//Capitolo 28//

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-Potreste svegliarvi? Ho davvero bisogno di sapere perché al momento non siamo a scuola- si lamentò Michael colpendo sia la ragazza che il ragazzo che stavano sdraiati a letto con le loro braccia che erano attorno al corpo dell'altro.
Questa scena gli fece sciogliere il cuore, ma sfortunatamente per loro, Michael era una strana testa di cazzo a cui piaceva la scuola.
Rosie gemette sentendo qualcosa muoversi sotto la sua testa -ma poi si rese conto che era Luke-.
-La scuola è stupida- disse lei sedendosi e colpendo -per sbaglio Luke-
-No, non lo è. La scuola ti rende intelligente Rosie. Se non vai a scuola finirai per diventare stupida come... Noi, come me. Non voglio questo per te, giovane donna-
Luke grugnì cercando di vedere com'era Rosie quando era assonnata. Probabilmente puzzava come la merda, ma infondo, a lui interessava? N- okay, forse un po'.
-Sei suo papà ora?-
-Stai dicendo che sono bello? Perchè suo papà è molto bello- confessò Michael passandosi una mano tra i capelli verdi, sentendo le sue guance arrossire.
Dopo questa confessione l'unica cosa che voleva fare Rosie era essere ingoiata da una voragine nel pavimento.
Una giraffa aveva appena chiamato un fottuto nano bello -niente contro il suo adorabile padre, onestamente-
-Oddio- disse lei appena si alzò dal letto. Tutto puzzava terribilmente. Avrebbe dovuto dare una pulita... Prima o poi.
Ma probabilmente poi (tipo tra quattro anni, quando ne compierà venti).
-Mi sento così stanca-
-Sto cazzo, hai appena dormito per tipo venti ore- Luke la guardò male. Gli umani erano così diversi da loro, se una fata decideva di dormire per così tanto tempo adesso sarebbe morta. Lui ovviamente aveva dormito meno di lei (in caso ve lo stiate chiedendo).
-Non sono io a fare le regole qui- disse Rosie drammaticamente. -Quindi, come stavo dicendo, andrò a farmi una doccia. Aspettatemi qui-
Rosie dovette riflettere un attimo prima di lasciare due spericolate -più stupide direi- fate nella sua stanza sole. Considerando che una aveva appena detto che trovava sua papà bello e la seconda aveva l'espressione di uno che vuol stare ovunque fuorché la.
Alla fine decise che erano normali abbastanza per essere lasciati soli per un secondo.
La ragazza si senti come se fosse la prima volta che faceva la doccia da un bel po' di tempo (e probabilmente lo era, insomma, non c'era niente di meglio che risparmiare acqua per due settimane).
Quindi decise di godersi il tempo in doccia; si mise lo shampoo sui capelli, urlando a Dio quando una goccia gli entrò nell'occhio.
Gridò come se avesse appena visto un corpo morto non appena sentì la porta aprirsi e poi chiudersi. Udì anche il rumore di una zip che veniva tirata giù.
Rosie tirò fuori la testa, incastrandola tra il muro e il vetro appannato della doccia, trovando un Luke pronto per tirarsi giù le mutande.
-Per la grazia divina, amico, che cazzo stai facendo?- Luke inarcò un sopracciglio e la guardò, una delle sue mani era tra l'elastico dei suoi boxer e il suo fianco.
Girò solo la testa, il suo corpo era ancora di fronte al gabinetto -brutti ricordi dell'altra sera-.
-Voglio fare pipì qua-
-Non potevi aspettare che uscissi?- ogni singolo centimetro del suo corpo stava diventato rosso.
-Voglio- pausa -fare pipì qua-
-NON POTEVI ASPETTARE VENTI FOTTUTI MINUTI?- gridò questa volta. Quello che Luke stava dicendo non aveva alcun senso e stava sentendo qualche goccia di shampoo scendere lentamente verso i suoi occhi.
Se le sarebbe finito ancora negli occhi avrebbe infilato la bottiglietta nel culo di Luke.
-Non mi devi mica guardare! Continua a fare quello cha stavi facendo e tutti saremo felici-
Rosie roteò gli occhi e infilò la testa dentro di nuovo.
Alla fine, lo shampoo gli finì ancora negli occhi.
E urlò.
-Che cazzo. Non riesco più a fare pipì, hai ucciso le mie vibrazioni! Non è salutare- gridò lui per poi guardare male il suo pene.
Voleva ancora fare pipì, ma non poteva.
-Non è colpa mia, lo shampoo mi è finito in un occhio e mi sono sentita come se Satana ci avesse sputato dentro- gridò di rimando.
Michael, sentendo i due, si alzò.
Sapeva che avrebbe dovuto fermare Luke quando lo sentì dire: Il bagno di Rosie è più vicino di quello magico e poi immagino che tu lo abbia intasato.
In sua difesa Michael poteva dire che non sapeva se quello che aveva detto Luke era completamente vero perchè subito dopo aver finito, era riapparso nella camera di Rosie.
Quello che stava dicendo Luke era ridicolo.
Uno schiocco di dita e sarebbe apparso in bagno.
Un altro sciocco di dita e puff il bagno non sarebbe stato più intasato.
Appena aprì la porta, il ragazzo si trovò davanti una scena divertente, traumatizzante e imbarazzante.
-Luke, rimetti il tuo pene nei pantaloni e smettila di toccare l'occhio di Rosie! Oddio, la infetterai-
🌑🌘🌗🌖🌕🌔🌓🌒🌑
Dafuq sta succedendo qui?
spero vi sia piaciuto :)
Alla prossima belleeee💜

Fairly oddparents ||traduzione italiana||Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora