CAPITOLO 24

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CONSIGLIO DI LEGGERE IL CAPITOLO CON LA CANZONE PROPOSTA  DI SOTTOFONDO
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"LA LETTERA"

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"Cosa sono queste?" mi chiede Draco sfiorando le cicatrici sulle mie cosce.
Non rispondo.
"Y/n che cazzo sono?!", il mio cuore si blocca, mi alzo dal letto e mi appoggio sul pavimento, alzando un'asse di legno.
Draco mi guarda con lussuria non capendo cosa sta succedendo.
Sotto quell'asse del pavimento, tenevo nascosto il mio diario e una lettera mai spedita. Afferro la lettera e mi dirigo verso il letto.
Sospiro e con le lacrime agli occhi, singhiozzando tendo la lettera a Draco "Non ho mai avuto il coraggio di spedirla". Draco la prende e inizia a leggerla.

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17  agosto 1998

Caro Draco,
Era da un pò che volevo scriverti,
dirti ciò che penso,
forse ti farà male leggere queste parole,
ma non male quanto ha fatto ha me scriverle.
Per te sono stata soltanto un gioco fin dall'inizio,
vorrei odiarti con tutta la mia anima ma non ci riesco,
mi hai fottuto sia testa che cuore.
Non so come dirtelo... non riesco a smettere di piangere... è come se i muri stessero crollando, spesso vorrei mollare, nessuna medicina è forte abbastanza, quindi per favore aiutami, sto crollando nella mia stessa pelle, a volte mi vorrei arrendere, ma non posso farlo... non è nel mio sangue.
Mi sei rimasto solo tu.
Tu e la tua vita incasinata, mi hai usato, sono un casino per il tuo amore.
Draco non ho paura, sono terrorizzata.
Tu volevi proteggermi, volevi solo proteggermi, so che sei un mangiamorte, me lo ha detto Hardin, mi hai lasciato per proteggermi da loro, e io come una stupida sono andata da loro, ho giocato con il fuoco e mi sono bruciata.
Hardin è morto, e io sono viva, ma credimi vorrei essere morta.
Mi fa male tutto.
Non ricordo neanche bene, ho ricordi sfocati, Tom Riddle che mi lega i polsi e mi tappa la bocca con la sua grande mano.
Ricordo le sue mani sul mio corpo, sul mio seno, sul mio intimo.
Ricordo il bruciore allo stomaco mentre mi violentava, spingeva, e spingeva mentre io piagnucolavo.
Ricordo che mentre Tom continuava a spingere pensavo a te e a quella notte di capodanno, quella fottutissima notte. Mi parlavi con aria preoccupata mentre tenevi i tuoi occhi diamante fissi sui miei, quegli stessi occhi che mi hanno fatto innamorare di te. Le tue mani intrecciate nelle mie mentre i tuoi anelli freddi contrastavano con la mia pelle calda. Il tuo maglioncino nero che aderiva perfettamente in tutti i punti giusti evidenziando la tua pallidità e i tuoi capelli biondi che ti cadevano perfettamente sul volto.
Quella fottutissima notte mi lasciasti un ricordo indelebile a cui mi ritrovo a pensare quando tutto va male, le tue parole mi risuonano in mente "non ti preoccupare, ci sarò per sempre" era tutto così sfocato ma al contempo bello, tu, io, come dovrebbe essere.
Pensavo a te, e devo essere sincera, mentre Tom continuava a maltrattarmi ho urlato il tuo nome, fissando la porta di quello stanzino buoi sperando che ad un tratto saresti entrato e mi avresti portato via, come in una favola, ma non è andata così.
Volevo solo un tuo abbraccio, per sentirmi al sicuro, ormai niente è più sicuro.
L'unica cosa che mi è rimasta di te è quella stupida collana di smeraldo che mi hai regalato al ballo del ceppo, che stringo nella mano ogni notte, quando le stelle illuminano la mia stanza, sto seduta da sola, parlando alla luna provando a raggiungerti, nella speranza che sei dall'altro lato parlandomi anche te o sono forse una sciocca che siede da sola parlando alla luna?
Se fossi qui con me il letto sarebbe sicuramente meno freddo, i pensieri meno rumorosi e la notte meno buia.
Attenderemmo insieme un nuovo giorno.
Voglio addormentarmi con te, e non me ne può fregar di meno se è con strati su strati di vestiti o solo sulla nostra pelle. Tutto quello che voglio davvero è svegliarmi non sapendo dove finisco io e inizi tu.
Io sono stanca di dissimulare e non riesco a continuare a comportarmi così a fare finta di non amarti, perchè ti amo, amo tutto di te, anche gli aspetti che tu ritieni più oscuri più  condannabili, ogni cicatrice, ogni difetto, ogni imperfezione, io amo te.
Sono a pezzi. Sono sola.
Quando il dolore è troppo forte, senza accorgermi poggio le mie mani sulle mie cosce, ripensando alle tue carezze, e per il dolore e la tristezza le mie unghie incidono la mia pelle liscia.Mi sento una stupida. Sto scrivendo una lettera compassionevole e sdolcinata a te, Draco Lucius Malfoy.
Tra meno di 2 settimane ci rivedremo a scuola, sperando di essere ancora qui, in questo mondo infame e doloroso.
Ti amo Draco.

La tua Stellina.

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POV DRACO

Mi voltai a guardarla, solo ora notai quanto era distrutta.
Quelle parole...
Una lacrima gli minacciò il viso, "lo so è una cosa stupida, ridammela" disse allungando il braccio per afferrare la lettera.
La tirai indietro per non dargliela, "volevi morire" mi si gelò il sangue mentre le parole uscirono spontanee dalle labbra.
Abbasso la testa, il suo sguardo coperto dai suoi lucenti capelli, "ti sei inflitta da sola quelle cicatrici..." annuii.
Pensavo di proteggerla, pensavo che più le stavo lontano più lei era al sicuro.
"Ti ha violentata...Tom" ancora una volta annuisce a testa bassa e il sangue inizia a ribollirmi dalla rabbia.
'Tom aveva spaccato il suo velo'.
E tutto per colpa mia.

Mi alzo dal letto dandogli le spalle

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Mi alzo dal letto dandogli le spalle. Ancora una volta ho ferito una persona a me cara, non ho impedito che gli facessero del male.
"Draco..." sento la sua voce dolce, soave.

Y/N POV

Mi avvicino al corpo alto e mascolino, è divino.
"Eii...", il suo sguardo è distrutto, quasi potevo intravedere una lacrima, "è tutto ok... non è colpa tua" e senza dire niente mi stringo a lui in un abbraccio. Il suo profumo mi avvolge, mi sento al sicuro.
Lo guardo dal basso, nel suo sguardo noto un sorrisino compiaciuto.
Mi prende in braccio, e io avvolgo le gambe intorno alla sua vita, "Ti amo anche io".
Senza dire niente appoggio le mie mani sui suoi zigomi e lo bacio, un bacio unico, un bacio vero.

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TOO TOXIC //Draco Malfoy//Where stories live. Discover now