Capitolo 1

209 2 0
                                    

Hey, sono nuova qui su Wattpad quindi siate gentili.
Non sono molto brava, sto ancora cercando di capire come funziona ( infatti è la 2º volta che scrivo questo capitolo ) perché non ci capisco un ca🅱️🅱️o.
Spero sappiate tutti cosa significa t/n o t/c ecc... ma per sicurezza lo ripeto:
T/n= tuo nome
T/c= tuo cognome
C/c= colore capelli
C/o= colore occhi
Basta chiacchiere, spero che il primo capitolo vi piaccia e, mi raccomando, ditemi se trovate errori di qualsiasi tipo nel testo.

INIZIO CAPITOLO
Metà estate, un caldo terribile, nemmeno un filo di vento, proprio quello che ci vuole per iniziare al meglio la giornata.

Sono sdraiata a pancia in su sul letto analizzando con gli occhi ogni singolo dettaglio dell'affresco disegnato perfettamente sul soffitto.
Vi chiederete: che ci fa una ragazza in piena estate a casa? Non sarebbe meglio uscire? Prendere un po' d'aria? Stare con gli amici?
Ahahaha e chi ha amici?

Io no di certo e, anche se è un po' triste, ne vado fiera.
Resta sempre il fatto che non avendo amici non ho niente da fare e le mie giornate restano grigie e monotone come sempre.

Decido di alzarmi e rifare il letto, di solito non lo faccio ma fidatevi quando dico che non so cosa fare e la noia mi sta mangiando dentro.
Dopo aver steso bene il lenzuolo viola chiaro e sbattuto un po' il cuscino con la federa abbinata decido di sedermici sopra e guardare fuori dalla finestra.

Osservo le nuvole muoversi di pochissimo alla volta, come se avessi azionato uno slow-motion in real life.
La forma delle nuvole, che mi tiene incollata alla finestra, sarà sicuramente la cosa più entusiasmante che vedrò oggi.

Mi perdo a fissare il colore del cielo.
Non era mai stato di un celeste così intenso o è solo una mia impressione?
Resto li, ferma immobile come una statua, a pensare, mentre mi perdo tra le nuvole e il cielo.
Ad un certo punto appare un puntino nero in mezzo a tutto quel blu.

Voglio distogliere lo sguardo ma è come se i miei occhi fossero incollati al puntino e volessero scoprire che cos'è e dove si sta dirigendo.
Si avvicina e sto avendo la strana sensazione che voglia arrivare proprio dove sono io.

Sempre più vicino, sempre più vicino, e più si avvicina e meglio riesco a vederlo.
Ora distinguo il marrone e il grigio ma soprattutto le ali aperte che contrastano il lievissimo vento che soffia dalla parte opposta.

È..... UN GUFO?!?

Non faccio in tempo a pormi altre domande che l'uccello si schianta sul vetro della finestra chiusa.
"Ahia...questa deve aver fatto male"

Dico tra me e me.
La creatura si ricompone e guarda in malo modo il vetro.
Riesco finalmente a capire cosa teneva tra le zampe: una lettera.

La creatura ha degli occhi neri e profondi ma dolcissimi così decido di aprire la finestra ma prima decido di fargli un discorsetto:
"Da gufo a umana vorrei mettere in chiaro una cosa.
Quando io aprirò questa dannatissima finestra, tu resterai li, perché se entri e io non riesco a farti uscire cosa faccio? Cambio casa? Ti faccio pagare l'affitto?
Evitiamo di fare danni e rispettiamo i patti preaccordati."

Mentre prendo saldamente la maniglia e la tiro verso il basso per sbloccare la finestra mi accorgo che sto effettivamente parlando con un gufo e che sto impazzendo, perfetto direi.

Con cautela prendo la lettera che teneva tra le zampe l'essere, ma non faccio in tempo a dire niente che esso se ne è già andato lasciando solo una piuma sul davanzale.

Noto subito il colore giallastro della busta, un po' antiquato e l'odore di inchiostro che esce con prepotenza come quasi fosse d'obbligo che lo notassi.

Stacco la cera rosso fuoco che teneva chiusa la busta e la apro: dentro c'è un foglio piegato in 4 parti.
La curiosità cresce, principalmente a causa del fenomeno appena svoltosi.

Prendo il foglio con le mani che iniziano a tremarmi: è la confusione che mi sta creando questa situazione, sì è senza dubbio quello.

Apro il foglio, sto per mettere gli occhi su quella scrittura, quando....
"T/N SEI SVEGLIA? È PRONTA LA COLAZIONE, DAI CHE TI ASPETTA UN'ALTRO GIORNO PIENO DI FELICITÀ E STUDIO"

La solita

Mia madre doveva proprio rovinare la splendida atmosfera che si era creata.....e pensare che ero così vicina alla verità.

Con l'amaro in bocca decido di nascondere la lettera nel cassetto, ormai strapieno di cose inutili e in disordine, per non destare sospetti.

Mi tolgo il pigiama, indosso una semplice canottiera bianca, dei pantaloni comodi della tuta grigi e scendo per fare colazione.

Mi tolgo il pigiama, indosso una semplice canottiera bianca, dei pantaloni comodi della tuta grigi e scendo per fare colazione

Ουπς! Αυτή η εικόνα δεν ακολουθεί τους κανόνες περιεχομένου. Για να συνεχίσεις με την δημοσίευση, παρακαλώ αφαίρεσε την ή ανέβασε διαφορετική εικόνα.
JUST YOU AND MEΌπου ζουν οι ιστορίες. Ανακάλυψε τώρα