#13

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HARRY'S POV
ci ho pensato tutta la notte e tutto il giorno, non facevo altro che girarmi e rigirarmi nel letto, non ho neanche pranzato, ma forse ho trovato una soluzione, conveniente anche per me. Forse riuscirò a chiarirmi le idee anch'io

*hai un uovo messaggio*

SCONOSCIUTO: so il tuo segreto, ci vediamo stanotte alle 4 in soggiorno,
vieni da solo o tutti scopriranno tutto.

LOUIS: chi sei?

*visualizzato alle 2:43*

Louis si alzò dal letto tremando e cercò di andare il più silenziosamente possibile nella camera degli ospiti dove dormivano Zayn e Liam "cazzo cazzo cazzo"-esclamò entrando e sedendosi con le mani tra i capelli sul letto di
Liam-"io lo sapevo Cristo santo"-scosse Liam-"cosa cavolo vuoi, ho sonno va via."-rispose infastidito Liam, mentre zayn dormiva ancora.

"Siete due pezzi di merda, fanculo, dormite bastardi" andò via sbattendo la porta e mandando a quel paese tutto il silenzio che era riuscito a mantenere fino a quel momento.
Non riusciva a dormire, stava malissimo e aveva un nodo allo stomaco quindi decise di scendere al piano di sotto di sedersi sul divano e di aspettare.

Arrivarono le 3;55, Lou era accovacciato al lato del divano quando sentì qualcuno scendere dalle scale, si voltò di scatto e vide Harry "cazzo Harry"-esclamò Lou-"mi hai fatto prendere un colpo, cosa ci fai qui" Harry si avvicinò al divano e sussurrò-"forse sono io?"

"Tu?"il piccolo lo guardò scioccato-"come mai sei così stupito?"-il riccio incrociò le braccia-"non so, non sei così minaccioso, mi aspettavo tutti tranne che te"-sospirò

"Chi ti aspettavi?-continuò il riccio
"più Mary"-rispose l'altro
"Se vuoi lei vado a dirle il tuo segreto e la faccio venire-disse Harry girandosi verso le scale
"Non ti azzardare"-lo prese per un polso e lo girò

"Eri dietro la porta, è caduta a te la penna vero?"-lo guardò negli occhi-"corretto zietto, sediamoci e parliamo un po' vieni qui"-solo tirò verso il divano

"ci ho pensato tanto, avrei voluto tenere i segreti per me inizialmente, ma sentivo l'estremo bisogno di parlartene e di avere dei chiarimenti"-esclamò il riccio sedendosi sul divano-"voglio la spiegazione di tutto per filo e per segno, altrimenti..."

"Non occorrono altrimenti penso di potermi fidare di te..."-lo guardò negli occhi-"sono cresciuto in un orfanotrofio, a 15 anni mi hanno adottato due sprovveduti, erano una puttana e uno spacciatore, a 17 anni misi incinta Filomena la figlia di questo spacciatore, mentre ero stra fatto a causa della sua roba, perché si hai capito bene... mi usava come cavia."-gli vennero gli occhi lucidi-"subito dopo quest'avvenimento cercai di scappare dai loro abusi ma non avevo nulla, ero un povero 17enne sprovveduto in mezzo ad una strada che possedeva solo i vestiti che indossava in quel momento."-gli scesero le lacrime involontariamente-"dopo il quarto giorno per strada incontrai Gabriella, così dolce, così bella e soprattutto così buona con me, nessuno lo era mai stato.
Non avevo idea di cosa volesse dire amare prima di lei"-iniziò a singhiozzare-"lei mi aiutò, mi prese con se e crebbe sia me che il piccolo Freddie, perché si, quella puttana aveva l'intenzione di buttarlo in un orfanotrofio chissà dove e allora decisi di prenderlo io"
-Harry lo guardò con compassione e tristezza-"con Gabri ho imparato cos'è l'amore vero, ma non ci siamo mai amati in quel modo perché io in realtà sono sempre stato gay e lei lo sapeva benissimo, anche per questo mi amava come un figlio.
Anni dopo decise di sposarmi e di prendersi la responsabilità di Freddie, era la scelta più giusta, mi sono ripromesso che Freddie in alcun modo dovrà vivere in futuro ciò che ho vissuto io o soffrire come soffro io." -si asciugò le lacrime.

"mio dio, mi sento uno schifo io che mi lamento per ogni cosa ma in realtà ho tutto ciò che un ragazzo possa desiderare... sono così fortunato"-disse Harry con lo sguardo perso nel vuoto-"sono sempre pronto ad arrabbiarmi o lamentarmi per ogni minima cosa quando poi ci sono persone come te che hanno una vita difficile, vivono in mezzo ad una strada o in una famiglia di merda ed è un miracolo se riescono a mangiare qualcosa"-si voltò verso Louis

"Mi ritengo molto fortunato sai, ho avuto il passato molto difficile ma grazie a tua zia la mia vita è diventata bellissima"-guardò in cielo-"bene ora che sai praticamente tutto cosa vuoi fare?"-si voltò verso il riccio-"A PARTE PROMETTERMI CHE NESSUNO OLTRE TE SAPRÀ QUESTA STORIA. MAI" urlò vicino al suo orecchio

"In realtà, sono venuto con un idea ma dopo il tuo racconto non sono poi così certo che sia l'idea giusta"-giocò un po' con le sue dita-"vai dimmela"-Harry era imbarazzato ma ci provò-"il mio intento iniziale era quello di minacciarti"-fece le virgolette con le mani, mentre il piccolo lo guardava male-"ah bravo bravo eh, addirittura"-scherzò

"Allora... dato che sai io forse sono gay, e tu sei gay... non è che mi aiuteresti a capire se lo sono davvero?"-Louis sgranò gli occhi, si aspettava tutto tranne che questo-"sono sincero anch'io come lo sai stato tu, da quando ti ho visto la prima volta mi fai uno strano effetto, eh boh credo grazie a te di aver scoperto di essere gay, ma ho bisogno del tuo aiuto per confermare la mia tesi"-durante tutto il discorso non lo guardò in faccia era ormai rosso come un pomodoro e giocava con la sua maglietta a testa bassa.

"Confermare la tua tesi?" Ripetè un po' scioccato Louis.

THE UNCLE! -larry stylinson Where stories live. Discover now