bara.

Quando esce chiudo subito la porta e mi giro.

T/n: "Dobbiamo parlare."

HG: "Di cosa esattamente?"

Dice Herm con una faccia incuriosita.

Non posso dirle più di tanto, mi odierebbe e lo farebbero anche gli altri.

Omettere è sempre meglio di mentire: non ha bisogno di sapere tutto per darmi un consiglio.

T/n: "Facciamo un ipotesi: se tu ti fossi addormentata accanto a Ron ma nel sogno che stai facendo ci fosse, non lo so, Harry-

HG: "Oh no, che schifo."

T/n: " -che cosa faresti?"

HG: "Farò finta di non aver sentito il tuo esempio, ma se dovesse veramente succedere una cosa del genere...beh...bel sogno o brutto?"

T/n: "Bello."

Dico senza pensare minimamente e quando me ne accorgo arrossisco leggermente mentre mi maledico interiormente.

HG: "In questo caso prenderei in considerazione l'opzione di capire che sentimenti provo per entrambi."

T/n: "Ok, ma pensa che, per esempio, tu e Harry abbiate litigato e tu non puoi parlarci ASSOLUTAMENTE perché a causa della vostra litigata abbiamo tipo "escluso" Harry e se tu provassi a stargli vicino tutti si arrabbierebbero con te e succederebbe un putiferio."

Dico tutto d'un fiato mentre Herm, che sta provando a capire ciò che sto dicendo, mi guarda con bocca aperta e sopracciglia alzate.

HG: "Ehm...allora...in questo caso inizierei con il prendermi una bella pausa riflessiva e poi con il pensare ai sentimenti per il primo ragazzo, che nel mio caso NON sarebbe Ron."

Annuisco in silenzio mentre inizio a tirare fuori dall'armadio l'uniforme da indossare per cena.

Ci vestiamo e insieme usciamo dal dormitorio.

Mentre mangiamo non mancano le piccole battute di Hermione incluse nelle domande senza senso che fa ad Harry sul nostro pomeriggio passato insieme.

Alla fine ci dirigiamo verso la stanza comune ma a metà strada decido di fare una passeggiata, prima dell'inizio del coprifuoco, marcando la parola "da sola".

I tre se ne vanno mentre io so benissimo dove andare: la torre di d'astronomia.

Non ci vado per "lui", mi sono promessa che non ci avrei fatto caso, nessuna parola e se lo vedo cambio strada: così farò se lo dovessi trovare in cima alle scale che sto salendo in questo momento.

Salgo l'ultimo gradino: nessuno.

Mi avvicino alla balconata dove lui stava seduto il primo giorno, poso una mano sul metallo freddo e prendo un respiro profondo.

Pace e tranquillità: serata con solo un filo di vento e ricca di stelle, forse anche di più rispetto all'ultima volta.

Mi godo l'aria in faccia che fa volare i miei capelli al vento e me li porta tutti da un lato arruffandoli, quando sento, improvvisamente, una presenza dietro di me.

Non mi giro, non mi sta toccando, ma so che è lì, so che è lui.

DM: "Mi stai per caso ignorando, T/n?"

Dice con voce calma e bassa: istantaneamente mi sale un leggero rossore sulle guance.

NON RISPONDERE.

DM: "E' questo che stai cercando di fare?"

Abbasso la testa, intimidita.

DM: "Non funzionerà, fidati, lo so e lo sai anche tu: non ti libererai di me così facilmente."

Mi mette una mano sulla parte bassa della schiena. Mi sposto.

T/n: "Non toccarmi, Malfoy."

DM: " Ah, ora capisco. Quel Potter ha trovato il modo per farmi odiare da te."

Si avvicina.

DM: "Cosa ti ha raccontato?"

T/n: "Che sei un mostro, prendi tutti in giro e facendo questo ti diverti, per non parlare della tua compagnia che ti aiuta a bullizzare chiunque tu incontri e io non voglio avere niente a che fare con persone del genere."

Non gli dava fastidio, sorrideva, lo sentivo ma al primo nomignolo aveva chiuso la mano in un pugno.

DM: "Quasi tutto vero, tranne l'ultima parte."

T/n: "Cosa intendi?"

DM: "Non è vero che non vuoi, è solo che non hai altri amici oltre a quei 3 idioti. Non puoi farti vedere in mia compagnia se no loro ti lasceranno."

Ha ovviamente ragione.

DM: "Perchè non fai amicizia con la "mia compagnia", non siamo tanto male alla fine."

Non so, questa cosa mi puzza, ma forse mi farebbe avere un'opinione solo mia riguardo a ciò che mi hanno detto Herm, Ron e Harry.

DM: "Pensaci...in effetti non ti serve pensarci, lo farei che tu lo voglia o no. Ah e se deciderai di ignorarmi pur di stare con me domani, sarò costretto ad obbligarti e non so quanto ti conviene."

Detto questo mi da un bacio sulla guancia.

DM: "Buonanotte, principessa."

I suoi passi echeggiano mentre scende le scale e io me ne sto lì ad occhi spalancati, guance rosse e calde, entrambe tranne una zona che brucia dalla freschezza del vento: quella dove mi ha baciata.

JUST YOU AND MEWhere stories live. Discover now