Daisy pov's

Allora, credo, anzi sono sicura che è la prima volta nella mia vita, in cui non so che dire o pensare, mi sento in un vortice, senza fine e buio, sola, o meglio qualcuno c'è ed è la causa di tutto quello che è successo, in passato , presente e futuro, Jack.

Alex pov's

Oggi, ho capito tanto di quello che volevo, e ho provato tante emozioni quando ho detto ti amo a Daisy, e dopo, mi si è spezzato il cuore, già, ora so cosa provano le ragazza di 16 anni dopo che il loro fidanzato le lascia, ma questo sia peggio. 

Fuggi Daisy, fuggi, da tutto e da tutti, ma io mi chiedo solo, perché , perché scappa, scappa sempre da tutto cazzo, poteva parlarne e risolvere, invece no deve sempre fare tutto lei, anche se non so dove sia, o perché sia andata via. So solamente che vorrei averla con me ora e basta, invece sono qui, sulla spiaggia, sulla nostra spiaggia, solo, guardo il mare che è immenso come tutti i miei dubbi o pensieri o incertezze su quella ragazza, quella fottuta ragazza. Mio padre aveva ragione quando mi diceva che non mi sarei mai dovuto innamorare perché mi avrebbe portato solo disastri nella mia vita, e si dopo anni sto dando ragione a quell'uomo che odio tanto.

Ritorno a casa, abbastanza tardi, e abbastanza sbronzo, vado nella sua stanza nella speranza di trovarla, ma nulla, nulla di nulla. E' tutto immacolato, non è tornata a prendere nulla, un cazzo di nulla e soltanto andata via. Scaravento la bottiglia di alcool che avevo con me contro la finestra, dove lei ama tanto ammirare il mare o parlare con me , perché cazzo mi stai facendo questo Daisy. "Vaffanculo", urlo, "vaffanculo, Daisy , tu e quello che ti passa per quella cazzo di testa", impreco, e poi esco dalla stanza. Non posso rimanere qui senza far nulla, ho bisogno di cercarla e chiederle almeno perché mi sta facendo questo,  poi potrà andar via.

Daisy pov's

"Ecco qui, benvenuta a casa", si come no, la casa è bella molto, ma potrà essere anche la casa più bella di sempre ma non è casa se non sei con le persone che ami, e per me le persone che amo sono Alex, Alex, chissà cosa pensa di me ora. Lui mi odio, chi non lo farebbe, mi odio anche io , ma spero che un giorno capisca il motivo per cui lo sto facendo. "Allora ti piace, sai ho usato tutti i tuoi colori preferiti, e nella nostra stanza c'è una sorprese per te", mi sorride, "sei serio, Jackson", "si, certo", "sei malato, e mi fai schifo", mi guarda in modo di sfida, basta ho bisogno di stare sola, lascio le miei valigie per terra, e corro nella nostra stanza, che per la cronaca non sarai mai la nostra stanza. Mi lancio sul letto, cadendo nella completa tristezza, o malinconia, non mi sono mai sentita cosi , spezzata. 

Credo siano passate un po' di ore, perché vedo la luce entrare dalla finestra, fortunatamente sono riuscita a dormire un po', apro gli occhi lentamente e noto che vicino a me c'é Jack, che schifo, mi alzo lentamente in modo da non svegliarlo, non perché io voglia farli sogni tranquilla anzi spero che stia facendo un'incubo, magari dove lo uccido, ok basta con questo istinto omicida. Vado in cucina, la casa è molto grande, quasi quanto quella dove vivevo con Alex. Non esiste momento in cui io non lo pensi, l'unica cosa che posso fare. Mi preparo un po' di caffe, e mi siedo sul sgabello vicino l'isola della cucina. Mentre bevo il mio caffe, una mano si posa sulla mia spalla che mi fa subito scattare, "non spaventarti, sono solo io", "mi fai solo ribrezzo", sono ancora girata, "lo sai che dare le spalle è maleducazione", ora è seduto di fronte a me, fantastico, "lo sai che sei solo un pazzo , Jack", "un pazzo innamorato di te, Daisy", mi fa schifo il mio nome pronunciato da lui, mi fa tutto schifo di lui e quello che fa, "questo non è amore, tu sei malato , e mi fai solo un grande schifo", urlo, alzandomi, lo sbatte le mani sul tavolo, facendomi fermare e girare, "proprio non vuoi capirlo eh", si ferma avvicinandosi e io indietreggio  , "hai me, ti posso dare tutto quello che hai sempre desiderato, e poi io ti amo Daisy,  lui no, lui ti fa solo soffrire , come ha fatto 5 anni fa" urla, "io, invece ci sono sempre stato per te , ad ascoltarti e aspettarti", non riesco a trattenere le lacrime, come può essere cosi, non era il Jack che conoscevo, quel Jack sempre sorridente, pronto ad aiutare, quel Jack per cui anche se per un breve periodo mi ero innamorata, si , lui mi piaceva , ma mai quanto mi sia piaciuto Alex. Jack è stato la mia cotta da liceo, il solito ragazzo che è il capitano della squadra, il ragazzo che desiderano tutte, ma io amo Alex, e sempre stato cosi e nessuno può cambiare quello che provo per lui, mai.

"Io ti amo, Daisy, lo vuoi capire", lo fisso negli occhi con le lacrime che bagnano tutto il mio viso, noto che lentamente avvicina il suo viso, e prima che faccia quello che sta per fare, li tiro uno schiaffo e corro nel piano di sopra, mi giro e noto che c'è Jack che mi segue da dietro, con passo lento, cosa che lo rende ancora più inquietante. Entro nella prima stanza che mi compare e chiudo a chiave, sospiro , almeno posso rimare un po' sola. Mi giro e emetto un piccolo sospiro perché noto Jack dietro di me, che non mi lascia neanche il tempo di parlare, che mi attacca al muro, "come hai fatto ad entrare", chiedo, sorride, "non ti sei resa conto che questa stanza a porte doppie", cazzo, cazzo. Cerco di allontanarlo , ma ottengo l'effetto contrario, perchè si avvicina di più baciandomi, vorrei staccarmi ma ogni volta che ci provo aumenta la pressione con cui mi blocca. Allora devo ammettere che se la cava, lo ha sempre saputo fare, ma Alex è unico per me, l'unico. Le lacrime ricominciano a scendere, e proprio quando rallenta la presa, li tiro un calcio dove non batte il sole, facendolo piegare, quanto è bello questo momento, quanto. Scendo giù e prendo le chiavi e esco di casa. Rifaccio la strada fatta ieri per ritornare al garage, non pensavo che Jack avesse tutti questi soldi , ha le migliori macchine che abbia mai visto, ne prendo una nera, credo una Lamborghini, e parto, ho bisogno di stare da sola, e andare un po' fuori città, per le campagne.  

Alex pov's

Sono fuori città,  mi sono fermato , dopo ore che giravo senza un meta, mi sento cosi perso, come un bambino il primo giorno di scuola, senza una via , ne di uscita e di acceso. Sto facendo colazione con un caffe, mi serve proprio caffeina, dopo la scorsa notte. All'improvviso vedo passare una macchina a tutta velocità, e subito decido di seguirla, noto che dopo un po' si ferma e scendo, per andar a vedere chi è. 

Jack pov's

Si è arrivato anche il momento dopo anni, finalmente ho tutto quello che voglio, e presto Daisy capirà che sono io quello giusto, sin dal primo momento. Sto uscendo, ovviamente so già dove è avendo la localizzazione su tutto le macchine, non sono mica cosi stupido. 
Dopo un po' di minuti sono fuori città e vedo la sua macchina, in realtà è mia , ma ok. Però vedo anche un'altra macchina, e un ragazzo, Alex, che cazzo ci fa qui, ok, dobbiamo mettere le cose in chiaro ora.
"Che cazzo ci fai qui", urlo scendendo dalla macchina, noto Daisy che tira uno schiaffo a Alex, cosi mi piace, e poi Daisy sale nella mia macchina, chiudendo la portiera fortemente, ok a casa parleremo. Invece Alex, viene verso di me "ciao amico mio", dice , li sorrido, è incazzato e anche molto, bene è quello che ti meriti, per aver fatto allontanare Daisy da me, per questi anni, la colpa è solo sua. "Vorrei tanto parlare con te, ma ora devo andare a casa , Daisy è stanca", "oh certo, anche io sono impegnato, ho una persona in macchina che deve farmi un favore", "non si abbandonano mai i vecchi vizzi eh", mi guarda con fare ovvio e mima un ciao. 

Ritorno a casa con Daisy , in macchina non ha detto una parola, sarà per quello che è successo.
"Ti va di parlarne", le chiedo, "io, be' mi dispiace", cosa, "per cosa", " per averti trattato cosi, 5 anni fa e ora, non lo meritavi, l'unico che lo merita è Alex, avevi ragione su di lui, è solo un bambino che pensa a scopare e spezzare i cuori della gente, io lo odio", dice guardandomi dritta negli occhi. Finalmente, ha capito che quello giusto per lei sono io e sarò sempre io. Senza dire nulla la bacio, e a differenza di questa mattina, lei ricambia. Quanto è bello dopo anni sentirla d di nuovo mia.


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