Capitolo 11

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< Non vedo l’ora che arriva il ballo > sospirò Jenny buttandosi sulla panchina accanto a Rosy e Ivy. < Il ballo?> domandò Rosy spalancando gli occhi < Rosalynn Blackwell non ti riconosco ultimamente, tra due settimane c’è il ballo d’inverno. > annunciò Jenny < Uffa> sbuffò Ivy. Lei odiava i balli, non era proprio fatta per i vestiti lunghi ed eleganti. Ci andava soltanto perché Rosy non le avrebbe mai perdonato. < Non ci posso credere, mi ero completamente dimenticata > disse Rosy < Ehi di che state parlando?> Mason arrivò alle loro spalle < Del ballo> sospirò Ivy < Ah giusto > sorrise < Ma tu che ci fai qua?> domandò Rosy perplessa < Devo frequentare la scuola per il periodo che i miei stanno qua> rispose < Bello > sorrise Jennifer < Non proprio ma va bene> rispose lui < Io devo andare ci vediamo dopo> annunciò Jennifer e andò via. < Sono preoccupata per Michael, non lo vedo da due settimane. E ai messaggi risponde con una o due parole> disse Rosy < E non sei passata da lui?> chiese Ivy < Volevo ma mi disse di non passare e poi  ero occupata con mio padre > sospirò < Parli del diavolo > disse Mason e le ragazze seguirono il suo sguardo. Michael stava venendo verso di loro. Ma aveva un aria diversa, portava gli occhiali da sole il giubbotto nero di pelle e i jeans neri. Sembrava quasi Nathan.
< Michael, stai bene? > domandò Rosy < Sto bene> rispose secco < Mi hai fatto preoccupare >
< Sto bene ho detto> rispose con tono sgarbato. Rosy e Ivy si scambiarono uno sguardo. In questo momento il telefono di Rosy suonò, era suo padre. < Ti ho lasciato soldi in cucina. Non metterti nei guai> disse < Tranquillo > rispose Rosy e chiuse il telefono. Rosy disse agli ragazzi che l’ha chiamata per dirle che andava a Seattle per un paio di giorni. Ma lei ne era sicura che avesse detto Salem prima ma si era corretto subito. < Se vuoi chiamo Jack e lo seguiamo  costo che sei sospettosa, tanto non mi va di stare rinchiuso qua> sbuffò.
Rosy annuì anche se non era convinta, il ragazzo si alzò e andò via. < Ma era sembrato solo a me o era strano?> domandò Rosy < Non lo conosco molto, ma rispetto alle altre volte oggi era uno stronzo> rispose Mason < Già, sembrava di vedere Nathan> aggiunse Ivy.

La campanella era suonata e i ragazzi rientrarono in classe. La mattinata era passata abbastanza veloce dopo l’ultima campanella si fecero accompagnare da Mason al centro commerciale per cercare i vestiti anche Jennifer era andata con loro. Rosy era al settimo cielo. Amava quel tipo di eventi, adorava i vestiti lunghi e la competizione con Nadia per la corona. Dopo tre ore di ricerche finalmente avevano trovato i vestiti giusti. Mason accompagnò le ragazze a casa di Rosy. < Grazie per aver fato da autista > Rosy diede un bacio sulla guancia < Tranquilla > sorrise lui.
Ragazze rientrarono in casa, Rosy vide un biglietto con le chiavi della macchina accanto.
“ Ti ho preso una macchina, spero che ti piace e che non farai i danni. Ti voglio bene piccola.”
Gli occhi di Rosy si illuminarono e corse subito nella garage. Era una Audi bianca bellissima, proprio come la voleva. < A questo punto non so voi ma a me non mi va di stare a casa> annunciò. < E dove vuoi andare?> domandò Ivy. Rosy le guardò un momento, poi sorrise misteriosamente. < Lo so, andiamo > disse. Presero le borse e seguirono la ragazza senza fare domande, tanto sapevano che non avesse detto nulla. Dopo mezz’ora arrivarono nel posto dove Nathan aveva portato Rosy per stringere il patto. Non era un bel ricordo, ma quel posto stupendo le fece dimenticare quella serata. Le ragazze erano stupefatte alla vista del laghetto con la cascata. Si sentirono in pace. Tolsero le scarpe e con i piedi entrarono nell’acqua. Nonostante era fine novembre a Sunnville non faceva freddo. Erano al confine con la California perciò le temperature non scendevano molto.
Passarono qualche ora a divertirsi, hanno fatto almeno un milione di foto. Quando ad un certo punto Ivy si girò verso gli alberi < Non ci posso credere> sbuffò, le ragazze seguirono il suo sguardo e videro Nathan appoggiato a uno dei alberi. < Che ci fai tu qua?> chiese Rosy infastidita dalla sua presenza < È curiosa questa domanda visto che sono io che ti ho portato qua. Che ci fate voi qua? O meglio perché hai portato loro nel nostro posto speciale> rispose facendo un sorriso malizioso < Nostro posto speciale? Forse nei tuoi sogni tesoro> rispose Rosy < Rosy di che sta parlando?> chiese Ivy < Beh, si mi ha portato lui qua quando abbiamo stretto il patto. Ma non vuol dire nulla. Resta comunque un posto bellissimo.>
< Comunque vedo che avete una nuova amica> sorrise < Non la guardare neanche > disse Ivy < Credo che sarà meglio andare > annunciò Rosy < Ma no tranquille continuate pure non fate caso a me, mi siedo qua zitto, zitto> disse sentendosi su una pietra. < Solo il pensiero che sei qua mi fa venire il mal di pancia> disse Ivy uscendo dall’acqua. < Ma come siete permalose> sbuffò Nate mentre le ragazze andavano via < Si andate, tanto ci rivediamo presto, principessa non dimenticare che sei mia> aggiunse. Rosy strinse i denti < Andate arrivo subito.> Si girò e a passo svelto andò verso il ragazzo prese un ramo dalla terra e lo conficcò nello stomaco di Nathan < Se non ti levi dalle palle la prossima volta mirrerò al cuore> disse con tono provocante all’orecchio del ragazzo e si girò per andare via ma lui la prese per la mano < Dovrei farti a pezzi per questo > disse dolorante tirando via il ramo. < Ma devi dire che mi piace la tua aggressività interiore.> sorrise maliziosamente < Tu sei completamente pazzo > disse tirando via la mano < Io pazzo? Fino alla prova contraria sei tu che hai infilzato un vampiro con un ramo. > disse < Te la sei cercata. E poi vuoi capire che nessuno ti vuole qua? Perché non te ne vai>
< Sei sicura? Neanche tu mi vuoi? Secondo me io ti piaccio in fondo>
< Sei completamente fuori! Tu sei tutto l’opposto di ciò che mi piace. Sei arrogante, presuntuoso, egocentrico, crudele potrei continuare all’infinito!>
< Si lo sono e ne sono fiero di esserlo, alla differenza tua io lo ammetto chi sono! Tu principessa sei come me e che non lo vuoi ammettere. E comunque non mi piaci neanche tu! > ribadì Nate < E meno male! > esclamò Rosy < Bene allora vattene!> rispose lui < È quello che sto facendo!> Rosy si girò < Bene!> disse lui < Benissimo > ribadì lei. Si voltò un secondo e i loro sguardi si incontrarono. Rosy sentì una cosa che non ha mai provato, lui la fissò la sua mente non riusciva a pensare a niente oltre che a baciarla. Si avvicinò velocemente e la baciò. Rosy si lasciò trasportare da quel bacio per un secondo dopo di che spinse il ragazzo via < Ma che stai facendo?!> domandò confusa < Non lo so. È strano…. Non doveva succedere> rispose lui < No infatti!> rispose lei guardando il ragazzo. Poi d’impulso prese il suo viso e lo baciò a sua volta.
< O mio dio!> Rosy si stacco da Nathan e si colpì con la mano sulla fronte < Questa è una cosa malata. Per essere chiari tu non mi piaci, io ti odio e questo non è mai accaduto. Era la prima e l’ultima volta!> il suo cuore andava a mille sembrava che stesse per esplodere < Si è meglio dimenticare> rispose lui. Rosy si girò per andare via ma lui la prese per la mano e la tirò a sé < Ma visto che lo dimenticheremo > disse e la baciò di nuovo. < Nate smettila!> Rosy spostò il ragazzo < Non… noi… cioè > la ragazza non trovava le parole < Non è mai successo > Disse lui e spari tra gli alberi.
La ragazza confusa raggiunse le sue amiche. Sali in macchina e senza dire nulla partì. Lei lo odiava, ma quel bacio, quel bacio era bellissimo, nessuno prima d’ora la faceva sentire in questo modo. Non sapeva bene cosa stesse provando in questo momento la sua mente era invasa dai pensieri più strani. < Rosy tutto ok?> chiese Ivy, ma lei non rispose subito, pensava ancora a quello che era successo poco fa con Nathan. < Rosy> ripete Ivy, lei si voltò verso di lei < Si, si tutto ok. E che lui non so, riesce a mandarmi fuori di testa come nessuno> disse < Ti piace?> chiese Jennifer < No! Non mi piace anzi, tutto il contrario> rispose dopo di ché alzò il volume della radio. Cercò di pensare alle canzoni e togliersi Nathan dalla testa anche se non era molto facile in quel momento. Accompagnò prima Jennifer a casa e poi Ivy. < Rosy sei sicura che va tutto bene? > chiese Ivy scendendo dalla macchina. “ Ho baciato Nathan, ma si tutto apposto tranquilla,” pensò. < Si tutto apposto > rispose, Ivy sorrise e andò verso casa sua. Rosy la osservò un momento  e partì. Non poteva dirle che aveva baciato quello stronzo, e se aggiungeva pure che le era piaciuto. “No ma che dici! Non ti era piaciuto, non poteva piacerti! Stupida!” disse tra sé e sé. Tornata a casa andò dritta in camera sua e si buttò sul letto.
Guardò il telefono e trovò messaggio di Michael.

“Avevi ragione tua padre era a Salem, ma non so cosa ha fatto né chi ha incontrato. Io devo partire, ho delle cose da fare. Tornerò in tempo per il ballo, voglio accompagnati se a te va.
M.”

Rosy sentì uno strano brivido che le attraversò la schiena, pensò che fosse perché era successo qualcosa a Michael, ma poi si rassicurò che era tutto apposto e il brivido era perché aveva baciato suo fratello.

“Spero che tu stia bene, certo che voglio che mi accompagni! Ti aspetto, fai attenzione ti voglio bene. “


Rispose e cercò di dormire, ma ogni volta che chiudeva gli occhi rivedeva Nathan che la baciava e sentiva quella strana sensazione.

The Slayer- La CacciatriceWhere stories live. Discover now