ღ Agape- Charles Leclerc

By Atlasreves

238K 5.7K 406

Bianca è una normalissima ragazza che ama la sua famiglia più di ogni altra cosa sopratutto il piccolo fratel... More

🌟
Conoscenze
Demoni
Imbarazzo
Poli Opposti
Sorprese
Ritrovarsi
Scegliere
Sopportare
Te Stessa
Girare Pagina
Mon Angel
Confusa
Sta Sera
Prontissima
Bienvenue!
L.A.
Funny
60 Sec
Codice Blu
Silenzio
Belgique
Fact!
AH19
Proviamo
Monza Pt. 1
Monza Pt. 2
Como
Il Cerchio Della Vita
Not Okay
Un Segreto Che Cambia Tutto
Ily

La Solitudine Dei Numeri Primi

5.7K 157 7
By Atlasreves

-Ho trovato la mia ragazza a letto col mio migliore amico- disse George con le lacrime agli occhi
-Dire mi spiace sarebbe banale. Immagino come ti puoi sentire- mi spiaceva, George era veramente simpatico e dolce, non capisco come puoi fargli una cosa simile.
-Beh dopo 3 anni di relazione fa male. Forse non si è sentita abbastanza amata- sorrisi in modo sforzato per tentare di tirarlo su
Il treno ad alta velocità  39528 da Milano Centrale a Bologna è in arrivo alla stazione di Bologna Centrale annunció la voce metallica
-Sono sicura che l'hai amata tanto se no non staresti così George fidati. Sono sicura al 100% di ció- dissi e lui sorrise
-Si chiamava Olivia. Capelli biondi, poco più bassa di me e degli occhi neri come quelli di una bambola. Andavamo insieme al college- sorrideva trattenendo le lacrime e la scena mi spezzava il cuore.
-Non sa che ragazzo d'oro ha perso-
-Sta da ormai 4 mesi con Joseph, il mio migliore amico. Lo conosco da quando ho due anni penso. Ho capito che non mi è mai stato fedele-
-George, ci hanno perso loro non te. Tu hai perso solo delle persone false, non leali. Loro hanno perso un ragazzo fantastico- mi guardó asciugandosi la lacrima che scendeva
-Sono ridicolo- disse continuando ad asciugarsi le lacrime e io risi
-Non sei ridicolo. Sei umano- presi la valigia visto che il treno si era fermato e mi alzai in piedi
-E te invece? Non dirmi che hai già litigato con Charles ancora- risi e negai con la testa
-È una storia lunga e complicata- dissi scendendo seguita da lui dal treno, sentendo poi l'aria fresca di Bologna accarezzarmi il viso. Erano le 3 di notte circa e la stazione era deserta; ho sempre amato viaggiare la notte, la notte porta pensieri e ti fa amare di più le cose. O almeno questo vale per me.
-Be, si da il caso che ho tempo-
- io no devo prendere un tram scusami-
-Ti porto in macchina-
-Che?-
-Ti porto a casa in macchina. Sai quella cosa a quattro ruote- disse e io risi visto che mi prendeva in giro
-non c'è bisogno, ci metto un po' di più ma mi godo la città di notte- gli feci l'occhiolino e lui sbuffó
-Si ti bagnerai anche tutta, piove a dirotto. Non lo offro a tutte il passaggio, è una cosa rara- alla fine annui e, arrivati alla Mercedes grigia di George salii.

-Quindi tu abiti con Cate e non hai nemmeno l'auto?-
-Assurdo vero. Sono ecosostenibile-
-Si anche quando piove a dirotto sei ecosostenibile. Ma dove cavolo abitate- disse passando tra le mille vie strette del centro di Bologna. Il nostro era un appartamento in un palazzo storico in centro e le vie per arrivarci erano senz'altro molto strette
-Stai zitto e fermati che sono arrivata- dissi tirando su il cappuccio
-Devi ancora spiegarmi perché piangevi- disse bloccando le portiere
-Non funziona bloccare le portiere sai. Sono stanca, magari te lo spiegheró poi- mi lamenta facendo gli occhi dolci sentendo poi il click dello sblocco delle portiere
-Beh peró potresti almeno darmi il tuo numero. Così ho già un amica a Bologna-
Presi il taccuino che avevo in borsa e scrissi veloce il mio numero
-Sei un lecchino-
-Significherebbe?-
-Fai di tutto per compiacermi-
-Puó darsi- aprii la portiera ridendo per poi aprire il bagagliaio e prendere la valigia
-Ci sentiamo Bianca!-
-Certo e tu non buttarti dal balcone per Olivia- gli dissi fermandomi sotto la pioggia ridendo
-Riesci a sdrammatizzare tutto te eh-
-Si vede che non mi conosci George- aprii il portone e lo chiusi velocemente infreddolita.

Salii le scale e appena aprii la porta sentii che Caterina stava guardando la TV. Era ancora sveglia?
Una volta dentro vidi che era sul divano abbracciata a Pierre. Erano così carini, gli misi la coperta per poi andare in camera e gettar i sul letto. Avevo bisogno di parlare con qualcuno, avevo bisogno di Charles e decisi di chiamarlo. So che era tardi ma non sapevo come fare.

-Bianca mi stavo preoccupando-
-scusa se è tardi-
-Non scusarti assolutamente. Che è successo? Non hai una bella voce-
-C'era Christian lì a casa. Mio padre. Amelia. Mia madre e il padre di Christian. Mia madre sta con suo padre- quelle parole mi facevano male
-Dio santo- sussurró e io scoppiai in lacrime
-Sembrava fosse un complotto contro di me-
-Ei ei calmati-
-Charles sono sola, senza più niente. La mia famiglia è spezzata e il mio cuore anche- non volevo raccontargli DI Christian mi sarei sentita ridicola
-Vorrei essere lì ad abbracciarti-
-Odio la mia vita Charles-
-Non dirlo. Perché non é vero. Bianca ora ascoltami, vengo a Bologna e andiamo insieme con anche Marco a Hockeinheim-
-Non ho voglia di andare a Maranello...-
-Recuperiamo Marco insieme e ce ne andiamo. È tuo fratello e gli vuoi bene non dimenticarlo mai-
-Lo so. Avrei voglia di dargli una sberla a tutti e io che pensavo di passare una bella sertata-
-Rompi tutto ció che vuoi. Sfogati- presi in mano il quadro di famiglia appoggiato sul comó. Eravamo in Spagna, in vacanza. Io ho in braccio Marco mentre i miei appoggiano la mano sulle mie spalle. Siamo così felici. Peccato che non esista più quella felicità. Strinsi la presa troppo forte, crepando lì vetro vedendo il sangue che sporcó leggermente la foto, uscendo dalle mie dita. La lasciai andare per terra, facendola andare in frantumi e graffiandomi leggermente le gambe.
-Direi che hai preso alla lettera le mie parole-
-Già. Era la foto di famiglia ma ormai se non fosse per marco, io non avrei più una famiglia- dissi triste
-Domani pomeriggio arrivo a Bologna mon angel, non preoccuparti. Riesci a non fare cavolate?-
-Io ci provo. Mi manchi-
-Manchi anche a me. Ora dormi mon angel-
-Grazie Charles. Ti fai sempre in quattro per me-
-Sei una mia amica- disse e chiusi la chiamata lasciandomi andare sul letto e addormentandomi immediatamente.

Mi alzai verso le 8 del mattino, avró dormito più o meno due ore neanche molto bene. Mi preparai e uscii per andare a correre nonostante le nubi che coprivano il cielo della città. Sbloccai il telefono per mettere la musica mentre scendevo le scale e vidi un messaggio da un numero sconosciuto

3********6
Ciao Bianca sono George.
Che ne dici se verso le 8.15 andiamo a fare una corsetta? Io verso quell'ora passo davanti a casa tua

Sorrisi, era di parola visto che aprii il portone e me lo ritrovai davanti mentre correva sul posto
-Come fai a sapere che vado a correre?-
-sei una tipa ginnica lo so-
-Penso che tu sia uno stalker but okay- dissi e iniziammo a correre. Cercava di farmi sorridere perlomeno, anche se non mi scordavo il perché stessi male sopratutto per i taglietti che avevo sulle mani.
-Uff mi devo fermare tu vai non preoccuparti- dissi affannata, facevo molta fatica rispetto al solito e avevo delle fitte al petto molto forti. Non prometteva bene, per niente.
-Se sei stanca ci fermiamo non preoccuparti- disse e io mi sedetti sulla panchina del parco, tenendo una mano sul mio petto
-Non mi hai ancora detto come mai stai così male- disse e io lo guardai mentre stava in piedi davanti a me. Presi un respiro profondo e gli raccontai tutto.

-Bianca avresti dovuto dirlo subito-
-Lo so lo so. Ma mi vergogno. Sei l'unico che lo sa- gli cofessai, lui sorrise e mi abbracció.
-Devi dirlo anche a Charles e devi denunciare il fatto-
-Non voglio dirlo a Charles. Non voglio che si preoccupi troppo-
-Capisco. Sai, siamo entrambi nella barca dei delusi dalla vita- disse e aveva ragione.
-Siamo in solitudine. Siamo tutti soli, non puoi fidarti di nessuno- forse era così. Forse ero troppo dipendente dalla mia famiglia, ho sempre creduto che loro fossero la soluzione a tutto. Ho sempre creduto che se avessi avuto bisogno loro sarebbero stati li uniti.
-Hai ragione. Forse ti devi fidare solo di te stesso nella vita-
-Siamo tutti soli ma alcuni non se ne accorgono. Noi siamo come dei numeri primi, siamo soli. La solitudine dei numeri primi- dissi sorridendo
-Hai ragione- disse facendo calare il silenzio fra di noi e facendoci pensare.

George si era rivelato un buon amico che sapeva parlare quando opportuno e dare consigli. Grazie a lui non avevo dovuto prendere la macchina di Cate per andare a prendere Charles e gli ero molto grata. Caterina e Pierre nel frattempo avevano sistemato visto che lui è arrivato a casa di lei con un mazzo di rose enormi e dei cioccolatini e chi resisterebbe al faccino dolce di pierre e dei bei baci perugina?
Be io sicuramente non avrei resistito.

-Aspetta qua- gli dissi scendendo dalla sua Mercedes e dirigendomi verso la stazione.
Il treno ad alta velocità 392748 proveniente da Torino P. Nuova é in arrivo al binario 9. Allontanarsi dalla linea gialla.
Appena arrivó il treno, la gente si fiondó fuori. Mi alzai sulle punte dei piedi per vedere dove fosse Charles e appena lo vidi alzai il braccio per farmi vedere e lui sorrise.
-Bianca- disse lasciando la valigia di fianco a sé e abbracciandomi
-stai bene? Ieri mi sono spaventato- disse e io sorrisi staccandomi sa quell'abbraccio
-Dire che sto bene equivale a mentire- e a quel punto il sorriso si spense un po'.
-Devi spiegarmi bene tutto- disse e ci avviamo verso la macchina di George.
Charles rimase sorpreso a vederlo e sorrise un po' a stento
-Ciao Charles-
-George? Che ci fai qui?-
-ho una casa qui e ieri io e Bianca ci siamo incontrati sul treno- sembrava poco convinto charles della cosa ma George mise in moto e in poco tempo ci trovammo sotto casa mia
-Grazie- dissi all'inglese scendendo dall'auto seguita dal monghenasco
-Ciao Bia, ciao Charles- disse e ci congedammo e ci dirigemmo in casa, dove Caterina e pierre non c'erano. Saranno andati a farsi un giro, peccato, non ho ancora avuto modo di parlare bene Con loro e spiegarmi tutto.

-Non sapevo che tu e George foste amici- disse sedendosi sul divano come se fosse a casa sua mentre io preparavo la cena.
-Già- dissi solo un po' imbarazzata.
-Bianca te lo richiedo, come stai?- stavo prendendo la pentola dallo scaffale, mi fermai e mi voltai verso di lui. Sospiri e abbassai gli occhi verso terra
-Uno schifo- risposi per poi tornare a guardarlo
-Vieni qui- disse sedendosi sul divano e battendo la mano su di esso. Chiusi il cassetto e mi sedetti di fianco a lui, mise una mano attorno alla mia vita e mi avvicinó a lui
-Spiegami tutto- disse accarezzando i delicatamente i capelli, mentre io rimanevo con lo sguardo perso nel vuoto
-Sono arrivata a casa e mi sono ritrovata Christian, Amelia e mio padre. Mi aveva detto che voleva fare una cena solo io, lei e marco. Poco dopo è arrivato Aldo, il padre di Christian,un collega di mio padre oltretutto. Niente poi marco, papà e amelia sono corsi in cucina per mangiare. Io mi sono alzata lentamente dal pavimento dov'ero seduta a giocare con marco e gli ho visti. Mia madre e Aldo si sono baciati. Io non ci credevo. Mia madre non mi ha nemmeno dato una spiegazione o qualcosa. Niente. Poi mi provocavano tutti in qualsiasi modo. Mi sono sentita presa in giro dalla mia stessa famiglia, da quelli che credevo fossero i miei migliori amici- volevo dirgli di Christian. Ma forse non ne avevo il coraggio.
-Sei sicura che non è successo altro?- disse continuando ad accarezzarmi
-Mi sono sentita tradita, ho paura ora- ero in lacrime di nuovo. Ero forse la ragazza che piangeva di più di tutta la terra.
-Non devi avere paura-
-Charles non posso fidarmi di nessuno-
-Di me puoi fidarti-
-Te ne andrai anche te prima o poi-
-Perché dovrei? Di me puoi fidarti, di Cate, di Pierre e anche di quei ritardati di George, Lando, Carlos, Seb, Lewis, Daniel, Alex e persino di Max-
-Max? Ma se mi odia- dissi ripensando a lui e dilara
-Non ti Odia Bi. Lui ha sempre voluto provare a fare amicizia con te, fin dal primo momento in cui ti ha vista. Solo che Dilara sarebbe troppo gelosa e ingestibile visto che ti odia- rimasi un po' stupita
-Vorrei tanto capire perché c'è gente che mi odia-
-Perché sei speciale. Hai doti che loro non hanno. Sei la ragazza più semplice e umana che conosca- sorrisi un po'. Mi conforta a sentire queste parole affettuose
-charles, mi prometto una cosa? -
-Non sono il tipo a cui piace fare promesse ma ci provo-
-Mi prometti che quando avró bisogno ci sarai?-
-Certo. Io ci saró sempre. Anche se saró dall'altra parte del mondo tu mi troverai sempre nel tuo cuore- disse e io risi
-Dovresti fare il poeta stupido- anche lui rise
-Acciderbolina ho intrapreso la carriera sbagliata. Peró non scherzo, io ci saró sempre- disse ridendo per poi darmi un bacio tra i capelli. Era un ragazzo affettuoso e mi risollevava quell'affetto.

Tutti nella vita abbiamo bisogno di amore, e ognuno lo trova a modo suo, tramite le sue scelte.

Continue Reading

You'll Also Like

286K 10.1K 74
Chiara e Kumo li osservavano da lontano "Quei due si completano" parlò il ragazzo "Hanno uno un pezzo di anima dell'altro" continuò la bionda "già...
78.7K 1.4K 52
Dopo che Lisa ha lasciato Max tutto è cambiato... Ma ci sarà Ancora qualche speranza che i due tornino insieme?
15.6K 251 37
Camila Senna, si, la figlia del celebre Ayrton Senna ha deciso di andare oltre la morte del padre e di tornare a tifare dal box arancione. Nonostante...
326K 8.6K 71
"Irene i cantautori dicono che l'importante non è quante volte cadi ma se hai il coraggio di rialzarti Ma dopo mille cadute roventi Non ci resta che...