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Ah Parigi mia, quanto mi manchi ora che sono di nuovo piena di lavoro con scartoffie arretrate da giorni.

È impossibile cancellare i ricordi della città dell'amore quando altro non vorresti che tornare lì a sorridere spensierata tra le braccia di un serbo niente male.

Ma è impossibile farlo, quindi mente e cuore devono concentrarsi solo e soltanto sull'arrivo dei giocatori della sessione invernale. Più lavoro a contatto con i giocatori, più mi sale un senso di nausea a pensare quanto sia altalenante la loro vita.

Piaci e sei forte? Allora rimani, altrimenti finisci come merce di scambio con un cartellino addosso. Dalla mattina alla sera potresti trovarti a traferirti da tutt'altra parte del globo, senza avere modo di opporti.

Però loro sono consapevoli di ciò, quindi il tutto viene passato in secondo piano.

"Ma guarda chi c'è!"

La porta del mio ufficio viene spalancata da Thessa con il piccolo Theo in braccio, mentre la mano del piccino mantiene una busta bianca di carta.

"Ti abbiamo portato la colazione"

Mi fa sapere la neo mamma, con un sorriso di chi la sa lunga. Siamo atterrati meno di ventiquattro ore fa eppure lei ə già pronta come un avvoltoio a farsi viva pur di sapere qualsiasi dettaglio di questa scappatella d'amore. Dusan e Manuel invece sono già scomparsi dai radar, così come parte della rosa impegnata con le nazionali.

Da quello che ho capito la convocazione non rappresenta solo cose positive, ma da quello che alcuni ragazzi mi hanno detto è di per sé un grande interrogativo.

Potresti acclamare la tua fama se fai bene, come potresti essere odiato da tutti per una singola azione sbagliata. Oppure altri sono spaventati dalla convocazione perché "leggenda narra" potrebbe essere fatale per qualche tua articolazione. Non capisco perché giocando a livello nazionale rischi maggiormente di farti male, ma lì lascerò convinti nelle loro idee.

"Amore vieni qui"

Mi faccio passare tra le braccia il bambino, che non attendo nemmeno un attimo di sbaciucchiare. Theo è un po' come una cura per me, poiché da sempre sono stata innamorata dei bimbi che hanno la capacità di tirarmi su anche nei momenti no.

Infatti spesso, da adolescente, ho preferito fare la babysitter invece che la cameriera come molte mie compagne.

"Come stai? Manuel tutto bene?"

Sviare il discorso non servirà a nulla, lo so, perché Thessa vuole sapere e quando si mette in testa una cosa è impossibile smuoverla.

"Ti dico una cosa, Benny ha detto che scende questa settimana per stare con noi"

Non è una causalità che abbia scelto proprio la settimana dove Federico è impegnato con le nazionali, ma l'importante è ricongiungere il trio.

"Che bella sorpresa, non vedo l'ora"

"Parlando di sorprese..."

"Eccallá, non aspettavi altro"

Lei ride come una matta, perché sapeva che mi sarei infastidita. Nel frattempo il piccolo Theo gioca felicemente che alcuni dei fogli sulla mia scrivania, che nonostante mi dispiaccia farlo, gli levo di mano.

"Dai racconta, Manuel sapeva tutto e non ha voluto dirmi niente"

"Come Manuel sapeva?"

"Secondo te chi lo ha aiutato a farti prendere i giorni di ferie?"

Giusta osservazione Thessa, complimenti.

"Comunque nulla, si presenta a casa mia e letteralmente mi rapisce. Non mi ha voluto dire nulla fino a quando non siamo atterrati, ma alla fine meglio così. Mi sono goduta al massimo il momento"

"Okay tutto bello, ma io voglio sapere i fatti!"

"Inciucessa. Comunque mi ha parlato appena arrivati, dice di provare qualcosa per me e sa che io però non sono ancora pronta. Io non gli ho detto un no, quindi sono stata coerente quando poche ore dopo ci siamo baciati"

"Immagino la scena, voi due bellini bellini sotto la torre eiffel"

La vedo perdersi nei suoi pensieri mentre probabilmente pensa alla scena.

"Poi il secondo giorno mi ha anche portato a disney land paris, non c'ero mai stata ma ti giuro bellissimo. Ci siamo scambiati molti baci, ma nulla di più. Voglio andarci con calma, non voglio rovinare tutto con le paranoie. Mi ha anche scritto Nicolò, non ho risposto né pensato di farlo"

"Quel coglione, mai a farsi i cazzi suoi"

"Thessa"

"Non lo difendere Cami. Con tutto il bene ha una famiglia e continua a fare queste stronzate. Deve farsene una ragione, stai finalmente andando avanti"

"Lo so però lo capisco. Anche per me è difficile. Non ti nego che andare in giro per il mondo era il nostro sogno e farlo adesso con Dusan è strano"

Il suo sorriso assume sempre di più un aspetto materno, come se stesse per farmi un consiglio serio.

"Strano non è per forza qualcosa di brutto. Strano può essere tutto quello che vuoi, però solo con il tempo capirai bene se è in positivo o in negativo."

"Ho paura che di tempo non ce ne sia abbastanza"

"Perché?"

Mi lascio andare in sospiro, prendendo la piccola manina di Theo con cui inizio a giocare per sentirmi ancora più a mio agio nel parlare di ciò che mi affligge la mente.

"Chi mi dice che un giorno basti? Un mese? Un anno? Non può aspettarmi un eterno, non voglio essere solo una distrazione per lui. Non voglio illuderlo fino a quando non sono sicura al cento per cento di avere cuore e mente libera"

"Passaci più tempo insieme, così da capire"

"E se non bastasse?"

"Cami, tu la vedi troppo come una cosa negativa. Goditi il momento, non solo quello a Parigi. Se vuoi andarci a mangiare fuori, fallo. Se vuoi stare una settimana per fatti tuoi, fallo. Devi trovare il giusto equilibrio con te stessa"

"Grazie Thessa, sei la migliore"

Rika's place🦋
Capitolo molto tranquillo, quasi di passaggio direi. Ma state pronti che qualcosa è in arrivo!

Detto questo ho per voi una cosa che potrebbe farvi piacere

Fatemi sapere se vi piacerebbe leggerla, detto questoXoxo Rika

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Fatemi sapere se vi piacerebbe leggerla, detto questo
Xoxo Rika

➸Last first kiss || Dusan VlahovicWhere stories live. Discover now