Parte 31

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Jack

Lampi di dolore. Il corpo invaso da scariche elettriche.

"Ecco la fine che si meritano le persone come te. Ecco la fine che avrebbero dovuto fare tutti quegli uomini che hanno illuso mia madre. Che hanno illuso me."

La mia testa cerca un appiglio.
Cerca lucidità.

"Guardati. Sei completamente inerme. Non puoi più fare nulla."

Le palpebre sono pesanti.
Rabbia.
Mi avvinghio a lei e mi costringo ad aprire gli occhi.
Ogni mio tentativo di incamerare aria, un'agonia.

"La ragazzina... è al sicuro. Judy è al sicuro... Questa è l'unica cosa che conta." Parlare, una fatica immane.

Lo vedo avvicinarsi. Mi sovrasta.
La pistola stretta nel suo pugno, trema pericolosamente.

Cerco di muovermi, ma produco solo piccoli sussulti scoordinati. Inciampo preso dalle vertigini.

"Non sono al sicuro. Solo io posso tenerla al sicuro. Io sono diventato l'uomo giusto per lei. Una volta che mi sarò sbarazzato della ragazzina... Lei sarà la donna giusta per me."

Judy, Angel...
Ho promesso che mi sarei preso cura di loro, che le avrei protette.

"Illuso..." Tossisco quella parola.

Sapore ferroso. Lo sento in bocca.

"Forse, peccato che non sarai qui per vedere come andrà a finire."

Sopravvivenza. Disperazione.
Raccolgo le ultime energie in mio possesso.

"Addio."

E mi lancio.
I nostri corpi collidono.
L'impatto mi mozza il fiato, costella la vista di mille puntini.

"Polizia di New York!"

Una ginocchiata mi costringe ad accartocciarmi sul pavimento.
Sputo sangue, lo sento colare dalle labbra.

Uno sparo.

Quel suono rimbomba nella mia testa. La riempie. Mi isola.
Voci lontane mi chiamano.

"Jack!"

Mani mi afferrano.

Coleman?

"Jack, mi senti?"

Non riesco a muovermi.

"Uomo a terra. Ripeto, uomo a terra. Ho bisogno di un'ambulanza, subito!"

"C... Coleman..." Solo pronunciare quel nome mi costa una fatica immensa.

"Sono qui, non muoverti."

Palmi corrono sul mio corpo.

"Angel..." Devo sapere.

"La ragazzina è con sua madre. Tuo fratello è con loro."

Annuisco appena.

"Il... Il Bastardo"

"Non è più un problema... Almeno questa volta, non hai demolito l'auto."

Sollevo leggermente le labbra.
Vorrei ridere della sua ironia, ma proprio non riesco.
A dire il vero...

"Resta con me. Hai capito, Jack? Devi restare con me. I soccorsi stanno arrivando."

"Dille... che la amo."

"Glielo dirai tu, mi hai sentito? Dannazione, Jack! Dov'è quella maledetta ambulanza!"

Io ci provo, Coleman. Ma sono davvero sfinito.

"Perfettamente Imperfetti" Volume II "Le mie mani, i miei occhi" Where stories live. Discover now