Capitolo 9

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< Non dirmi che anche di domenica va in quel manicomio chiamato scuola> rise Nathan vedendo il fratello entrare in cucina. < No> rispose secco < Che ci fai già sveglio?> aggiunse < Come vedi faccio la colazione.> Prese una sacca di sangue dal frigo. < E dove stai andando alle sette del mattino?>
< Devo vedere Rosy> rispose secco < E poi perché ti interessa?> aggiunse subito < Dai Miky, non essere scontroso, si abbiamo avuto qualche divergenza ma siamo fratelli. Comunque quando direte suo padre che siete fidanzati chiamami, voglio vedere la sua faccia. > rise < Sei uno stronzo Nate. E comunque non siamo fidanzati siamo >
< Solo amici, si si certo > lo interruppe < Si proprio cosi>
< Dai bambini non litigate> disse Jack entrando in cucina < Ma noi non stiamo litigando > sorrise Nathan < Come mai già sveglio Nate?> rise Jack < Come mai vi interessa perché sono sveglio? E poi chi vi dice che ho dormito?> domandò con indifferenza < Magari il fatto che due settimane fa quando ti sei ubriacato quasi come ieri, eri crollato sulle ginocchia di Rosy> rise Jack < E russavi pure. Abbiamo dovuto trascinarti in camera tua perché non ti svegliavi> aggiunse Michael. Nathan gli guardò perplesso < Si certo> si girò versando un altro bicchiere di sangue.
< Mike vai da Rosy?> domandò Jack < Si, ho delle cose da fare con lei> rispose < Vengo con te allora> disse < Il motivo non sarà per caso una ragazzina dai occhi neri?> domandò Nathan facendo un sorriso beffardo < Non preoccuparti delle mie motivazioni, pensa a rimetterti in sesto> rispose secco e seguì Michael in macchina < Si certo andate via! Chi se ne frega!> gridò girandosi verso il tavolo e sbattete il pugno su di esso.
Il campanello della casa Blackwell suonò e John apri la porta. < Salve signor Blackwell, mi chiamo Michael, cercavo Rosy> si presentò e Jack fece un colpo di tosse < Oh si, lui è Jack e voleva sapere se per caso anche Ivy sta qua> aggiunse subito. John gli fissò per un momento < Si, Ivy ha dormito da noi. Ma cosa volete dalle ragazze?> domandò sospettoso < Pensavamo di fare una piccola gita. Sa è domenica e il tempo e bellissimo oggi, sarebbe un peccato rimanere in casa> rispose Michael. < Rosy ci sono vostri amici alla porta!> gridò da sotto scala. < Mici? Quali mici?> si chiese Rosy aprendo un occhio <Che mici papà?!> gridò. John scosse la testa e salì sopra aprendo la stanza di Rosy. < Non mici Rosalynn, amici, amici> disse alla figlia < Ma signor J. Noi non abbiamo amici prima delle 12 di domenica.> biascicò Ivy < Allora dovrò dire a Michael e Jack di andare via> rispose sarcasticamente. Rosy si alzò di scatto, perse l’equilibrio e cadete a terra, < Tra 10 minuti siamo giù > annunciò tirando sì su. John scosse la testa sorridendo e scese giù < Tutto bene là su?> chiese Michael < Si era solamente mia figlia che cadeva da letto. Tutto normale> rispose ridendo < Che state aspettando? Hanno detto dieci minuti se ne passeranno almeno venti. Vi faccio un caffè > disse e andò in cucina. I ragazzi lo seguirono, meno male erano già stati invitati prima da Rosy. John non gli avrebbe invitati, non lo faceva mai con nessuno in fondo era un cacciatore. Quando vide i ragazzi entrare senza problemi fece un sospiro di sollievo. < Allora siete nuovi qua vero?> domandò John versando il caffè < Si mi sono trasferito con mio fratello nella nostra casa di famiglia, lui è mio cugino è venuto a trovarci e ha deciso di fermarsi per un po'> rispose Michael con tono calmo < Bene, bene> disse passando il caffè ai ragazzi. Che si scambiarono i sguardi, avendo pensato la stessa cosa, e se per caso ha messo la verbena nel caffè? Michael fece un sorso con molta cautela ma era sembrato tutto apposto.
Dopo il momento del panico di Ivy, le ragazze si vestitino e scesero di sotto. Rosy che stava cercando di evitare il padre più possibile, prese Michael per la mano e lo tirò verso la porta < Ci vediamo papà > disse prendendo il giubbotto di pelle dal appendiabiti e uscì. < Prima di tutto il caffè > annunciò Rosy < Si caffè, tanto caffè > annuì Ivy e scoppiarono a ridere. Passarono al Royal, dopo di che Jack portò Ivy a fare una camminata, mentre Michael e Rosy salirono in macchina.
< Dove andiamo?> domandò Rosy < Ci sono delle streghe a Salem che potrebbero darci qualche risposta. > rispose. Non avevano ancora capito cosa  voleva Nathan da Rosy, nonostante sia Michael e Jack cercavano di farsi dire il suo piano, lui sorrideva misteriosamente senza dire nulla. Era bravo a tenere le cose per se stesso, non si fidava mai del tutto neanche del suo fratello.
Arrivati a Salem Michael fermò la macchina accanto a Bush's Park. Non sapeva dove dovessero andare, quelle streghe erano molto particolari, si facevano trovare solamente se lo volevano loro. < E adesso?> domandò Rosy < Non so dovremmo aspettare qualche segno > rispose < Si, e cosa che cada un meteorite o che compare un portale?> rise la ragazza. Poi guardò verso gli alberi e vide una luce bianca. < Miky guarda ce una luce bianca la in mezzo agli alberi> disse indicando con il dito < Ha, ha, ha, divertente > fece una smorfia < Guarda che dico sul serio > sbuffò. Michael guardò gli alberi ma non vide nulla. Rosy lo prese per la mano e cercò di trascinarlo verso la luce, ma lui si fermò. Visto che lui no  la vedeva voleva dire che non poteva e che lei doveva andare da sola altrimenti non si sarebbero fatte vedere. Rosy confusa andò verso la luce. Con esitazione allungò la mano e la toccò sparendo nello stesso momento. Si ritrovò in mezzo a una foresta e vide una casetta. Era una bella casa fatta in legno con dei fiori sulle finestre e anche fuori. Lentamente avanzò verso di essa. Prima che potesse bussare la porta si aprì e lei entrò dentro con cautela. < Benvenuta Rosalynn > apparve una vecchia signora con un vassoio in mano. <Gradisci del tè con i biscotti?> domandò con tono gentile. La ragazza scosse la testa < Grazie lo stesso> disse con insicurezza nella voce < Sicuramente avresti preferito del caffè > disse e andò verso la cucina < Vieni tesoro, non avere paura> sorrise e Rosy la seguì. < Ma lei come fa a conoscere il mio nome?> domandò entrando in cucina < Noi sappiamo molte cose di te, siamo delle streghe sapevamo che saresti venuta> rispose aprendo la porta della cantina e facendo strada alla ragazza. Rosy senti il battito accelerare si guardò indietro con l’intenzione di scappare, ma poi scosse la testa e scese dietro alla signora. La cantina era illuminata soltanto dalla luce delle candele. In mezzo c’era un tavolo rotondo e altre due vecchiette sedute. La invitarono a sedersi, non appena Rosy si sedette le vecchiette le presero le mani e cominciarono a bisbigliare qualcosa. All’improvviso tutte le luci cominciarono a tremare e anche il tavolo, sembrava un terremoto. Rosy era terrorizzata, non sapeva cosa stava succedendo cercò di tirare via le mani ma nonostante tutta la sua forza non riusciva  a smuoversi. Il suo cuore martellava nel petto e le mancò il respiro. Cominciò a pentirsi di essere venuta fin qua. Penso che non ne sarebbe più uscita,  ma pochi minuti dopo le lasciarono le mani e tutto si calmo. Rosy si alzò velocemente e si spostò < Ma cos’era??> domandò ancora spaventata < Ci dispiace di averti spaventata>
<Lo credo bene > disse < Sappiamo che sei preoccupata che tuo padre avesse ucciso tua madre, è vero è stata uccisa ma chiunque sia stato ha oscurato tutto con una magia potente che neanche noi siamo in superare di superare> disse una delle signore < E per quanto riguarda il fratello di tuo amico, sappiamo che vuole riportare una persona in vita e serve tuo sangue per aprire il portale.> disse altra < Devi fermarlo ad ogni costo, purtroppo non sarà facile il patto che hai stretto non può essere rotto,  e se non farai ciò che hai giurato morirai, dovrai trovare il modo di fermarlo altrimenti ci saranno delle terribili conseguenze per l’umanità. Niente che torna in questo mondo è com’era prima> spiegò
< E come faccio a fermarlo? Che conseguenze? Chi vuole riportare? E perché proprio il mio sangue?> domandò con agitazione < Devi scoprirlo da sola. E ricorda che avvolte trovare le risposte alle nostre domande può essere pericoloso e potresti non esserne contenta> disse la signora che le aprì la porta e poi prima che lei potesse dire dite altro sparirono nel nulla e lei di colpo si ritrovò nello stesso punto nel quale era sparita.
< Rosy!> esclamò Michael vedendo la ragazza < Stavo cominciando a preoccuparmi > disse raggiungendo la ragazza < Me se non è passata neanche un ora> disse perplessa < Veramente ne sono passate più di due. Probabilmente il tempo scorreva diversamente dalle streghe>
< A quanto pare>
< Allora cosa ti hanno detto?>
< Non so vediamo… Non posso permettere che tuo fratello riporti qualcuno dal aldilà, perché ci saranno delle conseguenze terrificanti per tutti, ma non so quali è come potrei fermarlo visto che il patto non può essere spezzato altrimenti io morirò, ah sì   che non devo cercare risposte alle mie domande perché potrei essere in pericolo, ma non so a cosa si riferivano, Oh, e anche che è vero che mia madre è stata uccisa ma questo è stato oscurato con una magia potente. In poche parole, non mi hanno detto un cazzo > raccontò Rosy con ironia < E non hanno detto chi è stato? > domandò spalancando gli occhi < Oh giusto! Si sono dimenticate di dirmi anche questo!> Rispose arrabbiata < Dai tranquilla risolveremo tutto, ne sono sicuro> cercò di rassicurarla. Poi alzò lo sguardo e il sangue gli si gelò nelle vene. Disse alla ragazza di correre nella macchina e andare via. Rosy seguì il suo sguardo e vide tre uomini con i vestiti medievali che avanzavano verso di loro < Ma chi sono?> domandò < Non ora, corri! > ordinò e lei obbedì, ma non sapeva neanche lei il perché. Entrò nella macchina e la accese poi guardò lo specchietto e vide Michael combattere contro i tre uomini. Si guardò attorno per vedere il quarto ma non lo vide da nessuna parte. Poi la macchina si mosse e davanti a lei c’era il quarto che teneva la macchina. Rosy accelerò ma lui era troppo forte e la macchina non si mosse. La ragazza fece un sorriso di sfida e mise la retromarcia, dopo di che accelerò e passo sopra di lui. So fermò e vide Michael che veniva caricato in un furgone e l’uomo a terra si alzò e raggiunse gli altri dopo di che partirono velocemente. Rosy con cautela gli seguì. Arrivarono in una casa poco fuori città. Voleva andare dentro ad aiutare il ragazzo, ma poi si fermò, erano troppi non aveva la minima possibilità da sola contro di loro visto che neanche Michael ci era riuscito. Poi pensò all’ultima persona che potesse immaginare, Nathan. Corse nella macchina e ritornò a Sunnville.

The Slayer- La CacciatriceWhere stories live. Discover now