Sentimenti nascosti

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Finalmente quel mistero oscuro che per anni mi ha tenuto compagnia fingendosi il mio migliore amico è stato sbugiardato nel miglior modo possibile.
L'eroina di questa storia sono io Alessandra, la ragazza chiusa con il mondo, arrabbiata con il prossimo e sfiduciata nell'amore.
Se dovessi voler scrivere le emozioni che mi hanno spesso accompagnato in questa conquista mi rendo conto che non sarebbero sempre positive, quante volte ho ceduto il passo allo sconforto e alla paura lasciando andare via ciò che davvero ritenevo importante.
Ma ora la vittoria è mia e questa consiste in un'unica e agoniata parola: "La Felicità"
Quante cose ho per la testa, progetti futuri che sto costruendo con la mia immaginazione.
Dovrò parlare anche con mamma  visto che le mie bugie gli hanno fatto credere che sto con un altro.
E poi c'è il mio rapporto con Filippo quale piega prenderà questa volta come mi devo comportare.
È da solo 20 minuti che è andato via, dopo aver passato una intera notte insieme,ma il mio cuore vorrebbe già riaverlo qui tra le mie braccia.
Non sono esperta in queste cose, e ho paura di sembrare troppo asfissiante,ma mi riprometto di ascoltare il mio cuore e non la mia testa.
Ma il mio cuore mi suggerisce anche una cosa molto importante devo parlare con Marco è stato davvero un ottimo amico, mi ha sostenuta nei miei giochi spietati senza giudicarmi.
Ha messo a repentaglio la sua carriera e il suo nome dicendo a tutti che stava con una nuova laureanda e tutto per coprire una mia bugia.
E quando i giornali mi hanno attaccato è stato lì pronto a difendermi,come il più astuto e forte guerriero.
Ora gli dovevo delle spiegazioni e soprattutto la mia riconoscenza.
Quindi nonostante sono stanchissima e mi manca Filippo, mi preparo per andare in ospedale,tanto sono sicura di trovare Marco già lì.
Dopo un attento restyling per non sembrare una che non ha dormito tutta la notte  mi accingo ad andare nello studio di Marco.
Per strada mi sono fermata in una pasticceria e gli ho preso i suoi biscotti preferiti,so che ne va matto, ormai lo conosco davvero bene,e poi è un piccolo gesto per dimostrargli tutto il mio affetto e la mia riconoscenza.
Appena mi vede, mi squadra con il suo occhio clinico, e il referto non fa altro che confermarmi che anche lui mi conosce molto bene.


" Che ti succede Alessandra perché hai queste occhiaie, stanotte non hai dormito per colpa di Filippo?"


"Beh in effetti la colpa è di Filippo, ma questa volta non è come pensi, vieni facciamo colazione insieme ho preso i tuoi biscotti e te ne parlo."


La sua faccia è alquanto seria, e quel sorriso caldo che mi ha accolto quando sono entrata nello studio è diventato d'un tratto irriconoscibile, probabilmente è molto preoccupato per me continuo a ripetere nella mia testa.


"Marco prima  di iniziare a raccontarti quello che è successo tra me e Filippo volevo ringraziarti sei stato  e sei un amico sincero  sempre disposto a mettere i miei interessi al di sopra dei tuoi e questo non lo dimenticherò mai."


" Fermati Alessandra"

 Mi dice con tono deciso, 

"Non devi ringraziarmi perché se l'ho fatto c'è un motivo tutt'altro che nobile"


"Alessandra Io ti amo dal primo istante in cui ti ho visto, quando eri ancora legata con Filippo e ho promesso a me stesso che ti avrei avuta, anche se questo significava esserti amico, ma poi la sorte ha giocato a mio favore e ti ho visto diventare la mia ragazza almeno agli occhi degli altri aspettando pazientemente che i tuoi sentimenti per quell'uomo svanissero e ti accorgessi di Marco quell'uomo che ti è stato vicino che ti ha supportata e aiutata e che non chiedeva nulla in cambio se non la tua presenza nella sua vita."


Sono sbalordita  da questa dichiarazione, fino a due secondi fa ero convinta che lui stesse facendo tutto questo solo per me, spinto da un'amicizia sincera invece era innamorato.
Ma come è potuto succedere sono stata sempre chiara con lui gli ho sempre detto che il mio cuore apparteneva e apparterrà sempre a Filippo.
Mentre mi faccio un'auto esame per essere sicura di non averlo mai incitato a sperare  in qualcosa di più che vada oltre l'amicizia Marco si avvicina e senza rendermene conto appoggia le sue labbra sulle mie.
Dopo un istante di follia riprendo la mia razionalità e gli dico che non è giusto  tutto questo,non si merita una donna che non lo ama,una donna che muore per un altro uomo,una donna che prova per lui solo affetto.
Cerco di essere più convincente possibile, ma il suo sguardo diventa sempre più freddo e distaccato.
Ho ferito una persona che volevo davvero bene ma non l'ho fatto con cattive intenzioni.
Le sue parole mi lasciano sconvolta, ma so che almeno questo gli e lo devo.


"Per te sono stato solo un sipario che hai oltrepassato non appena il tuo Filippo ti ha voluto.
So di non poter fermare il tempo né di impedire che questa meravigliosa storia questo meraviglioso legame che abbiamo costruito in questi mesi finisse al primo atto di una commedia che poteva essere davvero brillante, ma ti prego concedimi qualche giorno il modo che io possa sistemare e parlare con i giornalisti e  con le persone a noi care."


Accetto consapevole che probabilmente ha ragione tutti compresi i dipendenti dell'ospedale sanno che io e Marco stiamo insieme e non sarebbe giusto nei suoi confronti uscire con Filippo contemporaneamente, quindi gli faccio cenno con la testa che aspetterò i suoi tempi.
Con un filo di voce mi chiede se almeno voglio continuare a lavorare con lui?
Non so se la cosa più giusta da fare, ma se devo agire d'istinto mi sento di dire sì.
Mi piacerebbe tornare in clinica da Filippo ma è giusto che io trovi la mia strada e che costruisca passo dopo passo la mia carriera.
L'ospedale in cui lavoro è il più grande del sud e le esperienze che posso fare in questo luogo sono di gran lunga superiori rispetto a quelle che posso incontrare in clinica.
Inoltre visto che il rapporto tra me e Filippo è diventato davvero qualcosa d'importante e duraturo non voglio che lavoro e amore si mischino.
Quindi guardo Marco negli occhi e gli chiedo sinceramente se la mia presenza non lo disturba o in qualche modo lo offenda, perché se per lui non ci sono problemi a me farebbe piacere lavorare con un professionista come lui e con un uomo che stimo e apprezzo come amico.
Noto che cerca di sorridermi e mi fa cenno che non è un problema.
Vorrei abbracciarlo forte, perché mi dispiace vederlo triste,ma non è il caso perché ora i suoi sentimenti verso di me non sono più di amicizia, quindi lo saluto e vado nel mio ufficio.

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