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FORTUNATAMENTE, anche se non per merito completamente mio, io e la squadra ci Hitoshi qualifichiamo per la terza e ultima prova come terza squadra in classifica.

E per quanto io sia felice di essere arrivata nella prova finale, mi preoccupa comunque lo Stato in cui ho attraversato metà prova...

E quindi, appena dichiarata la pausa pranzo, abbasso la testa e vado nella sala della 1A con una tazza di te, pensierosa e semplicemente scattata da tutto il mondo.

Non capisco, era una sensazione orribile, vedevo tutto ma non controllato davvero le mie azioni, era come se subissi dei comandi esterni che eseguivo alla lettera.

Come essere paralizzati, ma solo mentalmente, non avere io controllo.

Controllo...ecco la cosa più spaventosa, ero davvero terrorizzata, il controllo è fondamentale nelle mie abilità, nella mia vita in generale.

Non ricordo un singolo momento in cui io non sia stata senza controllo, da quando ho memoria mi è stata insegnata la disciplina, la calma, il controllo.

Essere così vulnerabile, è spaventoso, e adesso capisco quanto sia importante per me il controllo, è il mio scudo.

Vedo alcuni della nostra classe passare per il corridoio lì vicino, e le squadre vincenti dei nostri entrano, trovandomi già lì. <<Akisame..tutto bene? >>Todoroki, con la sua solita voce calma, si avvicina al tavolo a cui ero seduta, e la sua domanda attira l'attenzione anche degli altri. <<Si solo che...è successa una cosa e mi ha scombussolato un pò ecco>>

<<Ame, che è successo? >>Ed ecco anche Midoriya e Uraraka, gli altri rimangono distanti, alcuni disinteressati perché non ho legami con loro, altri rimangono ad ascoltare da lontano.

E tra quei "altri" ci sono Kirishima, Denki e...Bakugou.<<Il ragazzo dai capelli viola...ecco, lui...>>

<<Ha controllato anche te>>Alzo lo sguardo immediatamente, sorpresa dalla conoscenza di Midoriya sui fatti ancora prima che glielo dicessi.<<Ojiro me l'ha detto, il suo quirk è il controllo mentale e appena gli rispondi può controllarti>>

Sospiro, adesso ho la spiegazione ma comunque ciò non cancella come mi sento. <<Anche lui era scosso, ma credo che tu lo sia di più, perché? Insomma lui non ricorda niente, era solo preocc->>

<<Non ricorda niente? >>Chiedo confusa, perché io si allora?

<<uhm...no, perché? >>

<<Io si, ricordo tutto>>

<<E allora? >>Si intromette Todoroki, anche lui confuso. <<Non lo so...quella sensazione di essere così indifesa, vulnerabile, non controllato il mio corpo io solo guardavo, non riuscivo ad oppormi, è orribile...non voglio mai più sentirmi così>>Prendo un respiro profondo per calmarmi, la mia voce stava iniziando a tremare.
<<Tutta la mia personalità, il mio quirk, la sicurezza delle persone intorno a me, si basano sul controllo, credo che voi capiate...quindi è orribile essere privati di quel controllo a cui ci si aggrappa tanto>>
Mido mi guarda dispiaciuto, è davanti a me, riesco a guardarlo dritto negli occhi e so leggere le emozioni dei miei amici, Todoroki invece...il suo sguardo è diverso, come se capisse la mia paura del perdere il controllo, il suo è anche comprensivo non solo dispiaciuto. <<Tranquilla, il controllo si può riacquistare, non ferirsi nessuno Akisame, ne sono certo>>

Lascio un sorriso debole ai due davanti a me, e Uraraka di cui mi ero praticamente dimenticata, mi prende la mano e mi abbraccia. <<Grazie ragazzi, davvero, per starmi accanto, mi è sempre stato difficile parlare con gli altri ma con voi è naturale>>Mi alzo sorridendo, con un peso in meno, non perderò il controllo io sto bene, non ferirò nessuno, non voglio ferire nessuno quindi non ferirò nessuno, lo so io e lo sanno loro.

Loro credono in me, e quindi io credo in me, semplice. <<Ah Akisame, posso chiederti una domanda, rispondi solo se ti va bene>>Mi dice Todoroki alzandosi insieme a noi quattro, mentre andiamo verso la porta, io annuisco aspettando che mi chieda il suo grande dubbio. <<Il segno che hai sul collo, cioè so che è abbastanza invisibile, ma guardando si vede e mi ha procurato il dubbio, da dove viene? >>Istintivamente Mido mi guarda, ma io guardo Bakugou mentre la mia mano va sul mio collo.

Per sfortuna della sorte, o per qualche inculata dell'universo, Todoroki mi ha fatto la domanda meno opportuna proprio quando stavamo passando vicino al tavolo di Bakugou, e dato che lui evidentemente stava origliando, ha sentito e mi ha guardato.

Ma stavolta era dispiaciuto, davvero dispiaciuto, e anche se so che Todoroki non me l'aveva chiesto con intenzioni maligne, anche io ero dispiaciuta di quel segno che mi ricorderà sempre che Bakugou, per quanto possa avere i suoi momenti strambi e da persona normale, può avere momenti in cui il suo lato violenti prevale senza tenere conto di chi ha davanti.

Ma ovviamente non posso dire certi discorsi filosofici, quindi una risposta minimale era necessaria, una bugia a fin di bene. <<Ah non è niente di importante, un incidente del passato>>

𝘽𝙊𝙉𝘿² || 𝖻𝖺𝗄𝗎𝗀𝗈𝗎 𝗄𝖺𝗍𝗌𝗎𝗄𝗂Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora