3. Fire

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E' tutto nero intorno a me, non vedo nulla, sento solo ogni parte del corpo bruciare. Posso capire che ha piovuto per l'odore, anche perché intorno a me si sentono i fili d'erba bagnati. Tasto il terreno con le mani e sento che sotto di me ci sono ancora gli aghi dei pini, la terra è umida e mentre le mie dita giocano lentamente con qualche filo d'erba, sento le mani sporche di sangue.

Deglutisco rumorosamente, sollevando la mano per passarmela tra i capelli sporchi di terra e mugolo per il dolore. E' più forte dei giorni passati, questo dolore entra nelle ossa, le sbriciola, credo che se mi alzerò cadrò a terra, ma ci provo comunque. Sollevo lentamente il busto, lamentandomi per il dolore alla schiena e poi piego le gambe, guardandomi intorno, ma è ancora tutto buio.

Riesco finalmente ad alzarmi e comincio a camminare, sentendo l'erba sotto i miei piedi nudi solleticare la pianta, è così fastidioso. Quegli aghetti sono ovunque, pungono le dita, i talloni ed io continuo a mugolare infastidita, sto per scoppiare. Potrei cominciare ad urlare da un momento all'altro, ma sto zitta, continuo a camminare, non vedendo nulla e sospiro piano, girando il viso, cercando qualcosa, non so nemmeno io cosa. In che diavolo mi sono andata a cacciare?

Mi passo una mano tra i capelli, anche loro sporchi di sangue mischiato a fango e tossisco, sentendo il conato di vomito quando una puzza orribile invade le mie narici.

Qualche goccia di pioggia cade sulla mia pelle e le mie labbra si schiudono, lasciando uscire un forte gemito. La mia pelle brucia, ho paura che possa andare a fuoco e le lacrime colano sul mio viso, bruciando ancora di più. Ho gli occhi chiusi e piango, strillando per il bruciore che si fa più intenso. Quando apro gli occhi intorno a me c'è luce, è fortissima. Le mie braccia sono piene di ustioni e del fuoco continua a bruciarmi, mentre sento dei piagnucolii, poi dei ruggiti e la mia pelle si lacera ancora, bruciando sotto il fuoco.

Spalanco gli occhi e sono ancora nel mio letto, di nuovo sudata, le lacrime bagnano il mio viso e io metto le mani tra i capelli, lamentandomi per dei forti dolori in tutto il corpo. Osservo le mie braccia, piene di ustioni e strillo. Il mio letto è pieno di sangue e io sono nel bel mezzo di una crisi isterica. Di sicuro ora non mi avvicinerò mai più al fuoco.

Non mi voglio alzare, non importa quanto sia forte il dolore, sto impazzendo e sinceramente preferisco morire in questo letto, al posto che girare per casa urlando come una pazza.

Mi stendo, aprendo le braccia e le gambe e continuo a piangere, chiudendo gli occhi. Questo dolore è insopportabile. Non m'importa se quel mostro è ancora qui o meno. Io voglio morire. E non è detto come uno di quei "voglio morire" quando sei triste. No, no, io lo voglio davvero. Preferirei mille volte morire, che sopportare questa merda. Deglutisco, sentendo la mia gola bruciare e tiro su col naso, stringendo con forza i pugni e scavando nei palmi delle mie mani con le unghie. Voglio addormentarmi, solo questo. Voglio essere così stanca da addormentarmi, e magari da non svegliarmi più.

Le lacrime continuano a scendere copiose sul mio viso, e dopo abbastanza tempo il dolore diminuisce e io finalmente riesco a rilassarmi e a prendere sonno.

Quando mi sveglio sembra tutto normale. Sono avvolta tra le coperte morbide e il mio corpo non ha segni di alcun tipo. Il dolore è minimo, riesco tranquillamente ad alzarmi e mi guardo intoro. La luce è accesa e non c'è nessun rumore, o qualche cosa del genere. Titubante, mentre sono ancora seduta sul letto alzo la voce e parlo. "Uhm..m-mostro?" Posso sentire un ruggito contro il mio orecchio e un forte dolore alla testa. Appoggio le mani sulle tempie, prendendo un respiro profondo e mi guardo intorno, sospirando piano. E' solo frutto della mia immaginazione.

Ora sono più tranquilla.

Lentamente mi alzo, le mie gambe non hanno segni, tagli, nulla, solo qualche livido. Alzo la maglietta e anche li nulla. Sorrido istintivamente: magari tutto questo era solo un brutto incubo. Giro il viso verso la sveglia e curvo le labbra in una smorfia infastidita. E' il 10 ottobre, com'è possibile? Scuoto la testa, scacciando via i pensieri e afferro il cellulare che sblocco velocemente, ho un sacco di chiamate perse e messaggi. E ora come lo spiego?

Acid Blood | H.S.Where stories live. Discover now