Martina.
Cazzo che giornata di merda...
Lo stress sta cercando di uccidermi oggi, menomale che ho appena ricevuto i permessi dal responsabile per usufruire dell'arena.
Adesso devo chiamare Jonathan e dirgli che deve iniziare a sistemare la passerella, in modo che le modelle possano allenarsi con i nuovi abiti.
< Fermati qui ! >
Scendo dall'auto e entro da Ginevra che è un ottima cuoca, in tutti questi anni è sempre stata sempre disponibile per cucinare buffet per le mie sfilate.
< Ciao tesoro, come stai ? >
Le sorrido gentilmente, si preoccupa sempre per me è come se fosse mia madre.
< Tutto bene Ginevra, te invece ? >
< Va bene, dimmi cosa posso fare per te cara ? >
< Mi serve un buffet per trecento invitati alla sfilata. >
Mi guarda scioccata, strano, non è la prima volta che fa queste cose...
< Per quando ti servirebbe questo improvviso buffet ? >
< Martedì, alle 22:00 in punto. >
Forse dovevo essere più gentile, ma oggi non mi riesce proprio...
Ci tengo che sia organizzato tutto nei minimi dettagli, forse sono troppo paranoica e perfezionista, ma lavorando in questo modo mi sono ritrovata con dei risultati migliori.
< Va bene, ma la prossima volta, vieni una settimana prima... >
< Lo so, scusami davvero e che questa settimana è stato un inferno vivente. >
Specie con Mattia al mio fianco, quando ripenso all'odore del suo profumo, il suo dopobarba, sembra che il mio corpo vada in estasi chissà dove e questa cosa, questa emozione mi manda su tutte le furie...
< Ok, alle dieci avrai il tuo meraviglioso buffet.>
Adesso sono molto felice, finalmente una cosa positiva !
< Quanto di devo Ginevra ? >
< Sono 800€ +100€ per la strasferta. >
Dopo pagato esco velocemente e mi accorgo che qualcuno mi sta chiamando insistentemente.Salgo in macchina non facendoci caso e non posso fare altro che pensare al mio autista, c'è qualcosa di strano, è da oggi che non mi leva gli occhi di dosso, sembra come se mi tenga sotto stretta sorveglianza.
Dopo la decima chiamata, decido di mettere fine a chiunque mi stia dando fastidio, ma come vedo che è Lucas mi calmo immediatamente.
< Pronto, amore... >
Silenzio...
< Amore !!? >
Ad un tratto si sente una risata femminile e li perdo tutta la mia grazia facendo entrare i demoni nel mio corpo.
< Lucas Monaco, rispondi a questo dannato telefono, oppure ti giuro che in futuro non avrai più figli dopo che ti avrò castrato !!! >
< Oh cazzo....Martina !!?? >
No Sherlock, sono quella che sta per ucciderti da un momento all'altro.
< Si, direi che sono prorpio io !! >
< Amore mio, non è come pensi, è mia cugina. >
< E tua cugina ti chiama Piccolo !!!??? >
Sospettavo che mi nascondesse qualcosa, ma non immaginavo minimamente che fosse una donna...
I suoi viaggi ultimamente erano lunghi e questo pian piano mi fece crescere un dubbio che oggi mi si presenta come uno schiaffo in piena faccia.
E' vero che non avevamo un rapporto molto stabile, ma farmi questo è troppo !
< Mi dispiace tesoro, ma è finita. >
Prima ancora che io possa rispondere, lanciandoli tutte le mie maledizioni la line viene bruscamente interrotta.
Resto sbigottita per una buona mezz'ora, la mia rabbia sale fino alla cima dei capelli in modo sovraumano.
Devo solo respirare e calmarmi prima che faccia seri danni !!!
< Tu cosa guardi, parti e andiamo in azienda. >
< Si signora. >
Il silenzio è assordante durante il nostro viaggio di ritorno, per il momento va bene così, penso che abbia sbagliato a ritenere Lucas il mioglior ragazzo al mondo, come ho potuto fare un errore di valutazione simile !!!
Dal mio finestrino vedo tante persone tenersi per mano, ridere e scherzare o che si baciano con evidente amore, ma quanto durano queste emozioni realmente ?
Perchè con me non ha mai funzionato...?
Sospiro pesantemente, finalmente sono arrivata in azienda.
< Prego signora, siamo arrivati. >
< Grazie Eduardo, mi chiamo Martina e non voglio sentire signora, mi fa sentire vecchia.....e scusa per oggi. >
Il mio tono sulle ultima parole è poco di più che un sussuro, lui ricambia sorridendo.
< Stia tranquilla, non è successo niente. >
Gli sorrido a mia volta e salutandolo mi incammino a grandi passi verso l'entrata, salgo velocemente al terzo piano per mollare la pila di documenti nel mio ufficio, ma noto che le luci dell'ufficio di Mattia, sono spente.
E' il suo primo giorno di lavoro e già si assenta ??
Adesso lo chiamo e spero per lui che abbia realmente una motivazione valida per la sua assenza.Dopo tre chiamate risponde:
< Che diavolo vuoi Martina !? >
Sbaglio o ha appena urlato rispondendomi in malo modo...
< Stammi bene a sentire asino presuntuoso con le penne....questo è un luogo di lavoro serio, il tuo posto di lavoro....e in questa azienda le cose funzionano in maniera diversa, non puoi assolutamente andare e venire come e quando ti pare mi hai capito !?? >
< Adesso ascoltami tu donna, tu non sei il mio capo e tanto meno mi dai ordini.Presta attenzione a come ti rivolgi nei miei confronti ! >
< Altrimenti cosa !?? >
La mia rabbia schizzava fuori da tutti i pori della mia pelle, strinsi le mie mani in pugni stretti tanto che le nocche diventarono bianche e le mie unghie scavarono la carne.
< Dico...ma ti senti !? Cosa diavolo ti passa per la testa !?? >
< Taci....ti voglio a lavoro in dieci minuti, altrimenti ci saranno conseguenze signor Russo. >
< Tu non mi dai ord... >
Non gli diedi tempo che chiusi la chiamata.
Deve capire che questa è la mia casa, la mia zona e deve sottostare alle mie regole senza replicare.
Non stiamo nel suo clan o a casa sua dove comanda lui, qui comando esclusivamente io !!
Dopo ore che passo concentrata a ripassare il piano della sfilata, ricevo una chiamata da un numero sconosciuto, ovviamente chiudo la chiamata e mi rimetto a lavoro.
Devo fare delle ordinazioni per decorare l'esterno, ho gia deciso che ci saranno orchidee per abbellire l'evento, poi mi tocca vedere dei tessuti per la nuova linea Autunno-Inverno.
Ma per l'ennessima volta vengo interrotta dalla chiamata con lo sconosciuto.
< Pronto !? >
< Ludovica !? >
Merda Daniela, come cavolo ha avuto i miei contatti !?
< Mi dispiace, credo che hai sbagliato numero, sono Martina. >
< Ludovica, non dire cazzate, sono Daniela e Paolo ha un lavoro per te abbastanza urgente. >
Dannazione, questo è il passato che ti perseguita senza verlo mai affrontato Ludovica...
< Senta, io non so lei chi diavolo sia e ne tanto meno questa Ludovica, le sto dicendo da due ore che non sono chi dice lei e sinceramente ho di meglio da fare...buona giornata! >
Chiudo velocemente la chiamata e mi passo le mani tremanti tra i capelli, non ci posso credere, sono fuori dal giro ma sembra che loro non vogliono rispettare lo stesso parere mio!
Certo che per chiamare proprio me con tanta urgenza, dovrà essere successo qualcosa di grave.Ahh, forse è meglio se ritorno a casa per riposare i miei nervi, mi faccio una bella doccia e per concludere la serata una buona pizza, un film e birra.
Scendo nel parcheggio e metto in moto, certo che oggi è stata una giornata assurda, parto e vado da Afrodite, un ottima pizzeria del posto.
Ne ordino una metà diavola e metà speciale che comprende :
- Prosciutto cotto
- Carciofi
- Salsiccia piccante e dolce di maiale
- Funghi
Dopo aver preso tutto torno a casa, che bello casa dolce casa....lancio le chiavi sul mobiletto e appoggio le birre e la pizza sul tavolo in vetro del soggiorno.
Vado in camera e riempio la vasca con sali profumati alla lavanda e infine ci metto delle candele.
Metto della bella musica Jazz e mi immergo nella vasca calda e profumante.
Una mezz'ora dopo esco e mi avvolgo nel mio accapatoio, entro in camera e prendo una canotta e un comodissimo pantaloncino.
Dopo essermi vestita scendo giù e metto la tavola e penso ad un film che possa farmi ridere.All'improvviso suona il campanello facendomi sobbalzare dallo spavento.
< Daniela !!?? Ma che diavolo...>
< Oh avanti chiudi quella bocca ti devo parlare urgentemente e sono venuta direttamente. >
Faccio spazio per farla entrare, controllo che oltre lei non ci sia nessuno e chiudo la porta.
< Come fai a sepere dove abito e il mio dannato numero !? >
Alza gli occhi al cielo e si siede con la faccia pensierosa.Prendo due birre e mi siedo di fronte a lei.
< Ascolti ancora Ray Charles.. >
Oh.....si ricorda ancora.
< Sempre Daniela, ma adesso veniamo al dunque, perchè sei qui ? >
La scruto attentamente, questa cosa non mi piace.
< Noi stiamo cercando un certo Lucas Monaco, sappiamo che state insieme ecco perchè sono quì. >
Spalanco gli occhi per lo stupore.
< Come !? Cosa volete da lui adesso ??! >
< Non so come dirtelo Ludovica, vedi, noi lo cerchiamo perchè ha ucciso i genitori e la sorella di Mattia. >
Oh mio Dio !!!!
< Mi stai dicendo che Francesca è morta è che la causa di tutto ciò è Lucas ? >
< Si ! >
< Perchè diavolo non mi avete chiamata prima !? >
Ormai urlavo dalla rabbia, non posso crederci, la piccola e dolce Francesca è morta....l'ho cresciuta come una sorella.
< Non sapevamo come fare...Ascolta Ludo, non ho molto tempo, Paolo ti offre due milioni di euro per eliminare tutto il giro. >
Lo sapevo che mi avrebbero chiamata per questo, non voglio più fare queste cose cazzo !!!
< Mi dispiace Dany, ma non sto più nel giro da molto tempo ormai, dovreste cercarvi un altro sicario. >
< Lo so, ma questa volta è diverso Ludo, stiamo parlado della famiglia e la famiglia non si abbandona mai....!!! >
Già.....questo è un motto che ho portato con orgoglio nella mia vita, ma ormai è il passato...
< No ! >
< Forse non ci siamo capiti Ludovica o meglio Martina, non è un favore che ti chiediamo ma è un ordine che viene dal capo...! >
Al diavolo, a me un ordine non me lo ha dato mai nessuno !!
Con tutta la rabbia nel mio corpo mi alzo e la prendo da bavero con violenza.
< Tu con i tuoi scagnozzi del cazzo non date ordine a me !!!Non mi fare incazzare Daniela, non è giornata... >
< Smettila Ludo è un tuo dovere e lo devi fare per la famiglia, qui in questa busta ci sono i tuoi veri documenti, mentre nell'altra i soldi insieme ad un documento che dovrai leggere solamente tu. Ci vedremo presto sorella. >
Si incammina verso la porta ed esce non prima di avermi dato un occhiata, prendo la scatola che mi ha consegnato e la apro.
Prendo il telefono e lo accendo, mi accorgo che ci sono i numeri di Agostino e Diego, non capisco il perchè dovevano venire proprio da me.
Poi prendo la busta gialla e la apro, esco i fascicoli leggendoli lentamente mentre mi fumo una sigaretta, ciò che scopro leggendo mi allibisce e nello stesso tempo scatena la mia furia ocida risvegliano il demone che era in me.
Questa congiura nei miei riguardi gliela farò pagare amaramente.!!!
BUON POMERIGGIO MIEI CARI AMICI E LETTORI, COME STATE?
SPERO BENE, ECCO A VOI IL QUINTO CAPITOLO DI QUESTA STORIA, FATEMI SAPERE COSA NE PENSATE NEI COMMENTI, SE VI PIACE OPPURE UNA SEMPLICE CRITICA SUL LIBRO...
VI AUGURO UNA SPLENDIDA SERATA E AL PROSSIMO CAPITOLO...:-)