Capitolo 1

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Un forte fischio, gli suonò nella testa, mentre sentì qualcosa di caldo colare dalla sua tempia destra.
Iniziò a muovere le dita delle mani, per capire se si erano rotte, fermandosi appena sentì delle voci.
《Sei viva quindi - disse uno degli interlocutori, aveva una voce leggermente stridula, ma seria - perchè non ti cacci il casco e ci dici chi sei?》
Aerilyn annuì leggermente, cercando di trattenere il tremolio del corpo.
Portò una mano al lato del casco, premendo un pulsante, aprendosi poi a scatto.
I capelli corvini caddero come a cascata sulle sue spalle, e aprì piano gli occhi per abituarsi alla luce del sole.
《Ah che noia. Ehi tu - disse un uomo alto dai capelli bianchi avvicinandosi - il capitano ti ha fatto una domanda, vedi di rispondere in fretta》
《Io...io mi chiamo Aerilyn》disse tutto ad un fiato, osservando incredula chi c'era davanti a lei: un ragazzo, un bambino che volava, un uomo e una gigantessa.
"Non è possibile...- pensò cercando di trattenere il respiro - forse sto ancora dormendo...o la macchina è esplosa e sono morta"
《Ehi perché mi guardi così?》disse la gigantessa, alzando sia la voce che un sopracciglio.
《Questo...è un sogno? - sussurrò, ma appena sentì il dolore della ferita alla testa capì che non fu così - Sono riuscita...a tornare indietro nel tempo? No...impossibile...》
《Ma che accidenti sta farneticando questa?》chiese il bambino.
《Perchè non la uccidiamo?》chiese l'uomo avvicinandosi con un sorrisone sulle labbra, facendo sobbalzare Aerilyn a quella espressione.
《No, portiamola alla Taverna, ho delle domande da fargli - opto il biondo, avvicinandosi alla ragazza - riesci a camminare?》
《Io...credo di si》disse alzandosi piano, ma appena mise piede fuori dalla capsula cadde sull'erba, mormorando tra sé e sé.
《A questo punto ti dobbiamo portare in spalla, Ban prendila e andiamo, Elizabeth sarà sicuramente tornata》
L'uomo sbuffò, prendendo la ragazza in braccio.
Aerilyn rimase sorpresa per la delicatezza che aveva messo per sollevarla, ma si strinse tra le spalle , come per protezione.
Quando si incamminarono, il suo sguardo venne attirato da degli occhi color miele, che la guardavano con sospetto.
Ma la testa riprese a girare e la vista iniziò ad appannarsi, ritrovandosi nel buio subito dopo.

《Ancora dorme? La ragazza, intendo》chiese King sdraiato sul suo tesoro sacro.
《Sì, Elizabeth gli sta medicando le ferite》
《Avete visto che occhi aveva? Erano di un grigio chiaro spaventoso, sembrava leggerti l'anima! - disse la gigantessa dalla finestra, seduta accanto alla taverna - e poi quei vestiti, e i capelli...pensate che viene da un altro mondo?》
《La domanda vera è se sia un nostro nemico o una spia, non dovremmo fidarci di quella ragazza》
《Ma smettila King, se il capitano ha deciso di portarla qua significa che ha qualcosa in mente》 disse Ban mentre cercava di aggiustare il tetto insieme a Meliodas.
《Beh dovrà ripagare i danni del Boar Hat, ovviamente》commentò tra una martellata e l'altra, mentre la gigantessa e la fata si guardarono perplessi, gridando all'unisono un "Capitano!"
《Lord Meliodas, si è appena svegliata》disse una voce dolce uscendo fuori dalla struttura.
《Va bene, stiamo scendendo giù》
Saltò giù dal tetto, atterrando di fronte ad Elizabeth e sorridendogli.
Entrarono insieme nella taverna, seguiti da Ban e da King, mentre Diane osservava tutto dalla finestra.

《Bene, bene, bene. - gridò aprendo la porta della camera da letto - Hai fatto un bel danno alla mia taverna, per fortuna la stiamo aggiustando》
《Mi dispiace, non volevo causare danni a niente e a nessuno》 mormorò la ragazza.
Si mise a sedere piano, ma tirandosi le coperte fino alla gola, come se fosse in allerta.
《Da quello che vedo, non credo che tu abbia i soldi per le riparazioni》
Aerilyn scosse la testa, mentre il capitano si appoggiò allo stipide della porta.
《Ah scusa, non mi sono presentato. Il mio nome è Meliodas, e tu ti trovi nel mio locale, il Boar Hat》disse fiero, mentre sfoggiava uno dei suoi sorrisi migliori.
《Una taverna? - chiese la corvina guardandosi intorno - non sono mai stata in un posto come questo》
《Ah davvero? Strano, Liones è pieno di taverne》
《Liones?》
Lo sguardo di Aerilyn si trasformò da sospetta a confusa, cercando di capire il perchè di quello strano nome.
《Mi pare di capire che non sei di qua...soprattutto dai vestiti che porti》
La corvina lo guardò, portandosi poi una mano sulla benda che aveva sulla testa, come se la memoria gli tornò tutta in un lampo.
《Forse non vieni nemmeno da questo tempo, anche se teoricamente è impossibile una cosa del genere...almeno credevo così》
《Come fai a saperlo?》
《Intuizione》
La corvina rimase perplessa a quella risposta, capendo che quel ragazzo sapeva troppe cose.
《Allora? Ha parlato?》disse Ban colpendo con un calcio la porta, facendo sobbalzare la ragazza.
《Ah scusami! Permettimi di presentarti Ban, la persona accanto a lui è King e la ragazza che vedi dalla finestra è Diane》
《P...Piacere, io sono-》
《Ti chiami Aerilyn giusto?》disse Meliodas tranquillo, avendo una risposta positiva dalla ragazza.
《Cosa porti dentro quella sacca, armi?》chiese acido King, avvicinandosi al borsone.
Guardò la sedia dove erano appoggiati i suoi averi, cercando di fare mente locale di quello che era accaduto.
"Mi ero completamente dimenticata del mio bagaglio...ma ricordo di essermi alzata dalla capsula senza portarmelo" pensò, ignorando completamente la domanda del rosso che, non avendo ricevuto neanche un cenno si innervosì ancora di più.
《Mi stai ignorando?》a quella domanda Aerilyn scosse leggermente la testa, come se si fosse appena ripresa da un trance, e lo guardò, prendendo subito parola.
《Armi? Ma se sono illegali da portare in giro! - commentò perplessa la ragazza - ci sono i miei effetti personali, tipo il telefono, la felpa, il powerban-》 si fermò quando vide gli i tre guardarsi perplessi.
Sospirò, riprendendo subito a parlare 《Penso abbiate capito che non sono di qui...ma non posso dire niente, almeno ho sempre capito così vedendo i film.》
《I film? Sono un nuovo gruppo di cavalieri sacri?》
《Cavalieri sacri? E chi sono?》disse shockata la ragazza, realizzando subito dopo che forse era tornata troppo indietro nel tempo.
《A quanto pare sarà una lunga chiacchierata - sbuffò il capitano, sedendosi ai piedi del letto - quindi è meglio se inizi a parlare, tra poco arriveranno i clienti》

Il cuore dell'OrsoWhere stories live. Discover now