𝖘𝖊𝖉𝖎𝖈𝖎: 𝖒𝖚𝖙𝖆𝖙𝖎𝖔

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mutatio; cambiamento, modifica.

ELARA non avrebbe dovuto trovare attraente Draco Malfoy che sanguina.

Non avrebbe dovuto - era del tutto irrazionale - ma quello stupido fremito nelle vene ronzava alla vista di lui, con il sangue che gli colava dal naso, una mano che cercava di fermare l'emorragia.

La sensazione si intensificò quando finalmente alzò di nuovo quegli occhi d'argento, posandoli su di lei prima di spostarsi di nuovo su Blaise, che era proprio accanto a lei, l'unica cosa che gli teneva indietro la sua mano che voleva partire per un altro pugno.

"Zabini," disse alla fine Malfoy, lasciando cadere la mano, le sue labbra si curvarono in un sorrisetto.

"È bello vederti." Blaise si sforzò contro la mano di Elara e sebbene lei sapesse che poteva liberarsi facilmente, sapeva che stava cercando di non farlo perché lei era lì.

"Non parlarmi, fottuto traditore."

Il sorriso non svanì dal viso di Malfoy anche se il suo ex migliore amico gli sputò addosso. "Non riesco a capire per cosa sei arrabbiato. Non sono dalla tua parte?"

"Non mi fido per niente di te," disse Blaise, i muscoli tesi sotto la mano di Elara. Strinse la presa, tirandolo indietro di un centimetro. "Tutto quello che hai fatto è mentire, Malfoy."

L'espressione del Mangiamorte tremò ma non sembrò meno divertito. "Vero. Credo che sia la mia definizione di 'spia'."

Blaise lo schernì. "Scegli sempre l'altro lato della guerra, eh? A Hogwarts eri un Mangiamorte e ora hai deciso di tornare indietro?"

Fece un passo minaccioso in avanti ma Malfoy non sussultò nemmeno. "Come facciamo a sapere che non ci stai usando, eh? Proprio come facevi ..."

All'improvviso si fermò di colpo, sbattendo le palpebre e le sue sopracciglia si aggrottarono prima di riprovare. "Proprio come hai usato ..."

Di nuovo, la sua frase si interruppe, bruscamente, come se qualcuno gli avesse lanciato un Silencio.

La malvagia curvatura delle labbra di Malfoy si accentuò, il sangue sopra il suo labbro. Blaise gli lanciò un'occhiataccia, i pugni che si chiudevano e si aprivano lungo i suoi fianchi.

Elara si rese conto di quello che era successo prima di quanto si aspettasse.

"È la promessa, non è vero?" Lei guardò in mezzo a loro. "Non ti permetterà di dire la prossima frase."

Un muscolo nella mascella di Blaise ticchettò e poi lasciò uscire qualcosa di simile a un ringhio e si strappò via dalla sua presa, attraversando la stanza finché non si trovò davanti alla porta.

"Paura, Zabini?" Malfoy non sembrava affatto turbato. "Ti assicuro, se avessi intenzione di farti del male, saresti già morto."

Elara gli lanciò uno sguardo di avvertimento, desiderando che smettesse di incitare Blaise.

"Va bene, basta ..."

"Credimi, Malfoy," sibilò Blaise dall'altra parte della stanza. "L'unico motivo per cui sono qui è perché non ti ridurrò in poltiglia di fronte a Jacobs."

Elara lanciò un'occhiataccia al suo amico da sopra la spalla. "Ho detto, basta ..."

"Oh, ma le piacerebbe vederlo." La lingua di Malfoy gli corse sul labbro inferiore, mentre il suo sguardo si focalizzava su Elara, qualcosa nel suo sguardo la riscaldava.

"Non è vero, Jacobs?"

Le sue labbra si aprirono mentre lo guardava, il suo sangue lo richiamava, ma si sforzò di distogliere lo sguardo e si mise di lato così da poterli vedere entrambi. "Voi due siete dei bambinoni. Non vi farò prendere a pugni nel salone."

ᴛʜᴇ ɢɪʀʟ ᴡʜᴏ ʟᴏꜱᴛ ɪᴛ ᴀʟʟ/ᴛʀᴀᴅᴜᴢɪᴏɴᴇ ɪᴛᴀʟɪᴀɴᴀOnde histórias criam vida. Descubra agora