I risvolti di una bugia

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Guardo il cielo sgombro da ogni nuvola,di un azzurro che illumina il mio animo ancora scosso dall'incontro della settimana scorsa.

Oggi sono sette giorni e sette notti che ho definitivamente chiuso con Filippo,so di aver mentito spudoratamente pur di ferirlo,ma questa bugia sta bruciando nella mia anima più forte dello spirito spruzzato su una ferita aperta.

Credevo che punirlo avrebbe portato sollievo al mio cuore,ma non è come immaginavo,i miei tormenti iniziano ogni volta che i miei pensieri si sovrappongono sui suoi ricordi e questo capita 24 ore al giorno.

La mia unica valvola di sfogo è il lavoro,da qualche giorno infatti ho iniziato a lavorare nell'ospedale di Marco,o professore Demmateis.

Ancora mi devo abituare a chiamarlo per nome,anche se non ufficialmente lo già fatto passare per il mio fidanzato,ma questo lui non può saperlo per fortuna.

Nonostante il mio imbarazzo iniziale per essere stata scelta da un chirurgo di fama nazionale,ora mi sto abituando all'idea di questa bellissima possibilità che mi è catapultata addosso per aver rinunciato al battito del mio cuore.

Marco è davvero un professionista,e cerca  tutti i modi per farmi stare bene,mi ha fatto preparare un ufficio lussuoso anche se a essere sincera non mi appartiene del tutto, cosi freddo e distaccato.

Dopo aver imparato a dare me stessa ai pazienti proprio come voleva il mio Filippo, ora lo sento cosi vuoto,questo spazio anonimo.

"Il mio Filippo"

Urlo isterica ;

 Devo essere davvero impazzita se riesco a definirlo ancora cosi,ma non posso negare che l'approccio medico che ha con i pazienti è davvero unico,se non fosse stato per lui,ora forse non potrei specchiarmi negli occhi di mamma, si è davvero speso moltissimo per lei e per me.

Questo non cambia le carte in gioco,porterò con me solo questo ricordo di lui,la sua umanità con il dolore altrui,il resto lo cancellerò accuratamente in modo da non permettergli di farmi male.

Mentre sono assorta nel decidere cosa ricordare o cosa no,qualcuno bussa alla porta.

"Alessandra posso ?"

"Vieni Marco,accomodati pure."

"Ero venuto per offrirti un caffè ti va ?"

"Mi hai letta nel pensiero,anche io stavo per andarlo a prenderlo."

"Facciamocelo portare che ne dici,li al bar c'è sempre tanta gente e poi finiamo che ci interrompono ogni cinque minuti "

"Ok chiamo "

Nel momento che alzo la cornetta per farmi passare il bar sento di nuovo la porta bussare,ma questa volta è Marco che dice di entrare.

Rimango per un attimo basita nel vedere,il ragazzo del bar che porta un vassoio pieno di cose buonissime e con sopra una busta chiusa,ma immediatamente guardo Marco che non ha bisogno che io gli chieda cosa significa questo gesto perchè subito mi spiega il motivo di questo gesto.

"Signorina innanzi tutto ho osservato le tue abitudini alimentari,e non puoi andare avanti solo con caffè e tramezzini un intera giornata,non voglio perdere una valida collaboratrice.
Inoltre quella lettera è un invito ufficiale,al tuo primo convegno medico da professionista e ci tenevo a dartelo di persona.
Infine se ti va, il nostro ospedale è stato scelto come migliore struttura sanitaria d'Italia e ritireremo un premio quindi vorrei che mi accompagnassi sul palco per spendere due parole sulla nostra equipe e sul lavoro che svolgiamo."


Non posso crederci quante informazioni da metabolizzare in un momento solo, un convegno un palco e una presentazione e in tutte io sono la protagonista e non solo una spettatrice.


Inoltre a quel convegno saranno presenti i medici migliori del mondo,compreso Filippo e io ho mentito spudoratamente ed ora non posso presentarmi con Marco e dirgli la verità.
La cosa più facile da fare e reclinare l'offerta di Marco senza offenderlo quindi mi viene da dirgli la prima scusa che mi gira per la testa.


" Grazie Marco per aver pensato proprio a me,ma credo non sia giusto,io sono l'ultima arrivata nel tuo gruppo e poi non sono così brava da parlare ad una platea così onorevole"


Marco mi guarda attentamente negli occhi,poi afferra le mie mani e senza abbassare lo sguardo mi dice che sono la più qualificata per questo ruolo e che tutta la squadra è d'accordo,ma poi mi lascia interdetta quando mi chiede se ci fosse un altro motivo che mi spingesse a dire no.


Già imbarazzata per questa vicinanza inappropriata cerco di sfuggire al suo sguardo,e mentendo gli dico semplicemente che non me la sento.


" Alessandra è solo una tua scelta, nessuno ti farà pressione,ma spero che non sia per un piccola bugia detta a Filippo che ora non vuoi venire, perché io sarei onorato di fare il tuo fidanzato per una sera."


Se qualcuno mi prenderebbe la saturazione ora il mio ossigeno sta a zero,che imbarazzo il medico che a breve verrà premiato per il miglior chirurgo dell'anno sa che mi sono fatta passare per la sua ragazza.


"Sono imbarazzata Marco non volevo coinvolgerti in questa situazione è stata solo una cosa detta impulsivamente in un momento di rabbia,ma non credevo che te lo potesse dire."


"Tranquilla non devi darmi spiegazioni,so benissimo che sei una persona sincera, se hai detto così avrai avuto delle buone ragioni,inoltre conosco bene Filippo e non mi è mai piaciuto,quindi dottoressa Alessandra vuoi essere la mia ragazza per una sera ?"


"Marco non so cosa dire,mi vergogno molto del mio comportamento"


"Allora dimmi di sì, almeno ché non vuoi una dichiarazione in ginocchio, perché sarei disposto a farla se tu accettassi la mia richiesta."


Nonostante l'imbarazzo mi fa sorridere e gli dico che accetto la proposta.
Ma gli chiedo come ha saputo di questa bugia,visto che quel giorno eravamo solo noi.


"Be il tuo ex fidanzato ha avuto premura di chiamare per avvisarmi di trattarti bene,e che se non lo avessi fatto avrei fatto i conti con lui, naturalmente anche se sono stato sorpreso all'inizio, ho mantenuto il gioco e gli ho detto che ci amavamo alla follia."


Quindi visto che devo prendermi cura di te, ti lascio mangiare ci vediamo più tardi mi aspettano in reparto,mi dà una carezza sul viso e va via.
Non ci posso credere una sola bugia ha avuto dei risvolti inimmaginabili ma soprattutto Filippo si è preso la briga di chiamare.
Con che diritto, visto tutto ciò che mi ha fatto?
Forse semplicemente per dire a Marco  che lui ci era arrivato prima.
Ma adesso vedrà,si pentirà di quella chiamata.


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