14.

2.1K 105 5
                                    

Dusan Vlahovic 's Pov

La guardo giocare con il piccolo Theo, più sveglio che mai. Fortuna che Manuel mi aveva detto che alle sette sarebbe crollato e nemmeno delle cannonate sarebbero servite a farlo svegliare.

Eppure non ho motivo di lamentarmi, non vi riesco. Quando ho Camilla nei paraggi qualsiasi malumore, stress o lamentela scompare. Non riesco nemmeno a immaginare un motivo per cui in questo momento dovrei avere la testa da un'altra parte.

La guardo e tutto scompare. I contorni di ciò che succede si sfocano e i miei occhi sembrano riuscire a captare solo lei, il suo sorriso e i suoi occhi chiari.

Sembrano nascondere così tanto dolore quelle piccole gemme che spesso mi scrutano l'anima. Eppure mai prima d'ora mi sono sentito così tanto colpevole per il dolore altrui. Mi sento colpevole e impotente, nonostante il mio obbiettivo sia quello di strapparle sempre un sorriso.

Vorrei poterle cancellare dalla mente tutti i ricordi dolori, per sovrastarli con dei nuovi che le possano scaldare il cuore.

"Du, mettiamo il film?"

Se solo sapesse che ogni sua proposta diventa un desiderio da esaudire, probabilmente calibrerebbe bene ogni sua parola. Se me lo chiedesse le porterei la luna. Non so nemmeno perché sono così teso verso di lei. Provo un grande affetto per quella ragazzina che senza bussare si è insinuata nella mia vita, ma fatico a comprendere perché è sempre nella mia testa.

Accendo il televisore e metto velocemente disney plus, il mio account poiché lei non lo possiede, cercando quel film che è diventato la scusa per condividere l'ennesima serata. In un modo o nell'altro finiamo sempre per rimanere insieme da soli. A parlare di tutto e di niente, a ridere e scherzare.

Se lo avessero detto al Dusan di qualche mese fa, che si era appena lasciato e voleva svagarsi in tutti i modi inventati dal genere umano, che avrebbe rifiutato una serata in discoteca o passata nel letto con una sconosciuta per stare con una sua amica a guardare cars e a fare i babysitter ad un bambino probabilmente avrebbe chiamato l' esorcista seduta stante. Ma ad oggi mi sento così bene in questa situazione che nulla sembra reggere il confronto.

"Ti sei incantato?"

Mi scuote una mano davanti agli occhi, dato che senza rendermene conto mi ero soffermato un po' troppo sulla sua figura. Così bella nonostante non sia né truccata né preparata. Bella al naturale, come se dio avesse voluto renderla più speciale delle altre.

"Stavo pensando, scusa"

Faccio partire il film e da subito noto quanto Theo sia felice di questa nostra scelta cinematografica.

"Zio Du"

Allarga le braccia il piccoletto per farmi capire di avvicinarmi a quel duo. Ci vuole poco per farlo crollare nelle braccia del sonno, appoggiato tra i nostri due petti.

"Sei dolcissimo con lui"

Mi fa sapere la ragazzina intenta a sgranocchiare qualche popcorn. È così interessata al film che ci manca poco che si allunghi per entrare con la testa nello schermo.

"Perché con gli altri sono il lupo cattivo?"

"Diciamo che mi basta vederti in campo per capire che sei tutt'altro che innocente"

Le sue labbra peccaminose giocano con distrazione con un popcorn, senza sapere quanto attraenti siano in questo momento.

"Li è un'altra cosa. Nella vita quotidiana sono bravissimo"

"Se lo dici tu"

Mi provoca con consapevolezza, sapendo quanto io possa essere infantile sulle mie convinzioni. Capisco che lo fa di proposito quando si gira per vedere ma mia espressione contratta.

"Non è vero, dimmi quando ho fatto lo stronzo"

"Mh...sempre?"

Non ha nemmeno una motivazione a suo carico, ma si diverte comunque a vedere crescere il mio nervosismo.

"Sei tu una stronza"

Modo molto maturo di affrontare una conversazione, al pari dei bambini che rispondono agli insulti con specchio riflesso. Eppure con lei non ho quella paura di sentirmi giudicato. Nonostante Vanja sia stata il grande amore della mia vita, anche con lei dovevo limitare determinati mie atteggiamenti che portavano sempre a delle discussioni.

Con Camilla invece sono libero quasi quanto si sente di esserlo lei, che con lo stesso grado di maturità mi colpisce con un cuscino, attenta a non muovere la parte del corpo dove è poggiato il piccolo Theo.

"Ecco? Lo vedi? Sei una stronza"

In risposta ricevo solo una linguaccia, ma che mi lascia con un sorriso sulle labbra che non sparisce nemmeno dopo aver passato del tempo con Manuel e Thessa, arrivati per venire a riprendere il piccolo.

L'orologio segna ormai mezzanotte e mezza, con facilità intuisco che è arrivata l'ora di andare a casa anche perché la ragazza sbadiglia più volte consecutivamente.

"È tardi... perché non rimani a dormire?"

Questa richiesta fa scattare dei pensieri particolari all'interno della mente, che metto subito da parte per annuire. No. ho difficoltà a reperire qualcosa con cui dormire, dato che a furia di prestare cose a Camille, metà del mio armadio si è trasferito qui.

Quando ci accomodiamo sul suo letto matrimoniale sento una forza spingermi a stringerle i fianchi in un abbraccio a cucchiaio e per la prima volta decido di far prevalere quest'ultima nonostante ho sempre cercato di reprimerla.

Il suo dolce profumo di vaniglia mi inebria le narici e capisco che anche lei gode di questo contattato, quando spinge la sua schiena ancora più vicina al mio petto.

Questa è una delle prime notti dove i pensieri che solitamente non mi fanno addormentare non vengono a bussare alla mia porta. Dormo sereno, senza che nulla possa bucare questa bolla di calma che solo con Camilla riesco a creare.

➸Last first kiss || Dusan VlahovicWhere stories live. Discover now