'Era così, forse avrei dovuto farlo prima'

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LOUIS' POV.

Mi resi conto mentre guidavo per la città che in questi anni ero diventato fottutamente paranoico. E in questi ultimi giorni ancora di più. Era passata circa una settimana da quando avevo inviato per sbaglio quel messaggio e quel numero privato mi aveva chiamato. Più ci pensavo e più mi sentivo stupido, non avevo nessuna prova concreta che fosse stato Harry a chiamarmi, infondo potrebbe essere stato chiunque, solo che le coincidenze mi portavano a pensare che mi avesse chiamato lui. Comunque non era un gran problema, il telefono lo avevo lasciato spento nel mio comodino da quel giorno, avevo troppa paura di scoprire la verità. Inoltre siamo sinceri, ero davvero pronto a risentire la voce di quel ragazzo nel caso in cui fosse veramente lui? 

Ne avrei parlato quella sera ad Ele, Eli e Silvia, Fede sarebbe uscita a cena con Zayn.

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"Hey Louis entra pure" Mi accolse Elisa in casa sua tutta sorridente e mi schioccó un sonoro bacio sulla guancia.

"Stasera si esce e niente obiezioni Tomlinson, ci hai scaricato per la giornata del cinema ma stasera non ci scappi. Eleonora sta cercando un locale per stasera."

"Ma dobbiamo proprio?'' Voglia che avevo di uscire e rischiare di intraprendere una conversazione con un tizio/tizia a caso al locale? Zero assoluta. Inesistente.''E non fare la furba con me Elisa, tu, Eleonora, Federica e Zayn mi avete lasciato qua da solo con Silvia per quattro giorni, sapete che ora conosco per nome ogni fottuta commessa di ogni negozio di scarpe?"

"Sì dobbiamo Louis. E poi non vedo il perché di non uscire, inoltre il cellulare non sai nemmeno più dove sia secondo me quindi altri danni non li puoi fare." Eleonora sapeva essere terribilmente convincente di solito, ma neanche il presidente degli Stati Uniti mi avrebbe fatto venire la voglia di uscire di casa.

Ci sedemmo a tavola e iniziammo a mangiare, speravo si fossero dimenticate del discorso principale ma tra una battuta e l'altra Bam, ecco lì la fatidica domanda.

"Quindi cosa pensi riguardo a questa storia? Voglio dire, non ne abbiamo ancora parlato seriamente e vorrei che tu non ti tenessi tutto dentro." Silvia fu la prima con cui feci davvero amicizia e non le potevo nascondere qualcosa neanche se avessi voluto.

"Cosa penso? Bhè non penso e faccio prima no? Davvero belle quelle scarpe, sono nuove?'' Speravo davvero di sviare il discorso sulle dècollètte di Silvia ma fu un misero tentativo. Lei, Elisa e Eleonora mi fulminarono all'istante con uno sguardo assassino; sapevo che lo facevano unicamente per me ma ormai mi ero abituato a tenermi le cose dentro e lasciarle lì. ''Ok, sapete, non siamo proprio sicuri che sia Harry no? Voglio dire, si, io gli ho scritto ma magari ha cambiato numero oppure non gli è arrivato, potrebbe averlo ignorato o anche cancellato senza averlo letto. Quindi secondo il mio modesto parere non è Harry. Almeno credo.'' Non ero sicuro se stessi cercando di convincere me o loro sul fatto che non fosse lui.

''Infatti una persona che non pensa che sia Harry, spegne il telefono e lo chiude in un cassetto per paura di rispondere? Perfettamente logico Louis.'' Avrei tagliato volentieri quella linguaccia a Elisa.

''Ma perchè non dovrebbe essere lui? Voglio dire, tu la cosa la metti dal tuo punto e non fa una piega, ma cerca di guardare la situazione anche da un punto di vista esterno. Ricapitoliamo un attimo le cose.'' Eleonora prese il comando della conversazione e la cosa mi spaventava alquanto, faceva sempre ragionamenti incomprensibili ma il risultato era che aveva sempre.fottutamente.ragione. ''C'è stata una lite enorme durante una delle solite riunioni con la band. Tu hai deciso che ne avevi abbastanza e te ne sei andato nel giro di due giorni senza dare troppe spiegazioni a nessuno.''

''A Harry scrissi un messaggio abbastanza dettagliato, non tralasciare questo.'' 

''Dopo di chè sei sparito dalla faccia della terra, nessuno ha saputo più nulla di te, tranne Zayn, che è l'unico con cui sei rimasto in contatto giusto? Ok, allora adesso pensa a quel poveretto di Harry. L'hai lasciato, in tutti i sensi possibili, e dopo due anni riceve un messaggio da un numero che non conosce, perchè tu per fare le cose in grande lo cambiasti. Una persona normale a questo punto, o se ne frega del messaggio, o prova ad avere chiarimenti, e lui probabilmente è quello che sta facendo. Anzi, sei sicuro che lui non abbia in tuo nuovo contatto? Magari è riuscito a ottenerlo in qualche modo e ora vuole solo sentirti, forse aspettava solo che tu facessi la prima mossa.'' Il suo discorso non faceva una piega, forse filava anche meglio delle mie spiegazioni. 

''Quindi morale della storia, stasera ci divertiremo, domattina appena sveglio vedi di recuperare quel telefono e pensare al da farsi. Di questo ne abbiamo parlato un po' prima che tu arrivassi, e siamo tutte d'accordo sul fatto che tu avresti dovuto tenere con te quel cellulare e affrontare quella che è la realtà, perchè più posticipi e più questa situazione ti sopraffarà e ti consumerà.'' 

''Non so se sono pronto a.. a sentire la sua voce. Non sono pronto ad affrontarlo.'' Era semplicemente così. Non mi sentivo pronto a fare nulla che riguadasse lui.

''Lo sei, solo che non ti è ancora capitata l'occasione di essere messo alla prova. E ricordati che non sei da solo ad affrontare tutto questo.'' Erano le mie migliori amiche e sapevo che avevano ragione, ma non era così facile. Non sapevo più quale Harry potevo trovarmi dall'altra parte della cornetta. Lo conoscevo meglio di me quel ragazzo, avevamo passato insieme quattro anni ma ora come ora poteva essere l'esatto contrario di come me lo ricordavo.

''E se fosse arrabbiato con me? Mi chiederà spiegazioni, e io non ne ho da dargli.'' Io in verità le avevo, potevo dirgli che mi era mancato ogni giorno e quella sera una piccola debolezza fece in modo che gli scrivessi, potevo spiegargli che era stato uno sbaglio e che non sarebbe successo mai più, potevo solo semplicemente dirgli che lo amavo ancora ma probabilmente tutto ciò che avrei ottenuto sarebbe stata una cornetta riagganciata.

''Se richiamerà, tu rispondi e sii sincero. Esserlo può essere la cosa più difficile e possono capitare solo due cose: o va tutto bene, o va tutto male. Se tutto fila liscio è perfetto, in caso contrario vuol dire che ti sei messo in gioco ma che l'altra persona è talmente subdola da non apprezzarlo, e in ogni caso sii fiero di te per aver fatto la cosa giusta. Avrai sicuramente un peso in meno da sostenere.'' Chi poteva dare torto a Silvia? Era così, forse avrei dovuto farlo prima.

''Louis, se ti chiedessi una cosa, saresti sincero? Puoi anche non rispondermi, capirei.'' Eleonora di solito non si faceva problemi a fare domande, e quella richiesta mi sorprese un po'. Aveva uno sguardo dolce, comprensivo, ma attento ad ogni mia possibile reazione. Soprattutto notai che aveva iniziato a parlare in inglese, strano, dato che era che ormai conversavamo abitualmente in italiano.

''Se tu avessi la possibilità di parlare in modo pacifico con i ragazzi, tutti intendo, c'è qualcosa che vorresti dirgli, ma che non gli hai mai rivelato?''

''Che mi dispiace di averli lasciati nella merda, e che non sapevo assolutamente che non avevano intenzione di continuare senza di me. E chi mi mancano tanto.''

''Ti penti delle tue scelte passate?''

''Di aver lasciato tutto per vivere la mia vita, bhè, no. Di aver fatto in modo di perderli definitivamente.. si, me ne pento vergognosamente.''


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All Over Again 》 || One Direction|| Larry StylinsonDove le storie prendono vita. Scoprilo ora