Capitolo 10

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< Nathan!> gridò entrando in casa, ma non ebbe nessuna risposta < Nate! Ma dove diavolo sei! > gridò di nuovo guardandosi intorno < Na> stava per ripetere ma fu interrotta dal ragazzo < Ma sei diventata pazza? Che vuoi?> domandò infastidito scendendo le scale < Finalmente > sospirò lei < E poi di solito uno bussa o suona il campanello non entra in casa così >
< Senti non è ora, devi venire con me subito, mi serve aiuto>
< E perché dovrei aiutarti?>
< Perché l’aiuto non serve a me ma a Michael. Qualcuno lo ha rapito>
< Chi lo ha rapito?>
< Non mi sono fermata a chiedere il loro nome sai! >
< Tranquilla mio fratello è grande e vaccinato, prima  che noi arriviamo in soccorso lui sarà arrivato a casa sano e salvo> disse versandosi un bicchiere di whisky e offri un bicchiere anche alla ragazza < Come vuoi pensavo che almeno di tuo fratello ti importasse! Lo salverò da sola!> disse si girò < Attento a non strozzarti con quel whisky > aggiunse uscendo di corsa <Sono un vampiro cretina> disse tra sé e sé sorridendo. Rosy salì nella macchina di Michael e poggiò la testa sul volante, non sapeva cosa fare non poteva mai riuscirci da sola. Ma comunque doveva provarci. Alzò la testa e vide la moto di Nathan davanti a sé. Sorrise e corse alla moto, avrebbe fatto più velocemente così. I suoi occhi si illuminavano alla vista delle chiavi nel quadro. Salì sopra e si mise il casco, mandò la posizione a Ivy  dicendo le di venire subito che le serviva l’aiuto. Nathan era uscito di casa sentendo la sua moto, ma era tardi. Rosy partì mandandolo a quel paese.
Arrivata al punto dove i quattro lasciarono il furgone, Rosy lasciò la moto nascosta tra gli alberi e si diresse furtivamente alla vecchia casa. Non appena arrivò sotto la finestra sentì una mano toccarle la spalla e sobbalzò.  < Sono io cretina > bisbigliò Nathan mettendo le una mano sulle labbra per non farle urlare. < Che ci fai qua? > domandò a voce bassa < Secondo te potevo lasciarti in una missione suicida? Non saresti arrivata viva nemmeno alla porta > rispose con superiorità, Rosy lo guardò facendo una smorfia < Certo come no. E da quando ti preoccupi per me> domandò con ironia < Infatti non mi preoccupo, e che tu mi servi. E poi si hai ragione è mio fratello ed è l’unico che ho> rispose < Bene andiamo > disse cercando di alzarsi ma lui là tirò per la mano < No! Tu resti qua io vado da solo, saresti solo un peso e non posso lasciarti morire, mi servi viva. E poi chi lo sente a mio fratello se ti lascio morire > disse con tono autoritario < Che ti importa? Se muoio potrai prenderti tutto il sangue che vuoi> rispose con ironia < Mi serve il sangue direttamente dalla tua vena. Resta qua e basta! > rispose secco e guardò dentro dalla finestra < Dai su posso aiutarti sono una cacciatrice  disse Rosy mentre lui guardava poi si abbassò di nuovo la sua espressione era quasi spaventa < Senti principessa, se vuoi salvare Miky devi restare qua non puoi entrare dentro per nessun motivo mi hai capito?!> Rispose secco, guardando la negli occhi, Rosy percepì la paura nella sua voce e i suoi occhi. < Chi sono?> Domandò < Non importa, torno subito > rispose lui e si avvicinò alla porta d’ingresso furtivamente. Mise la mano sulla maniglia e si sentì una mano sulla spalla si voltò subito < Ti ho detto di non muoverti!> Sì arrabbiò vedendo Rosy < Sai che con me i vostri trucchetti non funzionano.> rispose < Lo so bene speravo che avessi un po' di cervello > disse < Non ce l’ho come vedi. E poi non mi piace prendere ordini. Su non perdiamo altro tempo.> Rosy gli diede una spinta, Nate scosse la testa < Ok io gli distraggo, tu cerca Miky e porta lo fuori di qua> spinse giù la maniglia e si voltò un'altra volta verso di lei < Fai silenzio per favore, non voglio dovermi preoccupare anche per te> aggiunse < Tranquillo al massimo scappa con Michael e lascia mi morire> rispose Rosy con sarcasmo gli passo davanti e spinse la porta aprendo la. Nathan andò nel salone dove si trovavano i rapitori e Rosy silenziosamente sfrecciò dietro di lui voleva salire di sopra ma mentre mise il piede sul primo gradino vide la porta della cantina allora decise di scendere. <Tu!> Dissero alzando si in piedi < Vi sono mancato? Quanto tempo eh? Ho saputo che avete parte della mia parentela qui. Sapete io sono un tipo che non ama molto condividere > disse con tono strafottente e il solito sorriso furbo < Sempre molto sarcastico, non cambi mai! Prendete lo!> Ordinò uno di loro indicando Nate e altri tre andarono verso di lui. <Ma che bravi, tre contro uno! Non mi sembra molto corretto > diceva schivando i colpi, e cercando di mettergli a terra. Rosy intanto era scesa nella cantina, “ma dov’è Ivy” pensò camminando per lungo corridoio buio guardando attentamente intorno. Il cuore le batteva fortissimo, aveva la sensazione che da un momento all’altro qualcosa spuntasse da dietro l’angolo. In fondo vide una porta, con un passo veloce si avvicinò ad essa. Mise una mano sulla maniglia, il cuore batteva sempre più forte, prese un respiro profondo e aprì la porta. <Michael!> esclamò. Il ragazzo era legato a una sedia con delle corde che sembravano bruciarli la pelle e dei paletti nelle mani e gambe. <Rosy che ci fai qua?> domandò con filo di voce < Siamo venuti a salvarti, ma è verbena?>
< Siamo?>
< Si io e Nate > rispose strappando le corde e togliendo i paletti. Poi prese il ragazzo e lo fece appoggiare su di lei.
Nathan nel frattempo combatteva di sopra ma non resisteva di più. Erano troppi e troppo forti. Infatti erano fatti apposta per sopraffare i vampiri. All’improvviso sentirono un botto e la porta d’ingresso volò per tutto il salone. Sulla soglia comparvero Ivy e Jack. Lui corse ad aiutare Nate mentre Ivy si fermò a guardare un momento e con tutta la rabbia che aveva riuscì a buttargli contro il muro. Il quarto che fin ora era fermo ad osservare si avventò contro di lei dando le un pugno con tutta la forza e la fece scaraventare contro il muro. <Ivy!> Gridò Jack < Sto…sto bene> rispose cercando di rialzarsi. Guardò l’uomo con una rabbia immensa e un’onda d’urto uscì dalle sue mani colpendo l’uomo e lo fece finire sul muro per poi ricadere a terra svenuto. <Nathan dov’è Rosy?> domandò Ivy < Sta cercando Michael > rispose alzando si con aiuto di Jack. <Ok tu vai ad aiutare Rosy, ci pensiamo noi qua> disse Jack al ragazzo. Nate si pulì i vestiti con le mani e andò di corsa verso le scale. Vide la porta della cantina e scese velocemente di sotto. < Rosy! Dove sei? > gridò <Rosy sei qua?> Chiese un’altra volta quando scese di sotto <Nate! Siamo qua! > rispose. Vide Rosy a metà corridoio che reggeva Michael in fin di vita e corse da loro < Su lo prendo io, sei troppo debole tu per portarlo e dobbiamo muoverci > disse prendendo Michael facendo lo appoggiare sulla sua spalla < Non sono debole! Fin ora ce l’ho fatta senza di te mi sembra!> Rispose irritata < Si certo, e chi teneva occupati quelli quattro di sopra eh? Ah, comunque è arrivata la streghetta con suo fidanzato. Oppure anche loro sono “solo amici”> disse con ironia < E smettila! Sei soltanto...> diceva Rosy ma Michael la interruppe <Vi dispiace smetterla di litigare. Sarebbe meglio uscire di qua prima poi potete anche continuare >gli rimprovero, Rosy e Nathan si lanciarono un’occhiata di sfida come due bambini ai quali è stato tolto un giocattolo e smisero di parlare.
< Ivy! > gridò Rosy uscendo dal seminterrato < Siamo qui!> Rispose < Devi uccidergli o verranno a cercarci> disse Nathan < Io…Io non lo posso fare > rispose Ivy con tono tremante < Potevo immaginarlo. Andate ci penso io qua> sbuffò < Ivy prendete Michael io ho la moto di Nathan. Ci vediamo a casa loro> disse Rosy e Ivy annuì, Jack prese Michael e uscirono fuori. < Già che sei qua perché non mi dai una mano> mormorò Nate mettendo i corpi svenuti uno sopra altro, Rosy lo guardò un momento prese un pezzo della sedia rotta e lo conficcò nel cuore di uno di loro ma con la sua sorpresa non diventò polvere come un vampiro normale. < Non muoiono così, dobbiamo bruciarli. Cerca qualcosa per appiccare il fuoco> disse e Rosy andò in cucina. Poco dopo entrò di corsa in salone prese Nathan per la mano e lo tirò dietro di sé < Dobbiamo andare sta per esplodere!> disse e corsero fuori, pochi secondi dopo che erano usciti la casa esplose. Nathan spinse Rosy a terra e si buttò sopra di lei per coprirla. Si guardarono negli occhi per un momento, anche se durò poco era intenso. Si rialzarono velocemente pulendo i vesti con i palmi delle mani era una sensazione strana per tutt’e due. < Ma chi erano quelli?> domandò < Era una specie di vampiri creata dalla magia per distruggere i vampiri. > rispose < E che volevano?>
< Fattelo dire da Michael>
< Ma tu come torni?>
< Piuttosto tu come credi di tornare io ho la mia moto>
< Ma come sei arrivato qua?>
< Visto che hai rubato la mia moto >
< Lo presa in prestito >
< Si certo, comunque anch’io ho preso in prestito una, ma compreso del proprietario >
< Cosa?!>
< Tranquilla è ancora vivo e non si ricorda niente, pensavi che venivo a piedi?>
< Non sarebbe una cattiva idea> rise Rosy < Comunque magari tu hai la moto, ma io ho le chiavi della tua moto. Perciò a questo punto non abbiamo altra scelta che tornare insieme > annunciò Rosy facendo vedere le chiavi a Nathan < Sai che potrei strapparti quelle chiavi in un secondo e lasciarti qui> rispose < Si ma  non lo farai > fece un sorriso di sfida < E come fai a saperlo?> domandò avvicinarsi a lei < Perché non mi lasceresti mai tornare a piedi tutta sola. Non sei cosi cattivo come vuoi farmi credere> rispose. Lui la fissò un momento < Andiamo > disse secco e andò verso la moto. Quella ragazza era diversa da tutte le altre. Era completamente pazza e aveva coraggio da vendere. Non sapeva cosa provasse per lei, ma quando aveva detto che non l’avrebbe mai lasciata da sola non si sbagliava. Saliti sulla moto Nathan parti velocemente impennando e lei d’impulso si strinse a lui, ma si staccò velocemente. <Ehi posso fare una cosa?> Domandò Rosy durante il tragitto < Sai peri i miei gusti fai troppe domande> rigiro gli occhi < Che vuoi? > aggiunse seccato < Dici che potrei alzarmi in piedi? Tipo ora? L’ho visto in un film> chiese < Vedi principessa questo non è un film e a me non va di raccogliere i tuoi resti per strada, perciò non pensarci nemmeno, resta seduta> rispose < Ok, ok, bastava un semplice “no”, non serviva essere così macabro.>

In macchina Ivy era sempre più preoccupata per Michael, nonostante sapeva che fosse un vampiro, era ridotto davvero male. Arrivati alla casa dei ragazzi Jack prese Michael che era svenuto in braccio e lo portò dentro, mentre Ivy aspettava Rosy con l’ansia. Pochi minuti dopo Nathan fermò la moto di fronte all’entrata e Rosy saltò giù < Come sta? > domandò vedendo Ivy con le lacrime agli occhi < Non bene> rispose e corsero dentro. Rosy si avvicinò a lui < Miky, come stai?> domandò Michael aprì leggermente gli occhi e si sforzo di fare un sorriso < Ehi bellissima, io bene stai tranquilla > rispose a fatica.  < Anche se non credo che funzionerà > disse Nathan passando una sacca di sangue a Rosy. Dopo dieci minuti non si vide nessun miglioramento < Perché non sta guarendo? Dovrebbe stare meglio> disse agitata con tono lacrimoso. Ivy cercava di tamponare le ferite. < Te l’ho detto, gli servirebbe sangue fresco> annunciò Nate < In che senso?> chiese Rosy, era cosi preoccupata che non capiva più niente <Fresco principessa, gli serve la vena, sangue caldo come te lo devo dire?> rispose < Si ma stai calmo, non vedi che sta preoccupata > disse Ivy  < Credo che lui ha ragione, dovremmo portarli una persona viva> informò Jack < Ci sono io! Gli darò il mio sangue, sono una persona e sono viva> disse Rosy e si alzò avvicinandosi a Nathan e dalla tasca del giubbotto prese il pugnale che si portava dietro e si tagliò il polso. < No, non posso> Michael cercò di opporsi ma Rosy gli mise il polso sulle labbra < Non discutere,  non ti ho rischiato la vita per lasciarti morire adesso.>
Michael la guardò e cominciò a succhiare suo sangue. Ivy si voltò, non riusciva a guardare. Mentre Nathan teneva lo sguardo fisso sulla ragazza. Lei era una cacciatrice eppure stava salvando suo fratello vampiro. In questo momento aveva ringraziato di non averla uccisa prima. Era vero non era come gli altri era unica. Pochi minuti dopo Michael cominciò a guarire e tutti fecero un sospiro di sollievo. Michael si mise seduto e Rosy lo abbracciò sedendosi sulle sue ginocchia < Grazie ragazzi> disse Michael tenendo stretta ragazza. Nathan rabbrividì, senti una trana sensazione come di rabbia. Era geloso? No! Non poteva essere geloso di questa ragazzina così sfrontata e insopportabile. Anche se aveva qualcosa, qualcosa che nessun’altra aveva. Distolse lo sguardo da Rosy e scosse velocemente la testa come per scacciare un brutto pensiero. Sperava che nessuno l’avesse notato il modo in cui la guardava, ma dimenticava che in questa stanza oltre a suo fratello c’era anche un'altra persona che lo conosceva benissimo da anni, era Jack. Loro due erano amici fin dall’infanzia per più di un secolo. <Tranquillo non spifferò a nessuno il tuo segreto > bisbigliò Jack alle sue spalle ridacchiando < Eh? Cosa?> Disse ancora pensieroso si voltò e lo vide, lui con un cenno della testa gli indicò Rosy < Ti piace> gli disse all’orecchio < Ma chi? Lei?> Nathan sbruffò < Neanche per sogno. E la persona più irritante che io abbia mai conosciuto> aggiunse prendendo una bottiglia di whisky diede un ultimo sguardo ad Rosy e si ritirò velocemente nella sua stanza prima che Jack potesse dire qualcos’altro.
Rimasero a parlare per un po' in salone, Rosy voleva essere sicura che Michael stesse bene. Dopo di che Rosy decise di dormire a casa di Ivy, non le andava proprio di tornare a casa. Era tutta sporca di sangue e nonostante era una cacciatrice ed era anche normale ma non aveva voglia di affrontare il padre.
< Grazie del passaggio > disse Rosy a Jack scendendo dalla macchina mentre Ivy gli diede un bacio e scese di corsa.
Le ragazze salirono di sopra si fecero una doccia veloce e si misero a letto. < Sai Nathan oggi mi era sembrato quasi normale > rise Ivy < Si forse, ma è comunque uno stronzo e insopportabile > rispose Rosy < Si, assomiglia a qualcuno > rise Ivy e Rosy la fulminò con lo sguardo.

The Slayer- La CacciatriceWhere stories live. Discover now