Capitolo 3

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ANNA

Gilbert mi ignora da quel lunedì mattina. Io e Cristian usciamo insieme da un po', ma ora che il mio sogno si è realizzato, sento di non volerlo più come prima. Sinceramente? Mi manca mandare frecciatine di sarcasmo a Gilbert, mi manca sentirlo tirare le mie trecce ogni mattina...mi manca addirittura essere chiamata carotina! Ohh Anna, cosa ti sta succedendo? Ti manca il ragazzo per cui, qualche mese fa avresti pagato pur che sparisse dalla tua vista. Io lo detesto ancora, ovviamente, ma il nostro rapporto si era ormai consolidato e c'erano buoni pretesti per convivere in maniera civile, ma lui ha rovinato tutto! Non capisco neanche il perchè...che gli ho fatto di male? 

Cristian mi risveglia dai miei pensieri con un bacio sulla guancia...quasi faccio una faccia disgustata.

<<Ehi come va?>> dice sorridente. 

<<Bene...ah Cristian>> non so con quale coraggio glielo sto chiedendo, ne tantomeno il perchè <<Se vuoi puoi chiamarmi carotina>> 

Lui sorride, poi si avvicina al mio orecchio e sussurra <<Mi piace...carotina>>

Ridacchio e gli do un bacetto a stampo per poi prendere lo zaino e dirigermi in classe. 

Quando entro non è ancora arrivato nessuno...eccetto una persona, con cui desidero parlare da mesi...

GILBERT

Sono entrato in classe in anticipo. All'entrata c'erano Anna e Cris che si scambiavano effusioni d'amore e non mi andava di starli a vedere. Per fortuna che lui non viene a scuola, se no non so se ora sarebbe ancora intero. Qualcuno entra in classe e si siede accanto a me...è Anna. La guardo e poi le chiedo freddamente <<Che vuoi, Shirley?>>

Lei ha una faccia triste e non riesco a sostenere quello sguardo. Poi dice con voce roca <<Perchè mi tratti così?? Ti prego, Gil! Non hai motivo di essere arrabbiato con me>> mi prende la mano e io la ritraggo d'istinto...poi continua <<Sai, credevo che avessimo un rapporto speciale. Ci detestiamo, si, ma siamo comunque legati, in qualche modo! Cos'è che ti ha fatto tanto arrabbiare?? Dimmelo!!>>

Non rispondo subito ma poi dico << Semplicemente sono stufo...stufo di te che non fai altro che prendermi in giro e insultarmi anche quando cerco di essere gentile con te...e questo perchè? Perchè quando avevo 11 anni ed ero solo un ragazzino ti ho trattata male? Sei sono una bambina Anna Shirley. Per 7 anni mi hai sempre odiato...anche quando ho provato a chiederti scusa, niente! Hai continuato a darmi filo da torcere e io ti ho assecondata...ma ora mi sono stufato! Poi sono io quello che si arrabbia senza motivo>> concludo per poi alzarmi e sedermi vicino a qualcun altro. So bene che non è quello il vero motivo e in quel momento realizzo una cosa molto importante...credo di essere geloso perchè la amo. Di quale follia mi abbia spinto a questa conclusione non ne ho idea, so solo che un pezzo del mio cuore appartiene a lei, e quando si è messa con Cristian, quel pezzettino si è frantumato.

Dopo scuola mia madre mi chiama e mi chiede di accompagnare Anna, dato che pranzeremo insieme anche oggi. Ho di nuovo la moto. La avvicino e le dico freddo <<Oggi ti devo accompagnare io, i miei sono a casa tua...sali>> lei non se lo fa ripetere due volte e sale sulla moto. Patiamo e si stringe a me. Mi addolcisco a quel tocco.

ANNA

<<Siamo a casa!!>> urlo per poi lasciare lo zaino per terra. Trovo Marilla e zia Jane che chiacchierano allegramente. Mary non la vedo da quando si è trasferita per il college, ma ci sentiamo spesso. 

<<Perchè tu e Gilbert non andate in camera, finche non è pronto?>> chiede Marilla, notando un certo silenzio tra di noi. Saliamo e io mi siedo sul letto e dico <<Dobbiamo parlare.>>

<<Io e te non abbiamo niente da dirci>>

<<E invece si! Gilbert Blythe ora tu mi ascolti senza fiatare, finchè non ho finito. Durante questi mesi mi sei mancato tantissimo. E lo so, ci odiamo...ma in fondo io...ti voglio bene e non posso buttare tutto solo perchè mi sono comportata da bambina viziata. Ti capisco, hai tutte le ragioni per essere arrabbiato con me ma ti prego, ti scongiuro...torna a detestarmi come abbiamo sempre fatto...torna a scherzare con me, a tirarmi le trecce, a chiamarmi carotina! Sai, ho chiesto a Cris di chiamarmi così perchè mi mancava sentirmelo dire da qualcuno...ma so che non sarà mai lo stesso perchè mi manchi tu>> per tutto il tempo stavo piangendo. Tutto quello che avevo detto era vero. Non volevo perdere Gilbert.

All'improvvisto lui mi abbraccia e sussurra <<Va tutto bene, carotina, non piangere>>

Il mio cuore si riempie di calore al suono di quelle parole. Mi sento strana tra le sue braccia. Sento una protezione che non ho mai percepito con Cristian...

Alzo la testa dal suo petto staccandomi leggermente<<Sai che ti odio, vero, Blythe?>> dico con arroganza.

<<Devi essere più originale, carotina>> ribatte lui avvicinandosi a me con un sorrisetto irritante...quanto odio quel suo sorrisetto sghembo

<<E se ti dicessi che mi piaci?>> dico ironicamente, ovviamente

<<Non ci crederei>>sussurra lui, ormai pericolosamente vicino a me

<<Ora provo io ad essere un po' più originale del solito>> sibila nel mio orecchio...deglutisco e sento le farfalle nello stomaco...ma tu lo odi Anna, contieniti!!

<<E se ti dicessi che...>>continua lui in un soffio di voce <<Ti amo>>. Mi irrigidisco e sto per rispondergli, ma non ho nemmeno il tempo di formulare una sillaba che Jane entra in stanza per dirci che il pranzo è pronto. Deglutisco e corro giù per le scale seguita da Gilbert...sono confusa...ma proprio tanto!!

TI AMO, ANCHE SE TI HO SEMPRE ODIATOWhere stories live. Discover now