5. Henry?

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Quando mi sveglio è abbastanza presto, in realtà credo sia ancora notte, o forse no, forse è mattina presto, non lo so.

Mi sollevo dal letto e tutto gira, sento la testa girare e mi sento disorientata, la camera si muove per qualche secondo, come se io fossi un piccolo topo in una scatola, oppure uno di quei labirinti con dentro le palline.

Appena la stanza smette di muoversi, sbatto per qualche volta gli occhi e mi alzo, sistemando la camicia da notte con le mani e camminando lentamente verso la porta della camera socchiusa, che apro del tutto. Esco dalla stanza e mi guardo intorno, è tutto buio, poi da un lato del corridoio vedo una luce accecante che viene verso di me e le pareti vengono ricoperte da questa luce. Chiudo gli occhi, sentendoli bruciare e dopo poco li riapro. Sono stesa su un prato, l'erba è frasca e mi solletica la pelle, mentre io giro la testa da un lato all'altro, sentendo i piccoli filetti verdi sfiorarmi il viso. È tutto molto strano, fino a pochi minuti prima ero nella casa di mia nonna e ora sono in questo posto. Mi alzo e comincio a camminare lentamente sul prato, sentendo l'erba fredda sotto i miei piedi che mi fa rabbrividire. Sto male, ho un dolore atroce al petto e allo stomaco, e anche le braccia bruciano molto, e tutto il resto...

Non ci vuole molto, cammino per poco tempo prima di ritrovarmi in un parco giochi; c'è un girello, sopra ci sono dei ragazzini e hanno la testa chinata verso il basso, sull'altalena c'è un bambino più piccolo, anche lui ha la testa bassa, ma muove lentamente le gambe, dondolandosi.

Cammino verso l'altalena, non sapendo bene cosa fare e mi chino, appoggiando una mano sul piccolo viso del bambino di fronte a me che alza lo sguardo. Sussulto, schiudendo appena le labbra e mi allontano di poco, vedendo il suo volto pieno di tagli, graffi, uno gli attraversa l'occhio destro. Mi riavvicino a lui e appoggio le mani sul suo viso, sentendo un forte dolore al petto quando sfioro il taglio sull'occhio, che gli percorre anche buona parte della guancia. Improvvisamente delle immagini si parano davanti ai miei occhi. Io piango e sento dolore e bruciore ovunque, qualcosa continua a tagliarmi e spingere con forza dentro di me, e a quel punto scuoto la testa, cercando di cancellare quelle immagini.

Sento un leggero calore sotto il naso e sollevo la mano, toccando un punto poco sopra le mie labbra e notando del sangue sulle dita.

Il bambino sembra che stia guardando da tutt'altra parte, e quando mi giro gli altri due ragazzini sono dietro di me, hanno la testa bassa, i loro vestiti sono sporchi di sangue e i capelli rovinati e sporchi. Mi alzo di nuovo in piedi e mi allontano, non sono spaventata, non molto, ma questa situazione è molto strana. I due ragazzini si avvicinano a me e quando sposto lo sguardo sull'altalena il bambino non c'è più, ma è vicino a me. Dopo poco sento dei rumori, come delle voci, mi giro e dietro di me ci sono altre persone, più che altro ragazzini o donne, nessun uomo adulto.

Tutti si avvicinano e a quel punto comincio ad avere paura, sento la pelle bruciare e qualcosa di forte crescere nel mio petto. Poco dopo del sangue sta colando dalle mie labbra e ora si, ora sono spaventata.

Mi rannicchio a terra, letteralmente piegata in due dal dolore e tossisco, sentendo il bruciore crescere ad ogni passo della gente che mi si avvicina.

Ormai sono scomparsa sotto quella massa di persone, ma lo so che questo è solo un brutto sogno, si, non può essere vero.

Io non faccio nulla, ma la mia bocca si apre e un forte ruggito esce dalle mie labbra.

Continuo a piangere, scuotendo la testa e mi rannicchio ancora, mettendomi le mani tra i capelli.

"Basta.."

Sussurro, il dolore mi sta uccidendo. Una voce maschile, quella voce chiama il mio nome.

Acid Blood | H.S.Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora