IX

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Dopo aver scritto a Pansy mi buttai sul letto, ero stanchissima, toppe emozioni a distanza di poco tempo.

Mi ero addormentata per tanto tempo e la casa era così silenziosa, però c'era una presenza dietro di me che mi teneva ferma per i fianchi grazie alle sue grandi mani.

Emily: Malfoy, ma che fai.

Draco: Buon risveglio anche a te Black, i nostri sono a Hogsmade e siamo soli soletti.

Per quanto poteva essere eccitante stare sola a casa con Malfoy nel mio letto, dovevo fare anch'io delle compere di natale.

Emily: Su alzati andiamo anche noi a Hogsmade.

Draco: Dai, sono appena le 10.

Emily: Infatti, troveremo ancora i negozi aperti.

Aprii il mio gigantesco armadio, non sapevo proprio che dovevo mettere, misi una gonna semplice e un maglione sopra.

Draco: Non hai freddo con quelle gambe di fuori?

Emily: Si fa di tutto per attirare qualche ragazzo.

Draco: Se la vedrà con me chi ti guarda.

No aspettate... Era uno scatto di gelosia quello? Da Malfoy? Non sapevo cosa gli era successo nell'arco di questi due giorni, ma era diverso, in meglio ovviamente.

Emily: Non fare come mio padre e poi non stiamo mica insieme.

La lanciai lì, tanto per vedere una sua reazione, ma non credevo che si incupisse e rispondesse solo con:

Draco: Si, hai ragione.

Emily: Andiamo?

Draco: Prendi il mio braccio.

Un secondo e ci ritrovammo nelle strade di Hogsmade, era pienissima, dopotutto era Natale.

Draco: Vado a cercare i nostri genitori.

Ne approfittai di quel momento da sola per fare qualche regalo.

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Avevamo mangiato, avevamo chiacchierato e ora era arrivato il momento di scartare i regali, sotto l'albero più grande c'è n'erano tantissimi.

Emily: Allora, inizio io.

Porsi i vari regali a Narcissa e mia madre che erano due vestiti pregiati, se non i più costosi, si poteva vedere dal tessuto.

Narcissa: Mia cara, ma non dovevi.

Sgn. ra: E' vero, grazie tesoro.

Emily: Figuratevi.

Poi un orologio a mio padre e un completo da sera al signor Malfoy, loro non mi ringraziarono, ma accennarono solo un ghigno.

Emily: E questo è per te.

Era un anello, il più bello che abbia mai visto. C'era un serpente sopra, simbolo di sensibilità, eleganza e tentazione, era quello che mi aveva detto la commessa, e ho subito pensato a lui. E all'interno c'era inciso in inglese...

Draco: Don't forget me...

Emily: Non ti scordar di me.

Draco: Come potrei, sei una insopportabile, mocciosa di una Black.

Emily: Ah si?

Draco: Si

Non potevamo far vedere davanti ai nostri genitori il rapporto che si era creato, dopotutto non sapevamo neanche noi cosa avevamo creato.

Narcissa: Tesoro ti posso parlare?

Draco: Madre.

Emily: Si venga.

Narcissa mi aveva chiamata in disparte, non so per cosa ma il suo volto era radioso e non si trattava di una cosa dispiacevole.

Emily: Mi dica.

Narcissa: Dammi del tu Emily.

Emily: Va bene Narcissa.

Narcissa: Sai, non avevo mai visto mio figlio così felice, spensierato, che da così tante attenzioni ad una ragazza. Non lasciarlo mai Emily, fallo sempre sorridere, io non ci riuscirò più dopo un pò di tempo, e dagli forza in questa guerra.

Emily: Va bene, farò il possibile, tutto ciò che è in mio potere.

E poi mi deliziò con un abbraccio, ora capivo perchè Draco ci era così legato.

Ritornammo da tutti gli altri, mia mamma e mio padre mi regalarono anche loro una collanina, questa però un po' più semplice, Narcissa e Lucius un abito da sera, molto elegante.

Draco: Tutto bene con mia mamma?

Emily: Si, è una donna dolcissima.

Draco: Tanto quanto me?

Emily: No tu sei insopportabile.

Eravamo scoppiati a ridere senza contenerci e renderci conto dei nostri genitori che ci guardavano.

Sgn: Ragazzi, tutto bene?

Draco: Si, signor Black.

Emily: Se non vi dispiace io e Draco usciamo un po' in giardino.

Fuori faceva leggermente caldo, non sembrava Natale, fuori era addobbato con lucine, palline e lanterne, era bellissimo e molto suggestivo.

Emily: Quindi, ti è piaciuto il mio regalo?

Draco: Devo essere sincero?

Emily: Si.

Draco: Non potevo desiderare di meglio, dalla mia ragazza.

Mi girai per guardarlo meglio, avevo capito bene? Ero la sua ragazza.

Emily: C-cosa?

Draco: Si hai sentito bene.

Emily: Draco, io credo che dovremo andare piano.

Non ero pronta, non sapevo neanche come si faceva e avevo paura che mi facesse soffrire.

Draco: Va bene.

Mi dispiace di averlo deluso, ci sarà rimasto male, ma ero insicura ecco. Non so se potevo fidarmi. Intanto la madre, Narcissa, venne a chiamarci, dovevano andare.

Narcissa: E' stato bello passare un po' di tempo insieme.

Sgn. ra: A me ha fatto piacere ospitarvi, e poi Draco e Emily si sono divertiti insieme.

Emily: Beh... Si anche è di ottima compagnia.

Draco: Mh ahahah.

Ci salutammo e accompagnammo i Malfoy alla porta, quasi sentivo la loro mancanza.

Sgn: Bene Emily ieri non mi sono congratulato con te.

Emily: Non ho intenzione di iniziare una discussione.

Sgn: Nessuno ha intenzione di litigare.

Emily: Si va beh, io vado sopra.

Eccolo, era tornato il solito Eduard Black, ci mancava veramente. Mi buttai sul letto, si sentiva ancora l'acqua di colonia di Draco sul mio cuscino. Era come averlo lì.

Don't forget me//Draco Malfoy & Emily BlackWhere stories live. Discover now