8.𝘿𝙞𝙘𝙤 𝙨𝙚𝙢𝙥𝙧𝙚 𝙩𝙧𝙤𝙥𝙥𝙤

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T/n pov:

Resto in ascolto, mentre sento dei passi e osservo una figura camminare verso di me.
Non so perché ma non ho paura, deve essere per forza qualche cadetto.

Metto pian piano a fuoco la persona che mi ritrovo di fronte -Capitano Levi!- mi ricompongo in modo rapido mentre faccio un breve saluto militare.

È possibile che me lo ritrovi sempre tra i piedi? Lo attiro peggio di un flacone di disinfettante.
Lui inclina leggermente la testa mentre si rivolge a me con il suo solito tono -Cadetta, cosa ci fai qui? Dovresti essere a dormire-.

Questa volta cerco di riflettere prima di rispondere -Ha perfettamente ragione, ma avevo bisogno di una boccata d'aria-.

Lui mi fissa intensamente, senza però rispondere, continuo a parlare sperando che almeno stia ascoltando -Volevo ringraziarla per oggi...mi hanno detto che mi ha dato una mano e...- non so perché ma mettere insieme una frase davanti al capitano è terribilmente difficile.

-Non serve ringraziarmi. Piuttosto, non dovresti farti distrarre da nessuno durante l'allenamento- non mi guarda in faccia mentre parla.

Ma poi chi si crede di essere? Lui non è stato un motivo di distrazione per me...bhe...forse un po' si...ma no, assolutamente no.

-Si e tu non dovresti piazzarti alle spalle delle reclute mentre usano il movimento tridimensionale senza avvisare- sibilo a denti stretti.
Finalmente incrocia il mio sguardo, alzando la testa.

Molto probabilmente ho appena detto una cazzata, ma quasi tutto ciò che esce dalla mia bocca in questo periodo lo è, quindi non mi preoccupo troppo.

Mi guarda dritto in faccia, effettivamente non è tanto alto, ma io resto comunque più bassa di pochi centimetri.
Siano un po' troppo vicini, così faccio un passo indietro.

-Mocciosa, non potevo prevedere che ti saresti scontrata contro un albero, sai com'è: non era mai successo prima- mi schernisce senza risultare troppo offensivo.

Ok, forse ha ragione... Non capita tutti i giorni di vedere una cadetta talmente impedita da spiaccicarsi contro un tronco.

-Bene, adesso che è successo sarà più facile evitare che ricapiti- mi volto di spalle e mi allontano da Levi, con l'intento di andare a dormire.

Mi giro di scatto quando sento la sua voce -Certo che non riesco proprio a capirti. Mi detesti così tanto ma appena mi vedi finisci contro un albero.-

Vorrei rispondere che io nemmeno avevo visto il suo viso prima di perdere il controllo del movimento tridimensionale, ma preferisco soffermarmi sul suo sorriso.

Levi Ackerman che sorride? Che stregoneria è mai questa?
Sono costretta ad ammettere che è abbastanza carino.
Mi si scaldano un po' le guance, ma spero che il buio riesca a coprire il rossore.

Prima che io possa ribattere si allontana, lasciandomi sola.
E poi ovviamente sarei io quella difficile da capire.

Mi dirigo verso la mia stanza sapendo che avrò il suo sorriso in testa per tutta la serata.

Levi pov:

Credo di aver veramente accennato l'ombra di un sorriso a quella ragazza.
Era da tanto tempo che non mi sentivo così.
Non so spiegare bene cosa provo, però sto bene.

È davvero buffa quanto si imbarazza e cerca di non farlo notare.
Ma non posso pensare troppo a lei, devo concentrarmi sul mio lavoro.

Eppure mi sono anche dimenticato di chiederle come stava, a giudicare dal suo modo di camminare non molto bene.
Ha fatto una caduta da una altezza considerevole, è viva veramente per miracolo.

Mi sento un po' in colpa per ciò che le è successo, cercherò di essere un po' più gentile con lei d'ora in poi.
Spero che faccia lo stesso con me, ma ho i miei dubbi.

Cammino godendomi un'ultima boccata d'aria serale, mentre arrivo nel mio ufficio, togliendomi la giacca e buttandola con noncuranza sulla mia sedia.
Sposto leggermente la tazza piena di tè nero, che ormai è freddo e imbevibile.

È una stanza piccola e semplice, ma molto ordinata e confortevole.
Le pareti sono di legno spoglio, così come il pavimento. L'unico oggetto che cattura l'attenzione è il tappeto rosso.

Prendo carta e penna e mi siedo alla scrivania, nel tentativo di scrivere un rapporto su quello che è successo oggi a t/n.

Eppure nel momento stesso in cui scrivo il suo nome mi tornano alla mente il suo sorriso e i suoi modi di fare.
Ero uscito per schiarirmi le idee e invece sono rientro con i pensieri ancora più incasinati.

Cerco di concentrarmi mentre inizio a scrivere "La giovane cadetta t/n t/c, proveniente dal distretto di Shiganshina, è rimasta infortunata durante un' esercitazione di gruppo con l'utilizzo del movimento tridimensionale" mi fermo indeciso su come continuare.
Nemmeno io so come sono andate le cose e tantomeno mi interessa saperlo.

Alla fine decido di finire domani, in questo momento ho solo bisogno di dormire.

Ciaoooo,
Oggi il capitolo è un po' più corto, vi prego di perdonarmi ma sono molto presa dalla scuola.
Volevo comunque pubblicare qualcosa, perciò spero che il capitolo sia lo stesso di vostro gradimento.
Ho diverse idee sul modo in cui potrebbe continuare questa xReader, ma devo ancora scegliere quella giusta.
Ho riempito un quaderno di appunti sulla fanfiction e schizzi di Levi... Spero di averlo nascosto bene così da evitare che qualcuno lo trovi😂
Vabbè...ci "vediamo" alla pubblicazione di domani.







𝐅𝐫𝐨𝐦 𝐇𝐚𝐭𝐞 𝐭𝐨 𝐋𝐨𝐯𝐞~𝐿𝑒𝑣𝑖𝑥𝑅𝑒𝑎𝑑𝑒𝑟Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora