7. Go away

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Quando mi sveglio sembra tutto normale, per fortuna.

Sono stesa in un letto, è comodo e caldo, non sembra quello di mia nonna, a dire la verità, ma le lenzuola hanno lo stesso profumo, magari mi sbaglio, si.

Rimango in silenzio per qualche secondo, ferma e con gli occhi chiusi, mentre qualcuno di fianco a me mi accarezza delicatamente i capelli, giocando con qualche ciocca e rigirandosela tra le dita.

Io non mi muovo, credo che potrei vomitare da un momento all'altro e non ricordo praticamente nulla della serata prima.

Schiudo le labbra, sospirando e con le poche forze che ho, sollevo una mano e mi strofino un occhio.

"Buongiorno..."

La voce roca del riccio mi fa sussultare, e poi le sue mani si spostano sui miei fianchi e mi attirano contro il suo corpo.

Ma cos'è tutta questa confidenza?

"Uhm...buongiorno, Henry."

Sussurro, mordicchiandomi il labbro inferiore e abbasso lo sguardo sulle mie gambe che sono intrecciate alle sue sotto alle coperte, arrossendo d'istinto per la posizione in cui ci troviamo.

Solo dopo poco, mi accorgo di essere nuda, sotto le coperte ma comunque nuda, con addosso solo le mie mutandine in pizzo nero, che comunque non coprono molto. Le sue gambe nude toccano le mie, anche lui addosso ha solo i boxer.

Tiro via le coperte, avvolgendomele intorno al corpo e mi alzo velocemete, spalancando gli occhi e guardandolo con in faccia una smorfia disgustata.

"Che cazzo è successo!?"

Alzo leggermente la voce, indietreggiando leggermente verso il muro, sentendo le guance andare a fuoco. Lui ridacchia e scende dal letto, avvicinandosi poi a me con passo lento e circondandomi i fianchi, avvicinandomi di più al suo corpo e cominciando a lasciare dei leggeri baci sulla pelle del mio collo, che mi fanno irrigidire solo di più.

"Ma come piccola, non ricordi?"

Sussurra contro la mia pelle, prendendo poi tra i denti un lembo di essa e mordicchiandolo, mentre io cerco di allontanarlo.

"Noi...abbiamo...quello?"

No. No. No. Ditemi di no.

Lui ride e si allontana a passo lento, inumidendosi le labbra con la punta della lingua e avvicinandosi al suo armadio.

"Forse si, forse no."

Sbuffo sonoramente, stringendo le coperte in un pugno e cammino a passo svelto verso la porta, aprendendola ed uscendo poi, chiudendo la porta con un forte tonfo.

"Vaffanculo!"

Urlo, mentre corro praticamente verso la mia camera, quasi inciampando nella coperta.

Entro velocemente dentro e lascio la coperta sul letto.

Sto scoppiando.

Ah, la doccia è così rilassante. Nessun rompi coglioni intorno, le gocce che accarezzano la pelle e bagnano i capelli...tutto perfetto.

Ho gli occhi chiusi, l'acqua è tiepida e mi sto rilassando come non mai.

Sono felice in questo momento, è tutto giusto. Io sono rilassata al centodieci percento e per questo mi lascio scappare un "Che bello!"

Come non detto.

Sento un risolino fuori dalla doccia che mi fa aprire di scatto gli occhi.

"Henry!"

Acid Blood | H.S.Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora