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✼ ••┈๑⋅⋯ ୨ 『••✎••』୧ ⋯⋅๑┈ •• ✼

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<È la ragazza della semifinale? >>

<<Quella delle ombre dici? >>

<<Si lei, dici che è lei? È incredibile, se è lei davvero svengo>>

<<Si sembra lei proviamo a chiederl->>

Allungo il passo il più possibile per non farmi seguire, sono stanca, sarà la ventesima coppia che mi riconosce e mi parla alle spalle, ho messo il cappuccio apposta ma evidentemente non si fanno scrupoli ad avvicinarsi per guardarmi meglio in faccia.

Arrivo davanti alle porte della scuola e cammino velocemente verso la classe 1-A, e appena entro rabbrividisco finalmente fermandomi e sentendo che sono bagnata dalla pioggia di fuori.

Mi tolgo la felpa con il cappuccio rimanendo con la divisa e sbuffo salutando gli altri con un ciao a bassa voce, per poi andare a sedermi.

È il primo giorno di scuola dopo i giochi sportivi, ciò significa che è il primo giorno dopo l'incidente in cui vedo gli altri, incluso Shoto.

E sono ricoperta anche di vergogna e delusione oltre che pioggia, persino la giacca della divisa è orribilmente bagnata, infatti l'ho messa sul calorifero insieme alla felpa mentre prendevo nota di prendere un ombrello con me d'ora in poi per qualsiasi evenienza. <<Buongiorno Akisame>>

Sento una voce ormai conosciuta dietro di me accompagnata da una giacca sulle spalle, mi paralizzo completamente sentendo la persona che più ho deluso.

Mi giro lentamente, nessuno si accorge della mia piccola interazione con Shoto, dato che tutti sono impegnati a parlare rumorosamente come qualsiasi classe farebbe prima dell'inizio delle lezioni.<<Ciao Todoroki>>

<<Niente Roki stavolta? >>sento gli occhi lucidi e il mio sguardo vola sul pavimento, pieno di vergogna. <<Ho sentito i tuoi discorsi, ogni giorno quando sei venuta a vedermi, solo che ero troppo debole per risponderti>>Mi lascio scappare un singhiozzo e Shoto mi accarezza la testa, incoraggiandomi a guardarlo. <<Ame, eri incosciente su un lettino, dopo una lotta estremamente violenta, fisicamente magari non sei stata con me ma ho sentito la tua presenza, la tua voce mi ha guidato nel combattimento e mi consigliava la prossima mossa da fare>>

<<Bei consigli di merda che ti ho dato allora, sei finito al tappeto>>Sbuffo guardandolo e lui accenna un sorriso, per poi continuare il suo discorso di conforto. <<Lo so, e so che tu eri lì, ti ho vista prima della fine, e ho apprezzato davvero tanto quanto hai tenuto a me, però non devi essermi riconoscente per la nostra amicizia, anzi dovrei essertene io>>

<<Non devi nemmeno tu, è una cosa spontanea, non un dovere, quindi tranquillo>>

<<Allora tranquilla anche te, buonissimi rapporti, ok? E tieni la giacca finché la tua non si asciuga, tu ti prendi cura di me io di te no? È così che funziona... >>Gli sorrido buttandomi addosso a lui per abbracciarlo, e lo stringo più forte che posso sentendo le sue braccia che ricambiano.

Mi sento così leggera come se potessi volare, sentirmi così in sti giorni è come quando litighi pesantemente con un fratello e ti senti il peso fisico addosso di aver fatto un torto senza poter rimediare.

Perché in fondo è così con i fratelli, non li scegli ma te li ritrovi nella vita e ci stai accanto sperando per il meglio, e sento che la stessa cosa è successa con Shoto, non ho mica scelto io di ritrovarmelo in classe, eppure eccoci qui adesso, mentre sto sciogliendo pian piano il cuore di ghiaccio di Shoto Todoroki.

𝘽𝙊𝙉𝘿² || 𝖻𝖺𝗄𝗎𝗀𝗈𝗎 𝗄𝖺𝗍𝗌𝗎𝗄𝗂Where stories live. Discover now