Capitolo 13

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Arrivarono al cimitero. Jennifer era spaventata e confusa, non sapeva cosa stava succedendo ma voleva comunque aiutare i suoi amici.  Mason beh, lui era confuso non capiva nulla in quel momento ma voleva esserci, voleva esserci per Rosy.
< Bene e adesso?> chiese Ivy < Dovremmo separarci> rispose Rosy < Se non vi dispiace io voglio andare con Mason, in questo momento mi sembra l’unico normale qua> annunciò Jennifer < Si, hai ragione. Mi dispiace davvero vo ringrazio di non essere scappati. Ivy tu vai con Jack io voglio tenere Nathan sott’occhio. > disse Rosy < Ne sei sicura?> chiese Ivy e lei annuì < Sono l’unica che non può uccidere > rispose. < Andiamo?> chiese impaziente Nathan. E i ragazzi entrarono prendendo le stradine parallele.
Rosy e Nathan camminavano senza dire una parola finché Nathan non spezzò il silenzio < Hai pensato a cosa succederà se sta volta non potrai salvarlo?>
< Lo salverò, be sono sicura lui non è come te. Non mi farebbe mai del male>
< E tu che ne sai? Non lo conosci proprio >
< Quello che non conosco sei tu! Se si trattasse di te allora si avrei qualche dubbio, ma non Michael. Si ha sbagliato sicuramente nel corso degli anni e un vampiro, ma non è come te. Lui ha voluto cambiare tu sei uno stronzo arrogante e presuntuoso. Credi di essere migliore degli altri e non ti importa di nessuno>
< Si hai ragione, non mi importa ne di te ne degli altri e neanche di mio fratello sono un maledetto egoista>
< Allora che ci fai qua?! Vattene! Torna a casa a bere il tuo stramaledetto whisky! Troverò Michael da sola!>
< Bene! Vai allora! Fatti uccidere!>
Rosy proseguì mentre Nathan si girò e tornò indietro. Rosy camminava tutta sola in quel cimitero buio pensando a quanto fosse stupida a pensare che forse in lui c’era qualcosa di più. Nathan si fermo strinse i denti < Stupida ragazzina> disse, si girò e seguì la ragazza. Rosy proseguiva finché non inciampo per colpa di una radice che fuori usciva dal terreno. < Si bene cos’altro succederà oggi?!> Disse arrabbiata alzandosi sì dalla terra e ripulendo il vestito con le mani, alzò leggermente lo sguardo e si raddrizzò di colpo restando immobile senti un brivido percorre la schiena alla vista di un ragazzo che succhiava il sangue da una ragazza quasi svenuta. <Michael?> Disse piano. Il ragazzo alzò la testa fece un sorriso malizioso < Rosy, sai stavo pensando a te. Stavo pensando al sapore del tuo sangue> disse alzandosi e pulendo le labbra dal sangue. Rosy non sapeva cosa pensare né cosa dire. Anche se non era molto tempo che lo conosceva non avrebbe mai pensato di vederlo in questo stato. Questo era Nathan non Michael. Nate era quello che uccideva le persone. Michael era buono non faceva male a nessuno. O forse si sbagliava? In fondo lui era un vampiro. I vampiri uccidono si nutrono del sangue umano. E se stesse solo fingendo prima perché lei era una cacciatrice e in realtà era questo il vero Michael? Tante cose le passarono per la mente in giro di due secondi, ma in fondo sapeva che non era cattivo e che non voleva far del male a nessuno. < Perché lo fai? Lei è…> non fini la frase < Oh no respira ancora> Michael guardò la ragazza stesa a terra < Ma non so per quanto lo farà ancora> aggiunse subito facendo un sorriso beffardo. < Ma dimmi un po'> si avvicinò velocemente ad Rosy <Mio fratello ti avrà detto che ti ucciderò.   Il tuo cuore batte sempre più forte Rosy. Come fai ad essere così stupida da venire qua da me sola soletta? Cosa credi di fare?> disse girandole attorno < Dovresti avere paura> la strinse per il braccio < Io non ho paura Michael!> alzò la voce < Tu non mi farai del male> rispose sicura di sé < Invece lo farò, dovresti avere paura io sono un vampiro, io uccido, dovresti girare i tacchi e scappare più veloce che puoi> disse < Io non vado da nessuna parte! Hai bisogno d’aiuto > replicò  < Non ho bisogno d’aiuto io sto bene lo vuoi capire > sbuffò < Scappa! Corri!> gridò. Con tutto il suo copro desiderava il sangue della ragazza, ma, nonostante ciò, cercava di tenere a freno la sua fame. Sentiva le vene bruciare e sentiva ogni una delle vene di Rosy che pulsava e il cuore che batteva sempre più e più. < No!> si oppose lei < Oh che palle! Così non è divertente però. Sai tu dovresti scappare chiedendo aiuto, io che ti inseguo, tu inciampi e cadi io ti prendo e bevo il tuo sangue fino ad ucciderti> illustrò Michael < No questo non sei tu! Tu non sei così! Io so che tu non mi farai del male, me lo aspetterò da Nate ma non da te. Ti devi riprendere, devi riprendere il controllo!> nonostante in fondo avesse paura e il cuore le batteva a mille per paura che la cosa potrebbe veramente degenerare cercava di sembrare più tranquilla possibile. Michael si spostò, non riusciva a capire come lei potesse essere così stupida da rischiare la sua vita e così coraggiosa allo stesso tempo. Si era forte era una cacciatrice, ma non era ancora abbastanza forte da fermarlo. Era lì ferma di fronte a lui una ragazza semplice non ci metterebbe nulla ad ucciderla eppure lei era lì per lui. Gli piaceva sempre di più lei e quel suo modo di essere. < Ti voglio bene Michael> disse piano e lui si avvicinò velocemente a lei facendo la sobbalzare < Hai ragione dentro di me so che non voglio farti del male, ma ogni cellula del mio corpo vuole il tuo sangue unica cosa che sento ora è  il tuo cuore che batte all’impazzita, le vene che pulsano e la voglia di squarciarti la gola e bere il tuo sangue finché non ne resterà nemmeno una goccia nel tuo corpo è troppa. E unica cosa che riesce a fermarmi e proprio il bene che ti voglio ma non durerà ancora a lungo, perciò, girati adesso è vattene > sussurrò al suo orecchio e si scosto. Rosy lo guardò aveva gli occhi neri come la notte più buia sembravano un vuoto infinito. Era la prima volta che lo vedeva così e il suo cuore cominciò a battere ancora più forte ma nonostante tutto restò immobile < Bene credo sia ora di interrompere questo dramma anche se era davvero interessante > Rosy si voltò sentendo la voce e vide Nathan appoggiato ad un albero dietro di loro <Nate! Porta la via da qua! Ora!> Disse Michael a denti stretti <No!> Nathan non sapeva cosa fare guardò Rosy e  poi Michael. Mentre Michael iniziò avvicinarsi lentamente a Rosy, Nate sfruttò occasione avvicinando sì a lui da dietro e gli spezzò l’osso del collo e il ragazzo cadde a terra < No! Ma che hai fatto?!> Gridò Rosy < Tranquilla starà alla grande…Tra un po' magari…> disse strafottente come sempre poi guardò Rosy confusa < È un vampiro non muore se non lo pugnali al cuore con il legno, magari avrà un leggero mal di testa > aggiunse < Un leggero mal di testa? > Domandò perplessa < Beh piuttosto forte mal di testa direi> rispose < Tu sei completamente pazzo> Rosy scosse la testa < Disse la ragazza che si avventurò nel cimitero da sola cercando la persona che voleva ucciderla. Dovresti rivedere il significato di questa parola> replicò lui e Rosy gli lanciò un’occhiata minacciosa. <Lo porto a casa tu trova i tuoi amici e vattene> ordinò Nate < E la ragazza? Tu puoi aiutarla> disse Rosy, Nate guardò la ragazza morente a terra < E perché dovrei?  Dimentichi io sono quello senza cuore a cui non importa niente di nessuno> rispose strafottente <Allora chiamerò mio padre e magari lui saprà cosa fare> replicò Rosy prendendo il telefono dalla borsetta < Non lo faresti> Disse lui < Ne sei sicuro?> fece un sorriso di sfida < E va bene> sbuffò e si avvicinò alla ragazza facendole bere il suo sangue. In questo momento il resto del gruppo gli raggiunse < Rosy! Tutto bene?> domandò Ivy < Si tutto apposto> rispose < Cosa gli è successo? > chiese Mason guardando Michael < Oh nulla, Nate gli ha solamente spezzato il collo> rispose con ironia <Come gli ha spezzato il collo?!> Jennifer rimase sconvolta < Non è niente per i vampiri e come prendere una forte botta in testa. Nate non è molto delicato, d’altronde non è mai stato delicato> spiegò Jack < Io lo porto a casa ci pensi tu a loro?> Nate si rivolse ad Jack prendendo Michael sulla spalla e spari nella notte. Jack poggio la mano sulla spalla di Ivy e un brivido le percorse tutta la schiena < Ehi piccola hai freddo?> domandò dolcemente e si levò giacca e la diede alla ragazza < Ivy è una delle persone più freddolose del pianeta> Rosy rise < Si è tu sei l’altra > informò Ivy. <Ehi ragazzi noi andiamo accompagnò Jennifer a casa> disse Mason < Aspettate ora andiamo tutti vi accompagno io> Si offri Jack < No tranquillo ci facciamo due passi. Grazie comunque. Ci vediamo > rispose Jennifer e andarono via. < Credo che mi farò due passi anch’io vado a cambiarmi e poi andrò da Michael> disse Rosy < Ma è buio ed è tardi aspetta andiamo insieme> ribadì Ivy fulminando l’amica con lo sguardo < Tranquilla ho bisogno di fare una camminata anch’io. Ti voglio bene> disse abbracciando Ivy < Ti ammazzo > sussurrò Ivy e Rosy sorrise <Ah e Jack per favore riportala a casa stavolta, e comunque ci dovremmo fare una chiacchierata >aggiunse e si girò per andare via <Si vai serena> rispose il ragazzo. Ivy continuava a guardarla finché non sparì nel buio. < Si sta risvegliando. Tra poco potremmo andare via da qua> disse Jack e Ivy si girò verso di lui cercando di fare un passo, ma inciampò e si ritrovò a terra < Ottimo… tacchi, vestito lungo, fango…direi che sono la combinazione perfetta. Non so come fa Rosy a camminare qua con i tacchi > disse sorridendo mentre Jack l’aiutava ad alzarsi < Ti sei fatta male?> Domandò < No no sto bene> rispose Ivy pulendo il vestito. <Possiamo parlare?> domandò piano Jack <Non so di cosa> rispose secca <Volevo so dirti che mi dispiace e che> Jack cercava di scusarsi anche se non sapeva bene come quella ragazza lo metteva in difficoltà nonostante lui fosse un vampiro grande e grosso vicino a lei si sentiva vulnerabile < Non hai nessuno motivo per dispiaceri ok? E anche se fosse non mi va di parlarne> lo interruppe. Jack la guardò un secondo dispiaciuto <Forse è meglio se ti accompagno a casa> la sua voce era diventata triste Ivy lo percepì e da una parte si senti in colpa ma dall’altra era ancora arrabbiata <Si credo sia meglio> rispose. Jack prese la ragazza dalla terra e la porto fino alla macchina.

Rosy camminava tutta sola per le strade buie. Aveva freddo non si era portata neanche la giacca in fondo non pensava di dover camminare fino a casa a piedi. Aveva il vestito sporco di fango e i tacchi hanno cominciato farle male dopotutto non gli ha mai tenuti così tanto < Oh al diavolo > si tolse le scarpe e continuò scalza. Aveva una strana sensazione come se qualcuno la seguisse. Il cuore le batteva forte ma continuava ad avanzare “Calma Rosy, nessuno ti segue” si rassicurava, ma la sensazione non spariva anzi peggiorava sempre, non sapeva il perché non si era mai sentita così, di solito non aveva paura anzi spesso usciva da sola di notte a caccia dei vampiri eppure quella sera era diverso. Accelero passo fino quasi a correre poi giro l’angolo e si fermò. Con cautela si affacciò per vedere se c’era qualcuno, ma non vide nessuno. Chiuse gli occhi e fece un respiro di sollievo. Uscì sulla strada e si girò per proseguire e vide una figura ferma nell’ombra di fronte a sé. Il cuore cominciò a battere forte fino quasi a farle mancare il respiro. Cominciò ad indietreggiare ma inciampò nel suo vestito, ma prima che toccasse la terra la persona nell’ombra la prese. <Ma ti sei completamente impazzito?!> gridò alzando lo sguardo e vedendo Nate sorridere maliziosamente. Rosy si rialzò velocemente e diede un pugno sulla spalla del ragazzo che non riusciva a trattenere la risata per la reazione della ragazza. <Non volevo spaventarti> disse <Si certo>rispose secca < Si hai ragione era proprio questa l’intenzione > confessò < Beh, hai fallito non mi sono spaventata.> disse Rosy raccogliendo le scarpe a terra < No, certo… E per questo che il tuo cuore batte talmente forte che lo sento fin qua> sorrise <Che ci fai qua, da sola a camminare. Non è sicuro> domandò Nate < Stavo venendo da te, ma prima devo passare a casa per cambiarmi> disse senza riflettere < Cioè non da te! A casa tua. Cioè! Da Michael! Sto andando da Michael > si corresse < Si certo… Torna a casa. Non gli serve una babysitter > disse Nate < Si hai ragione. Babysitter magari no, ma un’amica si. Visto che a te non ti interessa io voglio stargli vicino> rispose girandosi e cominciando a camminare < Prima di tutto lui vuole ancora il tuo sangue, poi si hai ragione a me non me ne frega. Non me ne frega delle scelte che fa mio fratello, della sua vita. Lui è l’unica persona che mi è rimasta sulla faccia della terra. E sì lo odio perché ha infranto la promessa che ci siamo. Ma lui è, e sarà sempre mio fratello minore.> ribadì Nathan. Rosy si voltò e vide i suoi occhi di ghiaccio sotto la luce di un lampione <Allora non sei del tutto uno stronzo> disse fissandolo negli occhi. “No! Lui è uno stronzo anche se i suoi occhi sono bellissimi! No! Vuole solo usarti e basta!” pensò e si girò andando verso casa sua. Lui guardava Rosy che si allontanava nel buio. Questa ragazza lo faceva impazzire, era cocciuta, coraggiosa, pazza. Fin ora non aveva mai incontrato una ragazza come lei. Si girò e se ne andò. Rosy entrò in casa chiuse la porta e si appoggiò con la schiena su essa chiudendo gli occhi. Non riusciva a capire quello che provava, non voleva provare quel sentimento che sentiva dentro di sé. Il suo cuore e la sua mente erano in guerra e lei si sentiva sempre più confusa. Senti la porta dello studio di John aprirsi e decise di risalire velocemente non avrebbe retto pure suo padre che conoscendo lo, avrebbe fatto dieci mila domande. Arrivata nella stanza si tolse il vestito e andò a farsi una doccia veloce perché era piena di fango. Apri armadio prese dei jeans, una canottiera nera e sopra ci mise una camicetta che si legava al altezza del petto. Mise le sue converse bianche prese la borsa le chiavi della macchina e uscì dalla finestra per non rischiare di vedere John. Salì nella sua Audi e parti. Si fermò nel vialetto della casa di Michael ed entrò nella casa. Passo per il salotto e vide Nathan steso sul divano con la bottiglia di whisky che guardava la televisione. < Di solito uno bussa prima di entrare, che ci fai qua? > Domandò lui secco senza nemmeno guardarla < Te lo detto prima che venivo, sono qua per vedere Michael > rispose allo stesso modo <Tu non ti arrendi mai eh> disse <No a quanto pare. Dove sta lui?> Domandò < Cerca te lo da sola>  rispose < Sei uno stronzo Nate!> Rosy si irritò < Si si sono uno stronzo senza cuore e tutto il resto che dici sempre. Sembra che tu debba convincere qualcuno per quante volte lo ripeti. La domanda è se devi convincere altri o te stessa> insinuò < Alla tua principessa > aggiunse, alzò la bottiglia e fece un sorso. Rosy lo guardò scosse la testa con rabbia e salì le scale. Forse lui aveva ragione, cercava di convincere sé stessa che lui era cattivo e tra di loro non ci poteva mai essere nulla. La casa era grandissima al piano di sopra c’erano almeno quattro stanze. Rosy aprì la prima porta ma era un bagno così la rinchiuse subito e si diresse verso la porta successiva. La aprì e senti quel profumo inconfondibile che avrebbe riconosciuto anche da dieci chilometri di distanza. Era la stanza di Nathan. Decise di entrare a curiosare un po', entrò e chiuse la porta in silenzio. Era una stanza enorme aveva moltissimi Dvd e CD di ogni genere. Nel suo bagno oltre alla doccia aveva perfino la vasca l’idromassaggio. < Pensavo che dovevi andare da Michael > la voce di Nathan la fece sobbalzare <Si infatti,  ma siccome non conosco la casa sto controllando tutte le stanze> rispose cercando di avere la voce ferma e sicura <Beh come vedi qua non c’è perciò ora te ne puoi andare> si scosto sulla porta e mentre Rosy passava la bloccò mettendo le mani sul muro si avvicinò e lei rimase immobile non riusciva nemmeno a muovere un dito il cuore le batteva fortissimo < Se continua a battere così prima o poi scoppia> le sussurrò < Cosa?> Domandò perplessa < Il  cuore, lo sento come batte quando stai vicino a me > rispose <Ti sbagli e che mi fai innervosire.  Tu non mi piaci, non potrai mai piacermi> disse secca mentre il cuore cominciava a battere sempre più forte < Secondo me invece provi qualcosa > fece un sorriso furbo <Si Nate, provo qualcosa. Come dire…> si soffermò < Disgusto? Odio? Provo solo questo per te. Non ti sopporto. Non potrei mai provare nulla per te sei spregevole non potrei mai stare con una persona come te> aggiunse <Ed è meglio così Sei la ragazza più irresponsabile, irritante che ho mai conosciuto > disse sulle difensive e fece uscire la ragazza sbattendo la porta dietro di lei. Rosy sospirò, non avrebbe ammesso neanche a sé stessa i suoi veri sentimenti. Andò verso la prossima porta la apri e vide Michael sdraiato sul letto ancora privo di sensi. Nathan lo aveva legato nel caso non gli fosse passata la sete. Rosy si guardò intorno chiudendo la porta. La sua stanza era grande come quella di suo fratello ma mentre quella di Nate era più moderna quella di Michael era rimasta sempre la stessa nessuno in duecento anni aveva mai toccato niente è nemmeno lui stesso. Era ancora piena delle cose del suo passato ancor prima che diventasse vampiro. Si avvicinò al letto e guardando l’ho le fece tenerezza era bellissimo mentre dormiva. Si sdraiò accanto a lui, poggiò la testa sulla sua spalla e lo guardò dormire < Mi dispiace Miky. È tutta colpa mia. Porto solo guai lo faccio sempre a chiunque si avvicini a me> sussurrò chiudendo gli occhi, in questo momento invece Michael apri leggermente gli occhi e sorrise vedendo Rosy sdraiata accanto a lui < Rosy > disse piano < Tu non porti guai anzi sei la cosa più bella che mi sia capitata in tutta la mia vita> aggiunse, Rosy apri gli occhi <Mike!!> Esclamò  sorridendo < Stai bene? Quando Nate ti ha spezzato il collo mi era venuto un colpo> aggiunse < Si sto bene mio fratello non è mai stato una persona delicata, sono abituato ormai, penso che attuale mal di testa prevale sulla voglia di tuo sangue > rispose sorridendo. Rosy lo slegò e lo abbraccio lui ricambiò stringendo la a sé < Grazie di essere qua e di avermi salvato> le sussurrò < Dovevo farlo era il mio sangue che ti ha fatto impazzire e poi ti voglio bene sapevo che non mi avresti fatto del male anche se e da poco che ci conosciamo > gli diede un bacio sulla guancia < Vedo che la furia omicida è passata> Nathan apri la porta della stanza e vide Rosy e Michael abbracciati. Ma non appena lei sentì la sua voce si staccò subito dal ragazzo. <Si a quanto pare> rispose Michael e mise una mano sulla schiena di Rosy che senti un brivido e rimase immobile a guardare Nathan. Sentiva una strana sensazione come se questo fosse sbagliato ma non lo era perché per lei e Nathan non c’era nessun futuro e poi con Mike non ha fatto niente. Nathan la guardò riusciva a sentire ancora il battito del suo cuore. Gli piaceva ma cercò di soffocare quel pensiero. < Meno male almeno non cercherai di uccidere la mi... tua fidanzata> disse Nathan con la voce cupa < Mi sta scoppiando la testa > disse Michael  < Vuoi un’aspirina magari? O un po’ di sangue non mio però > Rosy sorrise con agitazione e si alzò in piedi < Un po' d’acqua magari o alcol? O non so dimmi tu cosa ti serve> aggiunse guardando lo < Non mi serve niente Rosy mi basta la tua compagnia > rispose prendendo la per mano, Rosy guardò la mano di Michael che stringeva la sua e poi si voltò leggermente verso di Nathan che non riusciva più a trattenersi nonostante cercava di soffocare ciò che provava non ci riuscì, si girò e uscì dalla stanza sbattendo la porta dietro di sé facendo sobbalzare Rosy < Tranquilla fa sempre così> disse Michael e Rosy gli sorrise piuttosto insicura. 
Nathan tornò nella sua stanza chiuse la porta sbattendo la come sempre ma con più rabbia era fuori di sé, prese la bottiglia di whisky sul comodino e la lanciò contro il muro, con una mano buttò giù tutti i suoi Dvd messi sul mobile. Non riusciva a capire cosa avesse questa ragazza per farlo impazzire così.  Non gli era mai successo prima d’ora. Prese un’altra bottiglia dal comodino e con una volta sola la quasi fini, dopo di che saltò fuori dalla finestra. < Andiamo a divertirci un po' > disse e buttò la bottiglia che aveva ancora in mano. Si diresse verso il centro. Entrò nel primo bar che ha incontrato e prese la prima ragazza che gli è capita davanti e la portò fuori < Vedi tesoro io non vorrei farlo, sto cercando di fare bravo di non far male a nessuno. So che metto tutti a rischio> raccontava mentre la ragazza era paralizzata dalla paura < Ma lei> disse pensieroso < Lei mi fa andare fuori di testa capisci. E la prima che riesce a farlo e questa cosa mi fa impazzire e non riesco a fermare la fame. > aggiunse subito < Ti prego non farmi del male> Disse piano la ragazza con voce tremante < Oh tranquilla non sentirai nulla. Adesso stai ferma e non urlare> Nate sorrise e affondò i suoi canini nella gola della ragazza.

Rosy e Michael erano ancora sul letto a parlare. < Sai, stavo pensando, quella volta quando abbiamo salvato Jenny da quel vampiro, lui ti conosceva e mi avevi detto che mi spiegavi il perché, ma non l’hai più fatto>
< Vedi, non ne vado fiero di quello che ho fatto e non vorrei che tu cambiassi idea su di me>
< Sai, io non sono stupida, tu sei un vampiro so che hai ucciso, ma ora sei diverso non lo fai ed è quello che conta.>
< Si ci conosceva, a me e Nathan. Siamo fratelli Wilson, dove passavamo scorrevano i fiumi di sangue, abbiamo ucciso più cacciatori di quanti un normale vampiro potesse incontrare nella sua vita. Finché un giorno persi ancora più controllo e uccisi una ragazzina, aveva non più di tredici anni.  Ero rimasto con il suo corpo morto tra le mani per ore. Ho cercato di darle il mio sangue, ma era troppo tardi. Da quel giorno novant’anni fa giurai che non avrei più ucciso nessun umano per il sangue.> raccontò Michael. Rosy rimase senza parole. Si era terribile, non aveva mai pensato a questo lato di Michael, ma come ha detto prima sapeva che lui era cambiato. Rimasero a parlare per ore finché Rosy non si alzò < Sarà meglio se torno a casa> disse < No, rimani qua è troppo tardi non è prudente. Andrò nella stanza degli ospiti tu dormi qua, prendi pure quello che ti serve dal armadio> disse Michael. Rosy sorrise e decise di restare. Michael le diede in bacio sulla fronte e uscì dalla stanza. Lei aprì l’armadio e prese una camicia di Michael si cambiò e si mise nel letto.

The Slayer- La CacciatriceWhere stories live. Discover now