I frutti della meditazione (teoria)

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Mentre si medita possono insorgere sensazioni particolari, forti fastidi o un intenso senso di beatitudine, oppure semplice noia e vuoto. 

Come già detto, quando si medita non si deve cercare di ottenere nulla, perché è lo stesso atto del meditare che conta

⚠Prendete ogni cosa, negativa o positiva, che sentirete come un dono, ma non trattenetela. Non cercate di rielaborare o ragionare sulle sensazioni negative, né di rievocare il vissuto positivo nella pratica successiva. 


👉Si dice che il satori, o illuminazione, non vada "cercata", ma solo vissuta quando accade. Non è niente di speciale, non vi dona superpoteri, ma vi permette di vivere l'esperienza della vita in modo completo, a 360 gradi.  

Vi sono diversi tipi/intensità di satori, come gradini di una scala, e per ognuno il percorso è diverso.


Di solito si associa il meditare alle immagini dei monaci buddhisti, con le tipiche tonache arancioni, o a chi pratica lo yoga. In realtà la meditazione appartiene a tutte le culture religiose (cristianesimo, induismo, islamismo, etc.) e spirituali (sciamanesimo, etc.) dall'inizio dei tempi ai giorni nostri

✔La meditazione non fa parte di una religione specifica, è solo uno strumento ideato per vivere meglio. Non serve quindi "credere" in qualcosa per raggiungere la consapevolezza, né praticare rituali particolari (=cosa, quest'ultima che sconsiglio vivamente). 

Se poi crediamo in un Dio, sarà lui il nostro satori, altrimenti sprofonderemo semplicemente nella pace. Di fatto, il risultato sarà lo stesso: un essere umano consapevole, compassionevole, in grado di creare solo pace e benessere attorno a sé


Qual è, quindi, il frutto della meditazione?

Immaginate un lago di montagna. La superficie dell'acqua così immobile da sembrare uno specchio che riflette cielo e boschi tutt'intorno.

All'improvviso qualcuno vi getta dei sassi. 

L'acqua si increspa, si agita e lo specchio è disturbato, non riflette più bene. 

Cosa accade nel fondo del lago in quel momento? Niente. L'acqua sul fondo rimane calma, quieta e in pace. Nulla turba la sua presenza.

Poco a poco anche l'acqua in superficie torna a calmarsi, si placa, ritorna ferma. Ed è di nuovo capace di specchiare il Cielo, trasportandolo sulla Terra.


Questo è il frutto della meditazione: per quanti eventi potranno accadere, otteremo una pace interiore così vasta e profonda, che niente potrà intaccarla. Saremo persone equilibrate, che sapranno incazzarsi o entusiasmarsi, pur rimanendo consapevoli. Potremo davvero portare il Cielo dentro di noi ovunque andremo.  

Proprio come bussole, torneremo sempre a indicare il nostro NORD. Senza fare del male o togliere qualcosa agli altri, perché saremo "pieni" di stabilità e forza interiore.


E come per il lago, la nostra semplice presenza donerà benessere a chi ci sta intorno, a volte senza fare o dire proprio nulla. 



Crediti immagine: jplenio da Pixabay (copyright free)

MEDITAZIONE facile (guida)Where stories live. Discover now