Capitolo 26

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La cena con mia madre, mia sorella, Niall e Louis è andata bene.

Sto ancora ripensando alle scuse che mi ha fatto Louis in precedenza per ció che mi ha fatto da quando ho inziato nella nuova scuola.

Ora l'unica cosa che voglio è avere spazio.
Spazio per potermi concentrare sulla scuola per mantenere la mia solita media, poter riflettere su chi realmente sono e capire se Louis è davvero una delle persone che voglio avere a fianco.

Lui non lo sa, ma quando lo ha detto a Niall l'ho sentito.
Mi ero risvegliato e mi sentivo molto stordito, ma ho sentito che gli ha detto che prova qualcosa per me.

È quello che mi ha fatto intendere e ho avuto la conferma.
Ora peró non posso nè esserne felice nè esserne triste: devo restare assolutamente neutro, impassibile.

Il fatto che io abbia avuto un altro attacco d'ansia e successivamente sia svenuto abbiamo deciso di non dirlo a mia madre, non voglio che lei si preoccupi troppo per me.
Ha già molti altri pensieri per la testa e poi non voglio tornare dal fottuto terapista.
Devo solo stare più tranquillo.

<<Giochiamo a qualcosa?>> propone Gem

<<E a cosa potremmo giocare?>> risponde Niall e intanto si mette a pensare facendo una faccia buffa

<<Gem lascia tranquilli i ragazzi>> sbuffa appena mamma

<<Tranquilla Anne>> risponde dolce Louis <<io propongo: nomi, cose, città, animali>>

<<Sì! Adoro quel gioco>> sorride mia sorella felicissima <<vado a prendere i fogli e le penne!>> si fionda in camera sua

Sorrido vedendola così felice e tranquilla.
La persona alla mia sinistra appoggia delicatamente una mano sul mio ginocchio e mi giro a guardarlo.

Louis accenna un piccolo sorriso, poi toglie la mano.
Vorrei la tenesse lí, ma è meglio così.
Giro lo sguardo verso Niall, sta chattando con qualcuno.
Sicuramente Amelia.

Mamma sbadiglia.

<<Ragazzi se non vi dispiace io vado a dormire... sono davvero stanca! Non fate andare a letto troppo tardi Gemma e nemmeno voi dovete andare a letto tardi, okay? Se mi alzo e vi vedo svegli non venite qui più>> cerca di fare la parte delle severa, non le si addice molto e so che non lo pensa davvero

Alzo gli occhi al cielo e mi sento in imbarazzo.

<<Noooo le assicuro che andremo a letto ad un orario consono>>

<<Niall lo dice solo perchè adora alla follia il suo fish and chips>> ridacchia Louis

Anche a me sfugge una piccola risata.
Niall ci mima uno "stronzi", non è realmente incazzato.

<<Beh non posso fare altro che vantarmene>> ride mamma e fa un occhiolino

Ridiamo tutti insieme poco dopo mamma ci lascia soli.

<<Scelgo io le lettere!>> sbuca Gem dalla porta e distribuisce un foglio e una penna a tutti

***

Cambio la posizione, mi sento la spalla destra indolenzita.
Sento un corpo caldo accanto al mio, apro appena gli occhi assonnati.
Guardo Louis intendo a dormire accanto a me, ha un'aria così rilassata.

Non so davvero che fare con lui, mi sorgono troppe domande e alla fine sono sempre le stesse.
Mi metto rivolto a pancia in su e guardo il soffitto.

La russata di Niall non aiuta a restare prettamente concentrato sui miei pensieri, vorrei mettergli un tappo il bocca giuro.

Nonna, tu che pensi?
Sto forse percorrendo la strada sbagliata ad innamorarmi, credo, di lui?
Papà non credo tu possa essere fiero di me.
Vorresti che io abbia una ragazza tutta per bene come tu hai avuto mamma.
Vorresti che io abbia dei figli che portino il nostro cognome.
E nonna, sì, so bene che anche tu vorresti vedermi costruire una famiglia.
Per favore... vi chiedo di non odiarmi se un giorno dovessi fare questa scelta.
Voglio solamente trovare me stesso, essere felice; forse questo è solo un momento della mia vita che supereró, non lo so.

Le mie guance, intanto che formulo questi pensieri rivolti a chi è lassù che mi puó guardare, si rigano di lacrime calde.
Chiudo gli occhi.

Non so più chi sono.
Non so cosa possa essere giusto per me.
Ho solo bisogno di silenzio, di un abbraccio, di conforto.
Non mi servono parole che possano influenzarmi, ma gesti che mi possano dare una mano a capire quella che è la realtà.

Mi giro verso Louis.
Sento che può essere l'unica persona che puó farmi stare meglio ora.
No.
Non posso rifugiarmi da lui.

Mi faccio forza e mi alzo dal letto cercando di fare meno rumore possibile.

<<Harry...>> sento sussurrare

Mi giro verso il mio letto, la voce proveniva da lì.

<<Dove vai...? Vieni qui>> sbadiglia Louis

La lucina che tengo accesa durante la notte illumina lievemente la stanza.
In estate non ne necessito vista la luce vivace della luna, ma questi sono stupidi dettagli che non sono importanti ora.

<<Avevo bisogno di bere...>>

<<Vengo con te mh?>> fa per alzarsi

<<Ti porto io un bicchiere>> esco dalla porta

Non voglio mi veda in questo modo.
Non deve preoccuparsi per me.
Non deve vedere la mia vulnerabilità forse esagerata.
Non voglio che lui mi possa fraintenere o che possa stare male, starei peggio sinceremente... o almeno credo.

Scendo in cucina e bevo un bicchiere d'acqua, subito dopo lo preparo anche a Louis e salgo in stanza avvicinandomi al letto sul quale è seduto.

<<Grazie>> mormora e beve <<comunque ti ho sentito singhiozzare appena... vuoi parlarmi?>>

<<No, sto bene>>

<<Harry...>> mi richiama lui

<<Non mi va di parlarne, ora tu stai tranquillo, dormi che ne hai bisogno>>

<<Anche tu>>

Annuisco e mi sdraio dandogli le spalle, poco dopo sento l'altra parte del mio letto "sprofondare", si è sdraiato.

Il silenzio viene rotto da un suo sospiro.
Dovrei chiedergli che ha?
Dovrei fare qualcosa?

Mentre mi pongo queste domande lo sento avvicinarsi al mio corpo ed abbracciarmi.

<<Non mi piace sapere che c'è qualcosa che ti turba...>> prende una mia mano

Resto immobile, mi lascio fare.
Inizialmente sono rigido, poi il mio corpo si rilassa; il suo respiro si scontra con il mio collo e mi fa quasi venire i brividi, è piacevole.

Tomlinson, il ragazzo più popolare della scuola, è nuovamente nel mio letto: mi sta abbracciando, mi tiene una mano, si preoccupa per me.

Se fosse Niall o qualsiasi altro ragazzo qui al posto suo mi infastidirebbe e lo avrei allontanato a calci.

È il primo e penso proprio che sará l'unico ragazzo a dormire cosí vicino a me.
Stringo piano la sua mano alla mia e chiudo gli occhi, cerco di addormentarmi liberando la mente.

Devo dormire.
Basta pensieri, almeno la notte.
Non chiedo molto.

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Simply you ||L.S.||Where stories live. Discover now