Parte 29

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Jack

Ho voglia di imprecare contro il traffico che ostruisce le strade.
Dannati newyorchesi!

Fermo all'ennesimo semaforo rosso, premo i tasti sul display fino a quando sento rimbombare nell'abitacolo gli squilli del mio telefono.

"Coleman."

"Agente, sono Jack Meiser. Si ricorda?"

"Il tizio che ha sfasciato il SUV, come dimenticare. Ha cosa devo questa telefonata?"

"Ho un problema."

"Generalmente mi chiamano per questo motivo. Come posso esserle d'aiuto?"

"Un pazzo... Uno stalker sta pedinando la mia ragazza e sua figlia."

"Conosce la sua identità?"

"Non ancora, ci stiamo lavorando. La mia ragazza, Judy, è una psicologa ed è... cieca."

"Capisco. Sarà più difficile, allora."

'Denuncia contro ignoti'
So già a cosa sta pensando.
Non è il nostro caso, o almeno lo spero.

"In realtà abbiamo una pista. Se mi potesse raggiungere, le lascio l'indirizzo... So che avrà un sacco di lavoro, ma la situazione sta prendendo una piega inquietante e capisce che essendo non vedente, Judy diventa un bersaglio facile per questo Bastardo. Scusi la parola."

Lo sento sghignazzare in risposta.

"Detti pure la via, mi libero e vi raggiungo."

"Grazie."

Non ho il tempo di chiudere la conversazione che le note della suoneria, impostata sul numero di Josh, riverberano nelle casse.

"Dimmi."

"Ciao, anche a te."

"Scusa, ma sto andando a prendere il ragazzo di Karen. Forse conosce il volto dello stalker."

"Hai chiamato la Polizia?"

"Un secondo fa. Coleman ci raggiunge a casa di Judy."

"Hai fatto la cosa giusta. Sono stato nel tuo appartamento, ho preso un po' di ricambi e il tuo computer."

"Non riesco a passare dalla Redazione, non voglio lasciare Judy e Karen da sole troppo a lungo."

"Stacco il prima possibile e te li porto... Jack, andrà tutto bene."

"Puoi giurarci, non lascerò che un pazzo faccia del male alla donna che amo. Non ho fatto abbastanza per nostra madre... Non lascerò che succeda di nuovo!"

"Non succederà, lo prenderanno."

"Spera che arrivi prima la Polizia, perché se me lo trovo tra le mani... Lo disintegro." Rafforzo la stretta sul volante, le nocche sbiancano, tanta è la rabbia impressa nel gesto.

"Conoscendoti, ne saresti capace."

"Sono arrivato."

"Stai attento!"

"Sempre."

Parcheggio al volo, mi butto sul marciapiede senza neanche chiudere la portiera e varco in fretta la porta del locale.
Una ragazzina sobbalza per la mia irruenza.

"Scusa, sto cercando Max."

"Max! Vogliono te."

Un ragazzo dai tratti orientali mi corre incontro, capellino calcato sui capelli neri, zainetto su una spalla.

"Tu devi essere Jack, piacere Max."

Gli stringo la mano e mi volto verso l'uscita.

"I convenevoli lasciamoli per il viaggio di ritorno. Andiamo, abbiamo uno stalker da fermare."

"Perfettamente Imperfetti" Volume II "Le mie mani, i miei occhi" Where stories live. Discover now