"l'allenamento"

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Arianna
Erano le 10 di mattina.

Aspetta erano 10 di mattina?

Stanotte sono riuscita a dormire?

Non è possibile.

Non ricordo di aver fatto incubi o sogni ad occhi aperti.

Ero felice di esserci riuscita, mi sentivo riposata e piena di energie, mentre Cinque ancora dormiva, eravamo ancora nella posizione di ieri, sentivo il suo profumo su di me, che mi faceva girare la testa.

Gli do un bacio sulla guancia in segno di amicizia, ero felice che fosse mio amico, e che mi avesse aiutato.

Arianna:Cinque? Cinque svegliati.
Sono le 10, ci siamo addormentati.
Cinque:anh...ciq...mnt.
Arianna:eh?

Di scatto apre gli occhi.

Cinque:siamo in ritardo per la missione!
Arianna:siamo a casa tua coglione.

Gli tiro il cuscino in faccia che lo fa svegliare completamente.

Cinque:ma proprio non ti entra in quella testa che essere svegliati a cuscinate non è bello?
Arianna:no, è bello vedere la tua espressione.
Cinque:ti odio
Arianna:ricambio.

Eravamo sempre un continuo bisticciare, ma non dicevamo mai sul serio.

Arianna:muoviti o la tua famiglia ci darà per morti.
Cinque:hai dormito bene?
Arianna:stranamente non ho fatto più incubi.
Cinque:oh buono a sapersi.

Andiamo in cucina, mentre andavamo io mi sono persa per la strada un paio di volte, menomale che stava Cinque ogni volta ad indicarmi il corridoio giusto, o a quest'ora probabilmente mi sarei ritrovata in qualche camera a caso.

Cianque:buongiorno.
Diego:buongiorno Cinque.
Arianna:ciao.
Diego:ehy ciao stronza, hai sognato di torturare qualche bambino?
Arianna:se per bambino intendi te si, ed è stato un sogno fantastico, ma se proprio ci tieni potremmo trasformarlo in un sogno premonitore che ne dici Diego?

Diego era rimasto un po' perplesso dalla mia risposta, mentre vedevo Cinque che se la rideva in silenzio.

Luther:smettetela voi due, Arianna ci devi qualche risposta, e anche tu Cinque.

Sapevo che prima o poi me lo avrebbero chiesto, anche se avrei preferito di no.

Guardo verso Cinque che mi osservava per vedere la mia risposta.

Poi mi guardò come per tranquillizzarmi e come per farmi capire che di loro mi potevo fidare.

Arianna:d'accordo.

Inizio a raccontare la mia storia della commissione, delle missioni, di quando ho provato ad uccidere Cinque, e di tutte le missioni che poi abbiamo fatto insieme.

Ma non avevo ancora la minima intenzione di raccontare loro di mio zio, e Cinque lo ha rispettato.

La sera prima lo avevo detto a Cinque dopo tre mesi, e di lui mi fidavo ciecamente, ma non ero ancora del tutto sicura degli altri.

Diego:quindi mi stai dicendo che facevi parte della commissione è che tua madre è la Handler?
Arianna:già.
Luther:come sappiamo che possiamo fidarci di te.
Cinque:è dalla nostra parte, se non fosse così non l'avrei mai portata qua.
Diego:ma ha provato ad ucciderti, è un sicario Cinque.
Cinque:e anche io lo sono Diego, ti ricordo che anche io ho lavorato alla commissione, e poi so per certo di potermi fidare di lei, ho lavorato con lei per 3 mesi.
Arianna:grazie Cinque.
Diego:per me può restare, ma non venite a lamentarvi con me se poi ci tradirà o tenterà di ucciderci.
Arianna:oh Diego provare ad uccidere te? Lo farò sempre tranquillo.
Diego:non farmi cambiare idea
Arianna:il tuo voto vale?

~non capisco se tu sia il mio sogno o il mio incubo peggiore~ ❤FIVE HARGREEVES❤️Where stories live. Discover now