"Pronta?" mi chiese Harry, controllando la situazione dalla porta sul retro.
"Non credo di poter correre così veloce." risi.
"Posso portarti io." Harry sorrise ampiamente, eccitato all'idea e facendomi sorridere arriciando il naso.
"Davvero?"
"Ma certo, non vedi quanti muscoli, Blue?" iniziò a flettere i bicipiti facendomi scuotere la testa.
"Okay, ho visto abbastanza, Styles." sollevai un sopracciglio.
Harry rise, poi aprì nuovamente la porta per accertarsi di avere il via libera.
"Andiamo." sussurrò, facendomi un cenno.
Lo seguii velocemente e per un attimo sembrò andare tutto bene, ma presto...
Trovammo un gruppo di ragazzine.
"Cazzo, cazzo, cazzo." Harry iniziò ad agitarsi facendomi spalancare gli occhi, le ragazze si stavano avvicinando sempre di più al nostro nascondiglio.
"Harry dobbiamo muoverci!" non potevamo rimanere lì fermi o ci avrebbero visti, Harry mi prese tra le sue braccia e si girò, correndo nella direzione opposta.
Dovetti mantenermi cingendogli le spalle con le braccia mentre lui correva, quando fummo abbastanza lontani e fuori dalla loro visuale Harry si fermò.
Sospirai sentendo un'improvvisa scarica di adrenalina.
"Stai bene?" Harry mi chiese fissandomi, facendomi ridere.
"E'. Stato. Fottutamente. Fantastico." sussurrai, spingendolo contro il muro e unendomi al suo corpo.
Le sue labbra incontrarono le mie in un attimo, inclinai leggermente la testa permettendogli di farle scivolare lungo il collo e sulle clavicole.
Non riuscii a fermare un gemito quando mi morse.
"Blue?"
"Mhmm." mormorai, il cavallo dei suoi pantaloni era contro il mio e sentii la sua mano scivolarmi sotto la maglietta e iniziare a disegnare dei cerchi immaginari sul mio fianco.
"Blue, devo togliermi un peso dal petto."
"Di che si tratta?" sussurrai, guardandolo.
"La maglietta. Facciamo sesso." ammiccò facendomi ridere.
"Buona questa." annuii.
"Grazie, mi è venuta al momento." sorrise Harry.
"Quindi facciamo sesso?"
"Qualcosa del genere, ma più romantico." si avvicinò leggermente in modo da poter sussurrare al mio orecchio.
Sorrisi, mordendomi il labbro e le sue dita si infilarono nei miei jeans.
"Aspetta, adesso, qui? Non ora." lo fermai, sorridendo quando le sue labbra mi accarezzarono la guancia.
Lo guardai lasciandogli un piccolo bacio sulle labbra.
"Ho detto di amarti. Non di voler fare l'amore con te."
Lui sorrise alle mie parole. "Posso aspettare."
"Aspetterai un bel po'." sollevai un sopracciglio e un attimo dopo vedemmo le ragazze oltrepassarci senza sapere dove fossimo nascosti.
Sentii il cellulare vibrare poco dopo, facendomi sussultare.
"Cazzo." mormorai, cacciandolo fuori e risposi. "Pronto?"
"Blue, abbiamo un piccolo problema." sentii Noelle sospirare.
Lanciai un'occhiata ad Harry prima di assumere un'espressione seria. "Kendall si è incazzata, tipo... infuriata. Dovrai lasciargli Harry."
"Cosa? Che diavolo significa?" scattai, aggrottando le sopracciglia.
Harry mi guardò curioso, ma scossi la testa distogliendo lo sguardo dal suo.
"Beh, oggi potresti stare un po' lontana da Harry? Vogliamo che passi un po' di tempo con Kendall."
"Io..." mormorai, allontanadomi un po' da Harry per poterle parlare più in privato. "Oggi è il suo compleanno... volevo passare la giornata con lui."
"Beh chi se ne frega, giusto? Voi due vi odiate dopotutto. Pensala come... il tuo giorno libero."
Ci fu un breve silenzio in cui guardai Harry.
"No." risposi semplicemente.
"Cosa?" chiese, quasi sorpresa che avessi rifiutato la sua richiesta.
"Sai cosa? Non ho più intenzione di fare ciò che mi dite. Io ne esco fottutamente fuori. Spero di esser stata chiara." sputai, riagganciando.
Sospirai, cosciente di quanto avessi appena fatto. Il prezzo da pagare non sarebbe stato poi così terribile.
In quel momento mi sentivo libera, ma sapevo che non sarebbe durata a lungo.
Sospirando, tornai da Harry.
"Chi era?"
"Oh, Hanna. Delle cose riguardanti il dormitorio." Sorrisi nervosamente, alzando le spalle, ma Harry non se ne accorse ad annuì.
Che diavolo c'era di sbagliato in me? Perchè continuavo a mentirgli?
Mi baciò ancora una volta prima di mettermi un braccio intorno ai fianchi e riprendemmo a muoverci, ormai al sicuro dalle sue fans.
H A N N A
"Avremmo dovuto dirlo a Blue." sentii Niall esclamare.
Sospirai, sapendo quanto avesse ragione.
"Lo so, ma la distruggerebbe. Odio vederla in quello stato. E' come distruggere la cosa a cui voglio più bene al mondo. E' la mia migliore amica, Niall." mormorai.
"Hanna," lui sorrise leggermente. "Sarebbe peggio sapere che la sua migliore amica le ha tenuto nascosto una cosa del genere per settimane. Penso che dovresti dirglielo."
Annuii, increspando le labbra. "Hai ragione. Troverò un modo per dirglielo."
"Oggi?"
"Ci proverò."
"No Hanna, devi promettermi che glielo dirai non appena la vedrai."
Sospirai, chiudendo gli occhi.
"Andiamooo." Continuò, dandomi una gomitata.
"Okay, okay." mormorai. "Lo prometto."
B L U E
"Torno a lezione domani." realizzai, il giorno seguente sarei tornata alla mia normalissima vita.
Harry ed io non saremmo rimasti a lungo sotto contratto e per il momento mi ero liberata di Noelle e del suo giornale, anche se continuavo a temere di dover aprire la porta alla polizia da un momento all'altro.
Merda, la mia carriera universitaria sarebbe finita se fossi andata in prigione.
"Davvero?" inclinò la testa. "Le lezioni non riprendono a gennaio o una cosa del genere?" Continuò fingendo interesse.
Sì perchè conoscevo Harry, quella era una delle ultime cose che gli interessasse, ma continuai a stare al gioco.
"Già, ci è andata bene."
"Vuoi fare sesso con me qualche volta?" Harry chiese casualmente, con un leggero sorriso, quasi stesse parlando delle previsioni meteo.
Rimasi a bocca aperta, scoppiando a ridere pochi secondi dopo. "Harry, sei sicuro sia questo ciò di cui vuoi parlare?"
"Che problema c'è, l'abbiamo già fatto Blue." Harry rise, i suoi ricci sembravano un po' più... disordinati del solito.
"Beh, ti sto chiedendo se sia davvero questo quello che vuoi. Proprio perchè è una cosa che abbiamo già vissuto."
"E potremmo rifarlo, giusto?" aveva un sorrisetto soddisfatto sul viso mentre cercava di convincermi.
"Potremmo, ma voglio che sia più romantico. Non veloce e violento, voglio che sia perfetto. Come una normale coppia." Mi confidai.
"Stai dicendo... che siamo una coppia?" Gli si illuminarono suoi occhi al solo pronunciare quelle parole e mi fece battere ansiosamente il cuore. Perchè ero sempre così nervosa? Porca puttana, era di Harry che stavamo parlando, per l'amor di Dio.
"Non so perchè l'ho detto." Sorrisi timidamente, abbassando lo sguardo.
"Saresti come immagino una fidanzata perfetta." sorrise soddisfatto. "Intelligente, maliziosa, bellissima... e divina a letto." ammiccò, facendomi sentire le farfalle allo stomaco.
"E tu, mh... non saprei." Risi e lui si imbronciò. "Stavo scherzando."
Harry sorrise ampiamente. "Vuoi stare con me?"
"Oh, e così adesso credi nelle relazioni?" sollevai un sopracciglio.
"Sei la ragione per cui ho iniziato a crederci. Mi hai reso di nuovo me stesso."
Non potevo più farcela. Dovevo dirglielo prima che fosse stato troppo tardi. Avevo già lasciato andare Harry una volta, e questa volta farlo avrebbe fatto molto più male.
Perchè sentivo qualcosa per lui.
Quando raggiungemmo la mia camera ai dormitori mi fermai improvvisamente alla vista di ciò che avevo di fronte. Rimasi bloccata.
C'erano dei poliziotti che aspettavano davanti alla mia porta.
Harry capì presto ciò che stavo guardando e deglutii.
"Che succede?"
Lo guardai, non riuscendo più a respirare. "Mi dispiace così tanto."
Fu tutto quello che dissi accarezzandogli una guancia con le dita, grata per quello che mi aveva dato, e lo baciai sperando di trasmettere tutto ciò che provavo per lui.
Ma nonostante questo sembrò ancora più confuso.
Gli chiesi di aspettarmi lì e mi avvicinai ai poliziotti.
"Lei è Blue Anderson?"
Annuii decisa. "Sì."
"Okay, allora deve venire al dipartimento di polizia con noi, signorina. Ha violato un regolamento per cui devono essere presi dei provvedimenti."
Sorrisi debolmente, uno di loro mi mise le manette e mi portò ad un'auto della polizia, chiudendo subito lo sportello dietro di me.
Erano davvero necessarie quelle manette? Non ero un'assassina.
Rimasi in silenzio aspettando che mi portassero via, ma presto sentii Harry discutere con loro.
"Che diavolo pensate di fare?! Avete preso la persona sbagliata!" Lo sentii gridare agli agenti.
"Signore, deve andarsene, per favore." qualcuno lo fermò.
"Blue!" mi chiamò guardandomi, ancora confuso.
Mi morsi il labbro con la vista offuscata dalle lacrime. "Mi dispiace." mormorai, scuotendo la testa.
Singhiozzando, spostai dolorosamente lo sguardo quando l'auto partì.
[A/N: chi se lo aspettava si presenti qui >>
chi ci è rimasto di merda qui >>
chi se lo aspettava ma ci è rimasto comunque di merda qui >>
Piango.
]
TRADUZIONE di ahngvst
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