La Strage Di Bittytown

De gothicprincess96

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Un caldo pomeriggio di mezza estate di inizio anni '60, una cittadina tranquilla che si gode i raggi del sole... Mai multe

1. Esodo
2. Munizioni
3. Complicazioni
4. L'attacco
5. Ritrovamenti
6. Robert (1)
7. Esplorazione
8. Diario (1)
9. Monica
10. Possibilità
11. Claire (1)
12. Claire (2)
13. Chiarimenti
14. Delirio
15. Raggio di sole

16. Diario (2)

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De gothicprincess96

31 Luglio, 09.00 a.m.

Robert si svegliò, allungando la mano verso l'altra metà del letto e trovandola vuota. Aprì gli occhi e si diresse in salone in tutta fretta. Claire era lì, il diario e la traduzione di nuovo sotto gli occhi. 
<<Buongiorno, Robert>> disse George. 
<<Buongiorno a te>> rispose. <<Novità?>>
<<No>>. 
<<Qualcosa ci sarebbe>> si intromise Mary, appena destatasi dal sonno. Sbadigliò e si stropicciò gli occhi, facendosi subito seria. <<Il corpo di Lucas è sparito>>.
<<Anche il suo? Ma chi può essere stato?>> chiese Robert.
<<Come chi può essere stato?>> disse Claire, chiudendo il diario con un tonfo. <<C'è una banda di killer psicopatici là fuori!>>
Robert rimase deluso dalla sua scontrosità. <<Claire, tutto bene?>>
<<Non c'è niente che vada bene, vedi qualcosa che stia andando per il verso giusto?>> Si alzò, scagliando il diario e i suoi appunti contro una parete, e salì di sopra.
Robert non sapeva cosa dire.
<<Non prendertela, figliolo>> disse George. 
Robert annuì e raccolse il diario. <<Riunione tra quindici minuti, salgo su a vedere come sta Richard>>.
Aprì la porta della camera da letto: Richard era ancora legato, disteso sul pavimento, e dormiva profondamente. Lo scosse leggermente, poi con più vigore. Richard borbottò qualcosa di incomprensibile e finalmente aprì gli occhi. 
<<Robert... cos'è successo?>>
<<Sei andato in escandescenza stanotte, abbiamo dovuto tramortirti e assicurarti al letto. Hai tentato di farci del male>> aggiunse Robert dopo una breve pausa. <<A me e a Claire>>.
<<Cosa?>> Richard si svegliò del tutto, cercando di sollevarsi. <<Cosa stai dicendo, Robert? Io non farei del male a una mosca, immagina alle persone a cui tengo!>>
<<Hai tentato di ucciderci>>.
Richard, sempre più sconvolto, cominciò a chiedere perdono al fratello, tra le lacrime.
<<Posso slegarti? O farai qualche altro scherzetto?>>
Richard fece segno di sì con la testa, perso nei suoi pensieri.
<<Aspettami qui>> disse Robert appena ebbe finito di slegarlo.
Bussò alla porta della camera di Claire, che gli aprì subito. 
<<Scusami per prima, Robert>>.
Si baciarono. 
Lei era visibilmente preoccupata. <<Richard come sta?>>
<<Sembra rinsavito... e pentito, anche se afferma di non ricordare niente di quello che è accaduto stanotte>>.
<<Quello non era Richard...>> disse Claire, lo sguardo fisso nel vuoto. <<Quando tengo quel diario tra le mani, è come se mi trasmettesse qualcosa di negativo, uno stato d'animo di irrequietezza e angoscia. Divento aggressiva, non mi sento più me stessa. È come se avesse il potere di riempire la mente e il cuore di sofferenza e cattiveria>>. Rabbrividì.
Robert pensava che potesse aver ragione, del resto il fratello aveva custodito il diario per parecchie ore.
<<Scendi con noi? È arrivato il momento di fare qualcosa, qui non si mette per niente bene>>.
Si diedero la mano e uscirono dalla stanza. 
<<Andiamo, Richard>> lo chiamò Robert dal corridoio. 
Richard uscì dalla stanza con la testa china, e appena vide Claire cominciò a singhiozzare.
<<Claire, perdonami! Qualunque cosa abbia fatto nemmeno la ricordo, non volevo!>>
<<Va bene>> rispose lei, sospirando.
 
Erano tutti seduti attorno al tavolo. Lucy teneva gli occhi aperti con difficoltà, Richard si massaggiava il bernoccolo, George e Mary, seduti l'uno vicino all'altra, erano sulle spine. Claire riordinò i fogli della sua traduzione e li passò a Robert, il quale per venti minuti lesse ininterrottamente.

<<Quindi è come ho sempre pensato. Vostro padre è involontariamente la causa di tutto questo>> disse George, in tono trionfante.
<<Direi di sì>> rispose Robert. <<Claire, perché non mi hai passato anche quei fogli?>> Robert le indicò con il dito tre o quattro fogli che Claire aveva messo da parte.
<<Perché c'è scritta esattamente la stessa cosa, ma a quanto pare è stata un'altra persona a scrivere, non tuo padre. La data risale all'autunno del 1662>>.
<<Mi stai dicendo che tutto questo è successo esattamente quattrocento anni fa?>> chiese Robert.
<<Così sembra. Dubito però che se non fosse stato vostro padre a trovare il diario, tutto questo sarebbe accaduto ugualmente. Deve essere stato un vostro avo ad aver aperto il portale per la prima volta>>.
<<E un altro avo a richiuderlo... sacrificandosi>> disse Mary, con gli occhi sbarrati. <<George, è come ti avevo detto! Quando ci sono di mezzo dei demoni, resta solo il sacrificio per placarli!>>
<<Cara, non agitarti>> le disse lui, cingendole le spalle con un braccio.
<<Quindi state dicendo che nostro padre è entrato in contatto con l'Oltretomba, che in quel momento al lato opposto c'erano dei demoni, che è stato soggiogato da questi e ha quindi aperto una porta per loro nel nostro mondo? E per richiudere la porta e riportarli indietro, è necessario che uno dei due si sacrifichi?>> disse Richard tutto d'un fiato, guardando Robert negli occhi, rivolgendo direttamente a lui l'ultima domanda.
<<Esattamente>> disse Claire a denti stretti. Strinse i pugni sotto al tavolo, conficcandosi le unghie nella carne. Robert se ne accorse e mise una mano sopra le sue per calmarla.
<<Troveremo una soluzione>> disse lui, guardandola negli occhi.
<<E questo portale dove si troverebbe?>> chiese Lucy, che iniziava a svegliarsi.
<<Hai dormito per tutto il tempo mentre Robert leggeva, a quanto sembra>> disse Claire.
<<I demoni hanno conferito a nostro padre il potere di mutaforma, poteva cioè...>>
<<Sappiamo tutti cos'è un mutaforma>> lo interruppe Lucy, acida.
<<Tu non sai nemmeno tenerti su le mutande>>. Claire era sempre più irritata e nervosa. Non poteva credere che per fermare tutto questo sarebbe stato necessario il sacrificio di uno dei due fratelli. Se fosse stato necessario, avrebbe voluto che fosse Richard a sacrificarsi. Avrebbe sacrificato tutti in quella stanza pur di salvare Robert, avrebbe sacrificato perfino se stessa.
<<Avete finito? Non abbiamo più tempo per queste bambinate>>. George era sempre più intollerante a quei battibecchi infantili.
<<Nostro padre, sotto forma di una delle guardie di Saint Tropez, è riuscito a entrare dentro la prigione. Così ha potuto studiare il perimetro e gli orari dei turni di tutte le guardie e dei medici. Ci sono le coordinate del portale. Da quanto ha tradotto Claire, dovrebbe trovarsi nei sotterranei del reparto psichiatrico>>.
<<Io suppongo che i demoni siano usciti dal portale, possedendo i corpi dei criminali che si trovavano rinchiusi nel reparto psichiatrico, e che poi abbiano ucciso qualsiasi persona abbiano incontrato e si siano diretti qua>> disse Claire.
<<Per vendicarsi. L'avo che ha richiuso il portale nel 1662 abitava qui>> disse improvvisamente Richard.
<<Ora che ci penso, tra i tanti libri che abbiamo consultato io e Lucy, ho trovato un articolo che parlava di una strage di massa avvenuta proprio qui, a Bittytown, nella seconda metà del XVII secolo. Il titolo era "Opera del demonio?">>
<<Non sopravvisse nessuno?>> chiese Mary, sempre più terrorizzata. 
<<Da quello che abbiamo letto, no>> disse Lucy. <<È successo tutto esattamente come adesso. La città il fiamme, il bestiame macellato... nessun superstite>>.
<<L'unica ipotesi che riuscirono a formulare, oltre a quella che ci fosse lo zampino del diavolo, fu che dei banditi avessero saccheggiato la città, uccidendo tutti, persone e animali. Ma non trovarono nessuna prova di un'invasione del genere. In quel periodo non c'era nemmeno l'ufficio di Polizia, né un carcere>> puntualizzò Richard.
<<Beh, nel ventesimo secolo non abbiamo ancora un ospedale...>> disse Robert, guardando il fratello. Entrambi stavano pensando alla madre.
<<Quindi, cosa proponete di fare?>> chiese Lucy.
<<Io credo che l'unico modo per uscire vivi da qui sia andare proprio al portale>> disse Robert.
<<Cosa? Ma è a circa venti minuti da qui! E dovremmo fare la strada di corsa! Io non ce la farei>>. Mary era avanti con l'età e abbastanza in sovrappeso. Forse era colpa dei gelati che il suo innamorato le regalava.
<<Nemmeno io, sono troppo vecchio per correre>> aggiunse George.
<<Abbiamo bisogno di te, George. Sei stato in guerra, sei quello che ha la mira migliore, qui tra noi>> disse Robert. <<La soluzione ci sarebbe>>. Fece una pausa a effetto, prima di aggiungere <<Abbiamo una Rolls-Royce>>.
<<Abbiamo un'auto? E quando pensavate di dircelo?>> chiese Lucy.
<<Se non fossi stata impegnata ad accoppiarti come una cagna in calore e poi a giocare con le bottiglie tentando di colpire Robert, forse lo avresti saputo anche tu>> le rispose Claire, con un sorriso soddisfatto. 
Lucy sembrò quasi grugnire per la rabbia, diventando rossa in viso, ma non ribatté. C'era poco da ribattere.
<<Abbiamo un problema. L'auto non parte. Il serbatoio è vuoto>> disse Robert con gli occhi bassi.
<<C'è una pompa di benzina, a dieci minuti da qui. Andrò io>> propose Richard. <<Così spero che possiate perdonarmi per tutto il male che ho causato>>.
<<Sei sicuro? È pericoloso, fratello>>.
<<Lo è anche per te. Ti sei preso cura di me per tutta la vita, adesso è il momento che anche io faccia qualcosa per te>>.
<<Non sei obbligato>>.
<<Robert, se vuole andare lui, lascia che vada>> disse Claire, prendendo lei questa volta la mano di Robert.
<<Io vengo con te>>. Lucy si alzò da tavola e andò a poggiare le mani sulle spalle di Richard, con fare protettivo.
<<Bene, allora. Non c'è tempo da perdere>>. 
Si alzarono tutti. Robert diede la sua Colt al fratello. <<Sta' attento, ti prego>>.
<<Non preoccuparti, torno presto con il carburante>>.
Richard e Lucy stavano per uscire.
<<Via libera, sembra>> disse Richard.
<<Aspetta!>> Claire gli si avvicinò. <<Tieni. Se dovessero accerchiarti, minaccia di distruggerlo. Finché abbiamo il diario, non possono ucciderci>>.
<<Ne sei sicura?>>
<<Sì, se uno dei due discendenti, in questo caso tu o Robert, distruggeste il diario mentre i demoni sono nel nostro mondo, loro finirebbero di esistere, sia nel nostro mondo che nel loro>>.
<<E se attaccassero voi?>>
<<Li terremo impegnati>> disse Robert, caricando il fucile a pompa, l'ultima arma della sua scorta.
<<Buona fortuna>> disse Claire a Richard.
<<Grazie, Claire>>.

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