Collateral effect | Scorose

By nymphcalipso

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Il problema più grande è che, per questo mondo instabile, se sei debole, se sei fragile, vieni lasciato indie... More

🌻 playlist e personaggi 🌻
1. benvenuta all'inferno!
3. la chiave e progetti top secret
4. se fossi lei
5. bianco, rosso e armonie
6. reggiseni rosa e teorie assurde
7. là fuori c'è un mondo che se frega
8. verità indicibili
9. di lacrime, voragini e paure
10. promesse che non possono essere mantenute
11. mantenere il segreto
12. sinonimo di protezione
13. come puoi volere altro?
14. per un solo singolo attimo
15. sei molto di più di quello che credi
16. irremovibilmente libero
17. lascia che te lo dimostri
18. rivelazioni sconcertanti
19. sono cattiva

2. pulsazioni negative e omicidi

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By nymphcalipso

Alla fine, per la grandissima gioia di Lily, Lysander non è morto davvero anzi, ora si sta godendo tutte le attenzioni che la sua fidanzata può regalargli mentre James li fissa da lontano con il broncio.

Mi sembra di essere finita all'asilo nido...

«Lo sai che prima o poi sarebbe stato inevitabile.» asserisco avvicinandomigli piano, James quando è incazzato con qualcuno ce l'ha con tutto il mondo intero. Non che io sia molto diversa da lui...

«So anche che i miei genitori staranno fornicando come non so che cosa a quest'ora visto che hanno finalmente casa libera, ma questo non significa che io lo voglia sentir dire da mia madre o peggio, vederlo.» borbotta alzando gli occhi al cielo per l'ennesima volta quando Lily stampa un bacio un po' più appassionato sulle labbra di Lysander. Se non fosse mia cugina penserei pure che sono stra carini insieme, ma sono cresciuta accanto a Lily e immaginarmela fare certe cose mi disgusta non poco.

«Qual è il problema se Lily se la fa con il suo ragazzo?» chiedo ingenuamente. Okay, che sono stupida e che il mio quoziente intellettivo è largamente al di sotto della media di questa famiglia, ma a certe cose ci arrivo pure io. 

«È ancora una bambina»

Alzo gli occhi al cielo trattenendo a stento un insulto. «Buffo detto da uno che ha appena tirato un pugno ad uno dei suoi migliori amici»
Lily non è più una bambina da parecchio tempo, sono finiti i giorni in cui correva per casa supplicando chiunque di giocare con lei.

James mi lancia un'occhiataccia che dovrebbe intimorirmi, ma che in realtà lo fa sembrare solo un orsacchiotto un po' stupido. «Ah ah ah Rose quanto sei simpatica! Scamander giù le mani dal culo di mia sorella!» urla correndo a dividerli.

Se Hugo si comportasse come James fa con Lily penso che a quest'ora avrebbe già perso l'uso delle dita, poco ma sicuro. Ovviamente il mio caro fratellino non ha motivo di preoccuparsi anche perché il fronte fidanzati rimarrà inesplorato ancora per molto per la gioia di papà. Non che gliene debba comunque fregate qualcosa.

La mia ultima cotta seria risale a tre anni fa e mi è passata subito dopo aver scoperto che Jason McLaren, sì quello che sarebbe dovuto essere il mio ragazzo, aveva a sua volta una tresca con mia cugina Dominique.

Ovviamente dopo che l'ho lasciato lei si è stancata di lui e lo ha sua volta scaricato senza nessuna pietà.
Ecco svelato l'arcano misterioso dietro il nostro odio reciproco.
A nulla servono i discorsi motivazionali di Albus contro l'odio tra cugine e sulla pace famigliare se due minuti prima stavi per strapparle tutti quei lunghissimi e setosissimi capelli biondi.

Non è in fatto che mi abbia "rubato" il ragazzo a farmi incazzare, ma più il fatto che avrebbe potuto scegliere chiunque e chiunque prestato senza problemi.

Un urlo di battaglia improvviso mi distrae dai miei pensieri omicida su Dominique e non rimango per nulla stupita nel vedere Lily saltare al collo di James. In tutto ciò Albus li osserva indifferente da lontano, lento com'è è probabile che non abbia ancora realizzato che quella che sta tentando alla vita di suo fratello è sua sorella.

Chi lo capisce è bravo, ma se non ci pensa lui a riportare la sua famiglia integra a casa non vedo perché debba farlo io. Ho già abbastanza problemi di mio, ci manca solo che mi inemichi pure la Potter più malefica.

«Ehi, Rosie» mi chiama qualcuno. Non appena riconosco la voce sul mio viso si dipinge un sorriso dolcissimo e subito mi rilasso visibilmente.

Tra tutti i miei cugini Louis è in assoluto il mio preferito. È tranquillo, non fa mai casini, non crea problemi e soprattutto si fa sempre gli affari propri. E poi andiamo, come non si fa ad adorarlo con quel faccino da bambolotto che si ritrova!

Se non fosse per i suoi capelli castano chiarissimo, i lineamenti e gli occhi ghiaccio suggerirebbero discendenze Malfoy, proprio come Scorpius.

Che dire, la genetica famigliare ha fatto un capolavoro con tutti tranne che con me.

«Siamo finiti in stanza insieme, sono sicuro che ci divertiremo!» esclama Louis posando il braccio sulla mia testa come se fossi il suo bastone da passeggio.

Ah, piccolo -piccolissimo- dettaglio, nonostante ci siano più di due anni di differenza Louis mi supera di almeno dieci centimetri, più o meno come tutti in famiglia. Gli unici che mi fanno compagnia quaggiù sono Hugo, anche se è comunque più alto di me e ha i muscoli quindi automaticamente è come se il genere femminile subisse un'amnesia, e Cassie che però è perfetta quindi non conta a priori.

«Mh» Evidentemente il mio disappunto è più palpabile del previsto perché il mio cuginetto se ne accorge subito e si volta a guardarmi offeso.

«Eddai Rose, ringrazia di essere finita in stanza con me invece che con Albus, o peggio, con Fred.» Annuisco con un sorriso perché ha ragione e perché non augurerei a nessuno di dormire con Albus siccome è sonnanbulo e vi stupireste di scoprire i posti in cui l'abbiamo ritrovato, eppure non riesco a scollarmi di dosso questa brutta sensazione.

«Non è per quello»

Louis mi guarda per qualche secondo cercando di capire che cosa mi frulli nella testa, poi si arrende e si lascia cadere al mio fianco sul divano. «E allora cosa c'è?»

Sospiro sentendomi in colpa per quello che sto per dire, non voglio rovinare la vacanza a nessuno con il mio pessimismo cosmico. «Sento che andrà a finire male, davvero male»

Louis apre la bocca per ribattere, ma non fa in tempo a pronunciare una sola sillaba che nell'aria si diffonde una melodia inquietante e un preoccupante odore di incenso.

Ora, qui ci fermiamo un secondo e ritorniamo alla mia stupidità e al fatto che il Cappello Parlante abbia fatto bene a escludere a priori la casata di Corvonero per la sottoscritta allo Smistamento.

Se davvero avessi ereditato i famosi geni di mia madre probabilmente ora non mi ritroverei a fissare mia cugina Molly lanciarci petali di rosa addosso mentre volteggia sulle note di una musica celtica.

Io sono normale, giuro.
È la mia famiglia che è pazza, non io.

«Mio dio, è pieno di pulsazioni negative qui!» Molly Weasley meglio conosciuta come la figlia maggiore di Percy Weasley lancia i petali nella bocca ancora spalancata di Louis mentre mi schiaffa -letteralmente- in faccia una coroncina di fiori intrecciati.

«Ecco così va meglio! Rose, amore mio, indossa quella corona fatta di fiori, proprio come te che sei un fiore rigoglioso. Oh, potessi avere un nome come il tuo, che Fata Morgana ti benedica!» esclama e io vorrei davvero non sapere che cosa sta blaterando, ma purtroppo Molly è fin troppo strana per credere che sia tutta opera sua.

Mi spiego meglio, zio Percy dopo aver perso zio Fred è diventato una sorta di guru che... si beh insomma, un mago convinto di potere avere una magia speciale.

Va bene, ok, ve lo dico. Ha fatto un viaggio in Italia dove un mendicante l'ha convinto di essere discendente dei figli dei fiori pur di farsi dare qualche spicciolo. Il problema è che zio Percy ci ha creduto veramente e ora Molly mi vede come una specie di guida spirituale per via del mio nome.

Questa cosa mi lusinga visto e considerato che io non potrei mai essere una guida per nessuno tantomeno un esempio da seguire, ma almeno in casa Weasley-Catkins regno io.

Molly ci fissa un po' come se volesse scoprire tutti i nostri segreti più intimi poi, come se fosse appena giunta ad una conclusione esaltante, le sue labbra si spalancano in un sorriso gigantesco e parecchio inquietante.
«Louis, ti cercava Cassie.»

Ed è qui che succede la prima cosa strana di questa vacanza. Non appena Molly nomina Cassie, Louis scatta in piedi e si passa una mano tra i capelli dorati finendo per scompigliarli solo di più e corre su per le scale lasciandomi qui da sola.

E beh, la cosa strana è che Louis e Cassie non sono mai andati davvero d'accordo e non esiste motivo al mondo per cui Louis sarebbe dovuto essere così esaltato all'idea di parlarle.

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