6.

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Il piatto alla fine ha un sapore squisito seppur speziato e noi ci siamo abbandonati fin troppo ai calici di vino rosso.

"Ora mi dici qualcosa di più di Nicolò?"

Domanda con gli occhi che gli luccicano a causa dell'alcol ingerito. Ci siamo spostati sul divano di pelle e senza farmi troppi problemi ho poggiato le mie gambe sulle sue, mentre la sua mano ha iniziato ad accarezzarmi le gambe coperte dalle calze color carne.

"Che ti devo dire, uno stronzo"

Non è per nulla soddisfatto della mia risposta che ai suoi occhi pare non servire a nulla.

"Lo ami ancora"

Afferma senza pormi una domanda, come se l'avesse intuito da solo tramite i suoi ragionamenti e ciò che gli avevo detto in precedenza.

"Per nulla, mi taglierei un braccio pur di non vederlo mai più"

"Non è vero"

Si impunta lui, come un bambino quando gli vengono negati i giocattoli. Adoro come il suo volto sia colorato di rosso, specialmente la zona delle guance. Rimane maturo ma sembra acquisire una dolcezza infantile.

"Si che è vero"

Le sue sopracciglia si inarcano mentre lui si imbroncia un po' poiché io non voglio dargli ragione.

"Dimostramelo allora"

"E come?"

Sembra pensarci su, senza però arrivare ad un'effettiva soluzione. È chiaro che abbiamo entrambi alzato un po' troppo il gomito, tanto da non riuscire nemmeno a pensare lucidamente.

"Non lo so"

Allora io, intestardita, penso a come potergli dimostrare che effettivamente ho ragione ma nulla di sensato mi appare in mente. Voglio per forza fargli capire che non sto mentendo, ma non trovo il modo di farlo.

"Idea! Se non lo ami ti piacerà qualcun'altro, no?"

"Ma che! Sei pazzo! Io ho chiuso con gli uomini"

Subito mi metto sulla difensiva. Non è che io abbia voluto chiudere con il genere opposto per scelta, ma perché la mia mente pensa ancora che l'unico che mai potrei avere accanto è il giocatore dell'Inter. Avevamo progettato una casa, una famiglia, dei cani e ancora non sono pronta ad accettare che realmente questo non accadrà mai.

"Allora lo pensi ancora"

"Si, lo penso ancora"

Realizzo questa novità con un tono arreso, come se questo sarà la croce che mi porterò appresso per tutta la vita.

"Ti capisco, anche io non riesco a non pensare alla mia ex"

Ammette forse per sfogarsi, forse per non farmi sentire una completa idiota.

"Perché vi siete lasciati? Non me l'hai mai detto"

Sono sempre stata curiosa della loro rottura. So che da quando si sono lasciati è partito il momento no nella carriera del serbo.

"Perché non reggevamo la distanza, lei è serba e non poteva venire spesso qui. Abbiamo pensato che entrambi meritassimo di viverci una relazione vera e propria, non una fatta di videochiamate e dimenticanze"

Gli accarezzo il braccio come a volerlo consolare. La sua rottura forse è più brutta e dolorosa della mia poiché l'amore c'era e c'è ancora, ma cause maggiori impediscono loro di stare insieme.

"Non poteva trasferirsi qui?"

"Ha la sua vita, il suo lavoro, la sua famiglia sarebbe stata una follia farla venire qui per farla sentire sempre a disagio. Ricordo quando io arrivai in Italia, mi sentivo solo e spaesato. Nessuno capiva quello che dicevo e non potrei mai farla sentire così. Poi sarebbe diventata una relazione asfissiante e saremmo finiti con il rinfacciarci le cose"

Ha più che ragione e mi fa impazzire come sia così maturo a confronto di persone che ho conosciuto in passato. Ha preferito una sofferenza momentanea ad una prolungata, mettendo al primo posto la sua ex rispetto al suo volere.

"Siamo due sfigati in amore"

Ammetto guardandolo negli occhi così profondi, quando parlanti. Ho sempre pensato che parlassero più di quanto lui stesso faccia, ma difficilmente sono riuscita ad interpretare cosa essi dicessero.

"Eh sì"

I nostri sospiri escono in contemporanea mentre le nostre menti si perdono nei ricordi dell'amato, ormai ex. È come se il destino avesse giocato con cattiveria con noi, senza darci la possibilità di difenderci.

"Tu se avessi saputo come sarebbe finita, l'avresti voluta conoscere comunque?"

La mia domanda lo spiazza, ma complice l'alcool, ci lasciamo andare a domande e confessioni che da lucidi ci saremmo tenuti tranquillamente per noi.

"Non rifarei niente, perché adesso vivo con la costante sensazione di avere quello che voglio a portata di mano senza poterlo afferrare. Tu invece?"

Guardo per un attimo quel camino spento posto di fronte a noi. Chissà come sarà quando in inverno verrà acceso.

"Probabilmente lo rifarei perché prima di lui vivevo tranquilla, ma senza mai aver provato l'amore. Innamorarsi è anche questo, è anche soffrire e preferisco conoscere come ci si sente da amati e soffrire invece di rimanere inconsapevole"

Lui annuisce pronto però a ribattere, adoro che non si limiti ad ascoltare ma ci tiene anche a dire la sua.

"Sai vero che ti innamorerai di nuovo? Prima o poi accadrà e non potrai farci nulla. Succederà proprio quando meno te lo aspetti"

"Spero che accada il più tardi possibile, in realtà"

"Non lo decidi tu, è questo il lato negativo dell'amore. Non decidi niente, tutto succede senza una logica. Potresti starti innamorando anche ora senza sapere di chi o di cosa. L'uomo necessita dell'amore, è come se fosse la benzina per l'auto. Che senso ha vivere senza amore?"

➸Last first kiss || Dusan VlahovicWhere stories live. Discover now