Monologo notturno di un hotdoggaro a Time Square

340 8 2
                                    

Dove saranno finiti tutti i turisti ?!.. Erano anni e anni che time square non era cosi deserta a quest'ora.. le 23.15.. mah! ..a questo punto sistemo tutto e sbaracco ...Mi fa davvero strano però.. mi vengono in mente quei lunghi pomeriggi passati a williamsburg nella noia totale senza guadagnare nemmeno un dollaro.. a guardare gli strani yiddish e i loro migliaia di figli..le loro facce tutte uguali e schive.. donne timide nascoste sotto parrucche sintetiche.. bambini già adulti...padri con in testa la kippah indaffarati a spingere carrozzine biposto.. e infanti imprigionati dietro le grate a scrutare i passanti con occhi sbarrati e impauriti.. williamsburg...quanti anni sono passati d'allora.. Manhattan sembrava così lontana.. divisa da quel ponte di Brooklyn ai miei occhi così lungo e distante.. Certo che trauma quando da williamsburg sono passato ad Harlem con le sue vie piene di giocatori di basket automobili simili a discoteche e vecchi proprietari di sedie e di marciapiedi a canticchiare le loro canzoni preferite.. Harlem e le graziose casette degli arrampicatori sociali..la musica ovunque.. strade come piste da ballo.. il tutto inebriato da quella spiritualità teatrale dei canti gospel così prorompenti fra le navate delle chiese battiste.. ancora mi ricordo lo stupore della mia prima volta di fronte a quei pianti a quegli abbracci a quelle mani nere agitate verso il cielo a quegl occhi fissi verso il soffitto a quelle voci celestiali cosi intonate e piene di emissione.. penso che dio non abbia scelto teatro migliore.. quei teatri spirituali erano alla pari dei teatrini urbani di piazza Washington con i suoi artisti di strada e i loro show.. ero diventato il loro hotdoggaro ufficiale.. ero come uno di quei servizi di catering d'alta cousine per le piu importanti produzioni cinematografiche americane..E poi eccomi a wall street col suo toro domato da migliaia di macchine fotografiche..dalle camice trasandate degli artisti di strada ai colletti bianchi.. dai teatri spirituali e artistici al teatro finanziario per eccellenza..borse piene di soldi giravano.. il mio sacchetto invece era sempre mezzo vuoto.. E così dopo anni a vedere soldi nelle borse altrui eccomi qui a Time Square coi i suoi grattacieli illuminati ricoperti di cartelloni pubblicitari delle marche piu trendy del momento.. quando sono arrivato mi sentivo proprio come un coniglio di fronte a quei colossi presuntuosi convinti di poter toccare il cielo e far concorrenza al paradiso con tutte quelle luci.. io..un coniglio caffè e latte.. dalle rive del gange a Time Square scalando l'Empire..E non solo la mia faccia è scura.. i miei polmoni ormai sono una riserva di carbone.. niente...stasera non si guadagna.. spegniamo la brace.. Era da tantissimo tempo che non sentivo lo scorrere dell'acqua di quella fontanella..

Cento piccoli monologhi notturniDove le storie prendono vita. Scoprilo ora