Capitolo 4

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I giorni passavano tranquillamente. Michael aveva deciso di tornare a scuola. Orami il danno era fatto, ma almeno avrebbe tenuto Rosy sott’occhio. La loro amicizia cresceva giorno dopo giorno. Rosy continuava i suoi allenamenti, ma aveva messo delle regole con suo padre, che lui accettò per il bene della figlia anche se non era molto contento. Ma in fondo lei aveva ragione aveva soltanto sedici anni e aveva diritto ad avere una sua vita al di fuori del fardello che doveva portare. < Uffa, la storia > sbuffò Ivy < Lasciamo stare va> sospirò Rosy < Comunque sembra che quest’anno non ci sta troppo addosso > aggiunse < Rosy, è passato solo un mese, dagli tempo> fece presente Ivy < Non vi piace molto la storia eh> rise Michael < No, e neanche Richardson> disse Ivy < E neanche noi a lui> aggiunse Rosy entrando nell’aula.
< Bene ora che finalmente ci siamo tutti possiamo cominciare> disse Richardson. < Oggi parleremo della nostra città. Presumo che tutti noi conosciamo la storia della città nella quale sono nati.  Negli anni ‘800 fu scoppiata una guerra civile. Chi sa dirmi chi erano i capi delle due fazioni che si erano format?> domandò guardando la classe < Signorina Blackwell> disse e lei rigirò gli occhi < Beh, quelli più forti direi> rispose e si sentì un brusio di risate < I nomi Blackwell. Eppure tu soprattutto dovresti saperlo. >
Michael sussurrò i nomi alla ragazza che sorpresa rispose< Jonathan Blackwell e Timothy Williams >
< Bene grazie signor Wilson del suo intervento. Blackwell siedi vicino a Nadia > disse < Cosa?!> esclamò lei < Prof io non credo che lei sappia quello che fa> disse Ivy < Io so perfettamente quello che faccio>
< Io non mi siedo vicino a quella> protestò Rosy < Prof sarebbe come mettere nella stessa gabbia una tigre e un’oca> continuò Ivy, ma Richardson rimase impassibile. < Se lo scordi io non mi siedo vicino a quella oca>
< Oca a chi?!>
< Beh, io ne vedo una sola in questa classe. Oh, no c’è anche un'altra > rispose Rosy con ironia indicando Lisa. A questo punto Nadia prese la bottiglia d’acqua e la aprì buttando l’acqua sulla ragazza. Rosy si alzò e tirò un pugno alla ragazza. < Non ho mai i popcorn quando servono> sbuffò Ivy e Michael e i ragazzi vicino a lei risero. Rosy e Nadia erano a terra che si tiravano per i capelli. Richardson non sapeva come farle smettere e cercò di separare ma si guadagnò un pugno anche lui. Michael decise di alzare Rosy che era sopra all’altra ragazza e Richardson prese Nadia, ma questo non fermò le ragazze dal tirare i pugni e mentre Rosy cercava di colpire Nadia lei spostò la testa e il pugno lo prese il professore che lanciò un urlo straziante. < Ops> disse Rosy < Vedi cosa hai fatto> la incolpò Nadia < Tu hai cominciato!>
< Basta ora voi due! Dal preside immediatamente!>
< Vede prof, io l’avevo avvertita. E lei le voleva mettere pure vicine di banco> rise Ivy < Anche tu! Fuori!> gridò e le ragazze uscirono.
Il preside mandò le ragazze nell’aula delle punizioni dopo di che chiamò i genitori. Ma Rosy sorrise sapendo che suo padre questa mattina era partito a Portland per aiutare un vecchio amico nella caccia a qualche covo dei vampiri. Poco dopo la porta dell’aula si spalancò e Nathan entro dentro < E tu chi sei?> domandò la responsabile. Lui si avvicinò a lei e disse qualcosa guardandola dritta negli occhi e lei tornò a correggere i compiti della sua classe. < Ma come hai fatto?> domandò Rosy stupita < Dai non hai ancora capito?> sorrise lui < Non è possibile > mormorò < Non è possibile cosa?> chiese Ivy confusa. < Lei non sa nulla? Beh, peggio per lei> alzò le spalle e strinse Rosy aprendole la bocca e facendola bere la pozione. < Ma che cosa era> disse tossendo. < Oh, lo vedrai principessa > rispose con sorriso beffardo < Ma questo è pazzo!> gridò Ivy < Ma che sta succedendo?> chiese Nadia che si era fermata in bagno prima di entrare nella classe. Lui si avvicinò a lei con una velocità sovrannaturale che lasciò Ivy sconvolta e la spinse contro il muro facendola svenire < Sei morto! Solo io posso picchiarla!> disse Rosy < provaci principessa> rispose lui e con la stessa velocità ritorno da lei, la prese in braccio e saltò fuori dalla finestra.
Ivy era rimasta seduta, sapeva che se si alzava sveniva. Non aveva capito nulla di ciò che era appena successo. Come ha fatto quel ragazzo a muoversi così velocemente e poi era saltato fuori dalla finestra. “Oh mio dio! “pensò Ivy e corse alla finestra e guardò giù ma non vide nulla. Fece un sospiro di sollievo non vedendo i ragazzi spiaccicati a terra. Ma come possibile, erano al terzo piano. La campanella era suonata e Ivy corse da Michael. < Ivy cosa c’è?> chiese vedendo la ragazza sconvolta. < Io.. Rosy… Nathan… non > cominciò a balbettare < Ivy calmati, prendi un respiro e dimmi cos’è successo> Michael cominciò ad agitarsi, non avrebbe mai voluto sentire il nome di Rosy e suo fratello nella stessa frase. Ivy prese un respiro profondo < Tuo fratello ha preso Rosy! Non so cosa ha fatto alla prof e ha sbattuto Nadia contro il muro> disse tutto d’un fiato. Michael sbiancò “ Ma è diventato tutto matto “ pensò. Poi si calmo < Ok, pensiamo prima a Nadia e poi troviamo Rosy> disse risoluto e Ivy annuì. Erano arrivati giusto in tempo Nadia si stava riprendendo. Michael la guardò dritto negli occhi < Sei scivolata e hai battuto la testa> sussurrò. Ivy lo guardò sempre più confusa. < Ma come hai fatto? E come ha fatto tuo fratello a saltare dal terzo piano e non rimanere spiaccicato a terra?> domandò salendo nella macchina del ragazzo < Vedi, io e mio fratello, beh siamo vampiri > disse insicuro della reazione di Ivy. Lei lo guardò un momento e scoppio in una risata nervosa < Vampiri?> domandò < Si Ivy, lo so che non è facile da capire ma è cosi>
< E Rosy lo sa?>
< No, ce nel senso che non sa di me e Nate, ma lo sa dei vampiri per via della sua famiglia, ma penso che questo te lo dovrà dire lei.>
< Bene, in pratica la mia migliore amica ha dei segreti>
< Si, ma non è colpa sua. Avvolte sei costretto >
< Si certo come te?>
< Si, ma ho sbagliato, avrei dovuto dirle tutto e metterla in guardia da Nate>
I ragazzi fecero il giro della città, ma non riuscirono a trovargli. Passarono per la casa di Michael ma non cerano neanche lì. Poi Michael si fermò e cominciò a fissare Ivy. “ Ma come ho fatto a non pensarci" disse tra sé e sé. Lei lo guardò perplessa, lo sguardo del ragazzo la metteva a disagio. Lui le chiese se le fosse mai capitato qualcosa di strano, come un déjà-vu o le cose che cominciavano a muoversi mentre pensava ad esse. Lei lo guardava confusa e mosse la testa per dire no. < Tua nonna è Ava Martin?> domandò  < Si, come fai a saperlo?>
< La conosco. Comunque c’è un'altra cosa che devi sapere. Sei una strega> annunciò. Ivy lo guardò e scoppiò a ridere < Questo è ridicolo>
< No, sei una strega. Provaci su concentrati su Rosy. Libera la tua mente e prova a visualizzare il posto dove si trova>
Ivy lo guardò perplessa, ma questo spiegherebbe tante cose. Dopo un momento di esitazione fece come le ha detto Michael. Chiuse gli occhi cercando di liberare la mente e trovare Rosy.

The Slayer- La CacciatriceWhere stories live. Discover now