XXII

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Io e Giorgio stiamo pendendo dalle sue labbra, aspettando che ci racconti la sua versione dei fatti.
Matteo: "quando mi hai chiamato, ero veramente incazzato. Ho preso il primo aereo che ho trovato che veniva a Palermo, e casualmente scopro per fortuna che sarebbe decollato dopo pochi minuti. In un'oretta e mezza sono arrivato qui e mi sono fondato a casa tua. Ho trovato la casa aperta, quindi sono entrato senza farmi troppe domande e sono corso nella tua stanza. Lì ho trovato una persona vestita di nero con in mano un coltello. Per terra c'era Giorgio immobile, con una ferita sul fianco che perdeva molto sangue. Il criminale, appena mi ha visto ha sogghignato come se mi stesse aspettando, mi ha lanciato il coltello che ho preso al volo ed è corso via. Io non avevo ancora capito tutto quello che era successo, e quando stavo iniziando a realizzare l'accaduto sei arrivata te, che mi hai confuso ancora di più le idee urlandomi addosso. Poi l'ambulanza, i medici, Giorgio pallido e te in lacrime mi avete sconvolto. Qualche minuto dopo che ve ne siete andati io ero ancora li con la bocca spalancata. Poi è arrivata tua madre che stava parlando al telefono con una persona e non appena mi ha visto ha appeso subito e mi ha mandato via bruscamente. A quel punto ho deciso di venire qui per cercare di capirci qualcosa in più"
Racconta tutto di un fiato, poi conclude.
Matteo: "in poche parole, io non ho fatto un c***o, voglio solo sapere di chi è la colpa"
Io e Giorgio ci scambiano uno sguardo stupito e perplesso, poi imbarazzata gli dico: "scusa se ho reagito impulsivamente ma sai... Avevi un coltello sporco in mano e..."
Matteo: "shhh, tranquilla. Mi sarei spaventato pure io."
Io: "grazie, mi dispiace tantissimo"
Mi sorride, poi si avvicina e mi bacia. Io ricambio. Lo amo tantissimo, e per me è un sollievo sapere che non è colpa sua.
Giorgio tossisce per attirare la nostra attenzione. Ci stacchiamo paonazzi per la vergogna, poi Matteo si mette a parlare con Giorgio di come sta e di quello che sarebbe successo poi.
Io intanto rifletto sulle nuove informazioni. Effettivamente il discorso fila, anche se non ho capito le chiavi di scorta come hanno fatto ad arrivare nel sasso se ce le aveva Murry. Ciò vuol dire che quella persona non è entrata con le chiavi di scorta dello zerbino, e nemmeno con le mie, ma con altre ancora. Che abbia fatto una copia a mia insaputa?
E se avesse un complice? Nel senso, uno che ha quasi ucciso Giorgio e l'altro che mi ha tirato il sasso distraendomi per far uscire dalla casa il primo? Il tutto non fa una piega, quindi decido di raccontare la mia idea agli altri, che dopo aver ascoltato attentamente la confermano.
Matteo: "io sono sicuro che era un uomo quello che ha tentato l'omicidio"
Io: "come fai a saperlo?"
Matteo: "era alto più o meno come me e aveva una corporatura molto grande. Poi anche la voce che ho sentito mentre sogghignava era da maschio"
Io: "mhh...pensiamo. Quanta gente ci conosce talmente bene da potermi spiare e conoscere in anticipo le nostre mosse?"
Giorgio: "beh, mio padre sapeva che tu eri con me, che poi te ne sei andata e che io ti ho seguito. Ma non lo sto incolpando, anzi. Non sarebbe capace di fare tutto questo, sopratutto no ne ha più l'età"
Io: "già. Oltre a lui, nessun altro lo sapeva. Ah no, Leyla. Ma è impossibile che sia arrivata prima di te. E poi non poteva sapere che le chiavi le tengo sotto lo zerbino. Quindi anche lei è da escludere."
Giorgio: "non ho idea di chi possa essere stato"
Matteo: "aspettate. Anche qualcun altro c'è"

s7ormy || Dreaming of {illuminati crew} [IN REVISIONE]Where stories live. Discover now