<<Un'ultimo controllo ragazzi...>> Dichiarò Kora sistemando le ultime provviste per il viaggio nelle apposite sacche che tenevamo sulle spalle.
<<Acqua?>>
<<Abbiamo dieci fiaschette...>> Dichiarò Atreio alzano gli occhi al cielo. Era la terza revisione in quei trenta minuti.
<<Melody, sei propio sicura di rammendare la strada?>>
<<Si Kora, stai tranquilla, il viaggio dista solo tre giorni e due notti e la via è liscia e dritta!>> Dichiarò Melody facendo un grande sorriso.
<<Mi raccomando, è molto difficile scappare da BloodLess! Solo con una vera anima al fianco è possibile varcare il confine!>> Dichiarò nervosa la donna, massaggiandosi le mani.
<<Si tranquilla Kora, siamo ben quattro umani! Solo Melody è un'anima di mezzo, quindi la via è libera!>> Rassicurai Kora.
<< Bene ...cibo?>>
<<Cinque focacce e qualche coniglio a portata di mano, mamma abbiamo tutto... stai tranquilla, basta con l'interrogatorio!>> Dichiarò Akilah divertita, tranquillizzando la madre. Ci dirigemmo verso l'uscita della casetta quando Capitan Rum si schiarì la voce, attirando la nostra attenzione. Lo fissammo all'unisono.
<<Ragazzi... mi dispiace ma non voglio affrontare questo viaggio...>>
<<COSA?>> Chiese con sguardo confuso Akilah.
<<Ho lasciato mia moglie sola per ben troppi anni... voglio stare al suo fianco ora...>> Dichiarò con occhi lucidi, regalando un dolce sorriso alla moglie.
<<Papà ma... la missione? Il mare? Se resti qui diventerai un'anima di mezzo anche tu!>> Annunciò Akilah con occhi infuocati dalla rabbia.
<<Ho 70 anni ormai, sono stanco delle missioni. Ora voglio una vita stabile, una vita sulla terra ferma... e la voglio passare con la mia famiglia. Akilah... abbiamo ragionato con la mamma e ci farebbe piacere se->>
<<se?>> Chiese Akilah con la laringe che andava su per soffocare il pianto.
<<Vorremmo che rimanessi qui, con noi...>> Dichiarò il padre con un sorriso caloroso. Lo sguardo di Akilah divenne freddo come la pietra.
<<Cosa? Quindi, quindi vi volete arrendere?>> Urlò in preda all'ira.
<<Non ci stiamo arrendendo siamo solo stanchi, ecco tutto...>> Intervenì Kora cercando di placare le acque. Akilah riprese il controllo e si rese conto della sua reazione troppo eccessiva.
<<Papà, Mamma... sono molto contenta che la famiglia sia di muovo unita ma... ora ho una missione da portare a termine! Voglio aiutare Atreio nell'impresa per far sì che, distruggendo la luna, questo posto crolli definitivamente insieme ai vostri sortilegi...>> La piccola famigliola scoppiò a piangere dall'emozione.
<<Akilah, sei così grande... se questo che ti rende felice lo siamo anche noi! porta a termine la missione e salpa nei mari... tu sei un vero pirata figlia mia... siamo così orgogliosi di te!>> Finalmente Kora regalò ad Akilah la sua benedizione di diventare un vero pirata. La ragazza sorrise e si asciugò le piccole lacrime dagli occhi.
<<Buon viaggio ragazzi!>> Salutammo il piccolo Ro, Capitan Rum e Kora, e ci avviammo verso la strada della gloria.
.......................
<<Ragazzi, non dobbiano saltare da qui vero?>> Chiese Alex con una "leggera" nota di paura.
<<Che c'è? hai paura, "cucciolo"?>> Chiese Atreio dando una pacca amichevole, se si poteva definire così, ad Alex.
<<Ragazzi, ora basta! Non è sicuro qui...>> dichiarò Akilah, indicando la selva alle nostre spalle. Ci trovavamo sul bordo di una rupe. Un letto di un fiume scorreva impetuoso davanti a noi che, scendendo in elevazione dal punto massimo del vuoto, andava a creare una maestosa cascata. Un venticello fresco circondò i nostri corpi accaldati dal lungo viaggio, una nebbia rossa si innalzò dal punto di sfogo dall'acqua e un'aria umida circondò le nostre teste.
<<Sbaglio o fa caldo qui?>> Chiese Melody boccheggiando in cerca d'aria. Eravamo come in una bolla senza ossigeno. L'aria era afosa e pesante e non riusciva a fluire bene nei nostri polmoni. Iniziai a fare respiri profondi.
<<Ragazzi conviene buttarci, altrimenti moriremo asfissiati!>> Dichiarò Alex, sarcastico. Annuimmo all'unisono, nascondendo la paura che ci cingeva. Per lasciare la valle di BloodLess, bisognava buttarsi dalla Cascata Delle Lacrime. Era una massa d'acqua formata da tutte le lacrime versate dalle anime di mezzo. Una sorta di grande groviglio di dolore, che bagnava la valle ricordando ogni giorno ai suoi abitanti l'amarezza della loro anima. Akilah, la più coraggiosa, si sporse dal dislivello del torrente. La punta del suo piede sfiorava per un pelo la corrente della cascata. La sua espressione divenne strana, notai le sue sopracciglia, erano abbassate e ravvicinate. Le labbra erano leggermente aperte, emettendo suoni strozzati. La sua gola pulsava, come se la sua laringe fosse quasi bloccata. I suoni divennero singhiozzi soffocati.
<<Akilah stai bene?>> Alex le prese dolcemente un braccio e la tirò a se. La ragazza continuava a tossire, le palpebre spalancate e gli occhi saettanti dalla paura. Stava male? Cosa le prendeva? Si accasciò a terra ed iniziò a singhiozzare ancor più forte.
<<Non respira! Facciamo qualcosa!>> Urlò Melody, con occhi gonfi, catapultandosi sul corpo di Akilah. Mi girai verso la direzione di Atreio. Era accovacciato a terra. Emetteva gli stessi singhiozzi di Akilah. Cosa stava succedendo? Perché non riuscivano a respirare?
<<Sus-Susan (scandì la voce cercando di non singhiozzare) la-la->> Atreio cercò di parlare.
<<La, cosa? Atreio? La, cosa?>> Mi accasciai sopra il suo corpo ansimante.
<<La-ne-bbi-a!>> Indicò la nebbia rossa che ci circondava.
<<RAGAZZI! NON RESPIRATE LA NEBBIA!>> Urlai in preda al panico.
<<Susan dietro di te!>> Urlò Melody con voce strozzata. Mi girai di scatto, sei uomini incappucciati di nero si diressero verso la nostra direzione, uno del branco si catapultò verso di me, sguainando la spada. Era la fine... non avevo più una via d'uscita. La lama era così vicina da poter tagliarmi il ventre. chiusi gli occhi impaurita dalla morte. Qualcosa mi spinse all'indietro. Caddi di testa. Alzai gli occhi, ormai vacillanti per la grossa botta. Alex combatteva con l'uomo che due minuti fa stava per uccidermi. Una lunga striscia di sangue tinse i suoi pantaloni. Era ferito... mi aveva salvato la vita! I suoi affondi divennero impacciati e la forza che, un attimo prima metteva nel duello, pian piano si affievoliva. Stava perdendo troppo sangue! Era debole! Inciampò all'indietro ed urlò di dolore. L'uomo incappucciato alzò la spada al cielo per donagli il colpo finale. Atreio avanzò bellicoso alle spalle dell'uomo e con un colpo secco di spada cadde in ginocchio morente. Perché ero ancora seduta? Dovevo aiutare i miei amici. Presi la spada dal cadavere del primo uomo e presi parte al duello. Avanzai verso Melody, un uomo alto e muscoloso si imbattè contro la ragazza. Melody era troppo fragile per quello! Alzai la spada e lo ferì alle sue spalle, Melody era libera! Dietro di me un'altro uomo avanzò alzando al cielo la spada. Avevo le mani sudate e sporche di sangue. Presi coraggio e schivai il colpo, accovacciandomi sul terreno. L'uomo preso dall'ira urlò, caricando un'altro colpo. Nel momento in cui il ferro stava per toccare il mio bacino mi accovacciai nuovamente a terra, ma questa volta presi la spada e gliela infilzai sul fianco. L'uomo, ferito, cadde a terra sanguinante. Non ero un cavaliere né un pirata ma me la cavavo propio bene con quella spada!
<<Susan, prendi Alex e buttati!>> Urlò Akilah con voce soffocata, concentrata sul combattimento. Il mio sguardo saettò verso Alex. Era in una pozza di sangue. Presi il corpo del ragazzo e goffamente mi diressi verso il dislivello del fiume.
<<Susan, a-aiuta gli al-altri non m-e->> Ansimò Alex, cercando di scandire ogni lettera. Diedi un'ultimo sguardo ai miei compagni. Atreio aiutò Akilah nel duello tra un'altro uomo. Melody cercò di schivare un'altro colpo. Erano tre uomini contro altri tre uomini. Il duello era alla pari, sì, ma la forza era troppo brutale dei nemici. Se prendevo anche io perte al duello potevo salvare i miei amici. Eravamo in maggioranza...
<<SUSAN, CHE STAI ASPETTANDO! BUTTATI?>> Urlò AKilah, con gli occhi iniettati di rabbia. Dovevo salvare Alex, come lui aveva fatto con me, ben due volte. Presi coraggio e mi buttai dalla cascata.
Il vuoto divenne la nostra salvezza ma ora il mio cuore sanguinava.