Cosa provi realmente?

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Non riuscì a prendere sonno facilmente, infatti quando Ian era tornato io ero ancora sveglia a guardare il soffitto. L'indomani avrei chiamato Lily, volevo sapere tutto su quella orribile festa.

Quando mi svegliai un profumino proveniva dalla cucina, mia madre aveva preparato una colazione degna della famiglia reale, c'era di tutto su quel tavolo ed Erika aveva divorato metà della colazione.
<<Alice la tua vecchia camera è dinuovo disponibile, se vuoi puoi tornare lì.>> Mi disse mia madre mentre mangiavo
<<Preferisco quella che ho adesso.>> 
Le avrei voluto dire che la adoravo, che quella camera rappresentava in un certo senso una nuova vita, ma anche che in quella camera Jack poteva entrare facilmente, ma non lo avrebbe più fatto.
Ian stava ancora dormendo così sfruttai il mio tempo facendo dei compiti, almeno avrei tenuto la mia mente occupata per un po'.
Dopo qualche ora mi chiamò Lily e mi invitò ad andare da lei, mi aveva detto che suo fratello era uscito, quindi non c'erano rischi di incontrarlo.
<<Hey Alice, che piacere rivederti!>> mi disse Liam aprendomi la porta e sorridendomi
<<Si, bravo, molto gentile, adesso sparisci.>> Gli disse Lily
Entrammo nella sua camera ed io mi lanciai sul letto
<<Ti prego sbrigati a fare un riassunto o rischierò di morire>> lei si sedette sulla sua sedia e dopo aver fatto un giro incrociò gambe e braccia e iniziò a parlare
<<Non si sono messi insieme ma hanno passato tutto il tempo appiccicati, mentre Tiffany le lanciava occhiatacce. La festa è stata una noia e tutti continuavano a chiedere di te, è stato stressante fidati. E tuo fratello è adorabile, mi ha portato un mazzo di rose.>> Aprì l'armadio e me le mostrò. <<Non ho detto ancora niente a mia madre, sai com'è prima voglio far calmare le acque.>>
Io sospirai, non mi ero mai sentita così sollevata in tutta la mia vita.
<<E Cole?>> le chiesi, da quando Ian me ne aveva parlato non avevo fatto altro che domandarmi se fosse così. Infondo era un bravo ragazzo, ma non era abbastanza per me. 'Non era come Jack' ricordai a me stessa
<<Si è ubriacato talmente tanto che correndo ha sbattuto contro un muro, dovevi vederlo!>> rise talmente tanto che si poggiò una mano sullo stomaco.
<<Naturalmente voi da buoni amici lo avete lasciato correre liberamente.>>
<<Si e quando è caduto sul tavolo del cibo!>> rise più forte
Passammo il tempo parlando del più e del meno e mi disse che quella sera le ragazze si riunivano a casa di Gemma per cenare tutte insieme e vedere un film. Non volevo andarci, ma purtroppo ero entrata in quella orribile squadra.

Quando arrivò il momento di andare, ci accompagnò Marie e appena scendemmo dall'auto notai la macchina di Ian, forse aveva invitato anche i ragazzi?
Purtroppo il mio pensiero era corretto e quando entrammo, tutti stavamo mangiando patatine davanti ad una mega tv. Gemma corse subito a salutarci, sembrava tornata quella di prima. Appena Ian mi vide mi sorrise.
<<Sorella di Ian>> urlò Nick correndo ad abbracciarmi
<<Alice>> Cameron si gettò su di noi e cademmo sul divano, a lui si unì anche Cole, Peter e un certo Lucas
<<Ragazzi soffoco>> cercai di togliermeli di dosso. Qualche ragazza lì presente avrebbe pagato per essere al mio posto ed io glielo avrei ceduto senza problemi. Pesavano quanto un branco di bufali.
<<Sempre al centro dell'attenzione vuole stare!>> disse Tiffany.
<<Hai ragione Tiffany, vuoi stare sempre al centro di tutto.>> Sbuffai ed andai da Gemma per dirle che pizza volevo
Sul divanetto della cucina erano seduti Jack e Criss. Improvvisamente mi sentì uno schifo, ma ripetei a me stessa di non pensarci e di sbrigarmi.
Jack mi seguì fino alle scale e poi ti trascinò letteralmente su. Cosa voleva?
<<Perché devi perseguitarmi? Torna da Criss>> gli dissi
<<Sei gelosa?>> sorrise. Cosa aveva da ridere? Gli avrei voluto dare un pugno.
<<Non ho tempo da perdere con te, fammi scendere.>> Feci per andarmene ma mi fermò
<<Perché non vuoi provarci?>> mi chiese
<<Provare cosa?>>
<<Ad essere almeno mia amica, non possiamo passare la vita a litigare, considerando che sono il migliore amico di tuo fratello.>>
<<Non voglio essere amica di una persona senza cervello.>> Liberai la mia presa
<<Ed io non voglio essere amica di una gelosona se la metti così.>> Rise
<<Io una gelosona? Sei tu il geloso!>> dissi con fare molto isterico.
<<Ti dimostrerò che è così.>>Mi prese per mano e scendemmo giù.
Quel contatto mi fece rabbrividire più dello sguardo assassino di Criss e Tiffany.
Decidemmo di vedere un film horror e sfortunatamente i ragazzi mi trascinarono con loro. Ian mi guardava furioso, probabilmente gli sarebbe piaciuto ucciderli tutti.
Avevamo deciso di vedere Annabelle e durante il film Lily era così spaventata che scoppiò in lacrime mentre Criss si stringeva a Jack. Quella visione mi dava la nausea e a quanto pare non ero l'unica, Tiffany uscì fuori. Ogni tanto i miei occhi si incontravano con quelli di Jack ma poi distoglievo lo sguardo, io non ero gelosa. Cole mi mise un braccio sulle spalle ed io poggiai la mia testa sul suo petto.
Mi stavo trattenendo dal ridere, per me i film horror erano comici.
<<Mi spieghi perché ti trattieni dal ridere?>> mi chiese Lucas
<<Guarda le facce dei tuoi amici e poi questo film è troppo divertente.>> Trattenni una risata.
Quasi a metà film scoppiai in una rumorosa risata segui da Nick e Cole. A quanto pare non ero l'unica che si stava divertendo e a quanto pare la risata fu così contagiosa che tutti si misero a ridere, anche Lily che era la più spaventata. Da quel momento il film sembrava diventato comico, così decidemmo di non continuare a vederlo e fare altro.
Per fare altro Tiffany intendeva giochi idioti come obbligo o verità. Naturalmente avevano portato dell'alcool ed Ian mi lanciò una lunga occhiata che stava a dire ' se bevi ti ammazzo'. Cole aveva rifiutato tutti gli obblighi e le verità così bevve tantissimo e si ubriacò. Si alzò dal nostro 'cerchio' e barcollando uscì fuori. Per fortuna avevo  scelto solo verità e nonostante Cameron e Nick continuassero a dirmi che ero una codarda, sceglievo sempre la stessa opzione. Lily dopo 4 bicchierini era fuori uso e trascinò Ian di sopra, lui ci promise che non avrebbero fatto niente e tutti scoppiammo a ridere. Nessuno ci credeva.
<<Obbligo>> disse Jack.
<<Bene bene, ti do due opzioni.>> Disse Gemma. Improvvisamente mi sentì a disagio e diventai ansiosa, sapevo che una delle due opzioni sarei stata io, lo capivo dal modo in cui Gemma mi guardava e mi sorrideva.
<<Baciare Criss o stare 5 minuti in camera con Alice.>>
'Perfetto' pensai. Stavo quasi per alzarmi, ma poi realizzai che ero solo un'opzione e mi sentì improvvisamente male. Avrebbe potuto scegliere lei. Ovviamente con me non avrebbe fatto niente, al massimo avremmo litigato. Si alzò e mi guardò.
<<Alice muovi quel culo.>> Disse
<<Sei un'idiota.>> lo seguì e tutti risero tranne Criss
Aprì la porta della camera di Gemma e appena entrai la chiuse a chiave. La prese e se la infilò in tasca
<<Ma che fai?>> gli chiesi
<<Tu non esci di qui se non dici esplicitamente di voler diventare mia amica.>> Rise ed incrociò le braccia. Amavo il modo in cui il sopracciglio gli si alzava quando tentava di sfidarmi. Non potevamo essere solo amici, almeno non per me.
<<Scordatelo.>> Dissi sedendomi sul letto
<<Allora mi sa che resti chiusa qui dentro per un po'.>>
<<Ma fammi il piace!>> dissi gesticolando con le mani.
<<Forse avrei dovuto portare Criss, sarebbe stato divertente.>>
<<Solo perché è una facile.>> Non potevo credere di averlo detto.
<<Potrei convincere anche te sai?>> 
<<Oh certo!>> mi sdraiai portando le braccia in alto.
Prima che me ne rendessi conto era su di me. Ma cosa diamine gli prendeva? Mi posò una mano sulla guancia e facendo dei cerchi iniziò a scendere sempre più giù. Le farfalle nel mio stomaco volevano uscire e saltargli addosso
<<Sicura?>>
<<Sicurissima, un bradipo mi provocherebbe più reazioni.>> Mi stupì della fermezza della mia voce, realmente stavo morendo, travolta dalle mie emozioni.
Ci guardammo negli occhi e lui si avvicinò. Gli misi una mano sulla guancia e lo spinsi indietro
<<Sembro davvero una facile?>> dissi alzandomi. Lui non rispose.
Cominciò a camminare su e giù per la stanza. Quel ragazzo era decisamente strano, magnificamente strano.
<<Mi dai la chiave?>> gli chiesi. Lui si bloccò e mi sorrise maliziosamente
<<Prendila.>> Mi disse
Sbuffai ed andai verso di lui. Davvero credeva che sarei ceduta? Presi una mano e la infilai nella tasca dei suoi jeans, la presi e la tirai fuori.
<<Semplice!>> esclamai. Lui prese la mia mano e se la portò dietro la schiena, automaticamente mi ritrovai ad un palmo di naso.
Il mio cuore iniziò a martellare. Mi stavo perdendo nei suoi occhi. Non aveva più lo sguardo da stronzo. Era diventato serio e il suo respiro mi aveva rapita, volevo sentirlo più vicino.
Lui azzerò le distanze.
Non ci potevo credere, lo stavo baciando per la seconda volta. Mi tirò a se ed io con una sola mano gliela misi nei capelli. Erano morbidi e soffici, come le sue labbra. Amavo il modo in cui mi teneva stretta a se , mi sentivo incredibilmente potente e di buon umore. Volevo trovarmi dinuovo distesa su quel letto. 'Cosa diamine vai a pensare?' mi dissi
La mano che stringeva la chiave, fu guidata dinuovo nella sua tasca e a mia sorpresa il tessuto dei jeans era tirato. Lasciò la mia mano e mi accarezzò una guancia. Indietreggiammo fino ad arrivare al letto poi si staccò e mi guardò. Sul suo sguardo c'era dipinta un'espressione di.. incertezza? Lo baciai dinuovo, ormai era successo, perché non continuare? Le sue mani oltrepassarono la mia maglietta e toccarono i miei fianchi. I brividi mi percossero la schiena. Amavo le sue carezze.
Qualcuno bussò così forte alla porta che per un attimo ebbi paura si rompesse.
<<Ian..>> sussurrai e Jack si passò una mano in faccia.
<<Jack!>> urlò Ian.

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Buona sera :D
Mi chiedevo se la storia vi stia piacendo e se la risposta e si, quanti capitoli vorreste?
Fatemi sapere ;)

Il lato segreto della felicità.      Where stories live. Discover now