P.S. I hate you (Harry Styles...

By ahngvst

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"Harry. Vieni stasera?" "Scordatelo, stavo dormendo." rispose seccato dal fatto che lo avessi chiamato alle t... More

MODIFICHE !!
P.S. I Hate You (Harry Styles) [Traduzione italiana]
Capitolo 1
Capitolo 2
Capitolo 3
Capitolo 4
Capitolo 5
Capitolo 6
Capitolo 7
Capitolo 8
Capitolo 9
Capitolo 10
Capitolo 11
Capitolo 12
Capitolo 13
Capitolo 14
Capitolo 15
Capitolo 16
Capitolo 17
Capitolo 18
Capitolo 19
Capitolo 20
Capitolo 21 (PARTE 1)
Capitolo 21 (PARTE 2)
Capitolo 22
Capitolo 23
Capitolo 24
Capitolo 25
Capitolo 26
Capitolo 27
Capitolo 28
Capitolo 29
Capitolo 30
Capitolo 31
Capitolo 33
Capitolo 34
Capitolo 35
Capitolo 36
Capitolo 37
Capitolo 38
Capitolo 39
Capitolo 40
Capitolo 41
Capitolo 42
Capitolo 43
Capitolo 44
Capitolo 45 (PARTE 1)
Capitolo quarantacinque. (PARTE 2)
Capitolo quarantasei.
Capitolo quarantasette
Capitolo quarantotto
Capitolo quarantanove
Capitolo cinquanta
Capitolo cinquantuno
Capitolo cinquantadue
Capitolo cinquantatrè
Capitolo cinquantaquattro
Capitolo cinquantacinque
Capitolo cinquantasei
Capitolo cinquantasette
Capitolo cinquantotto
Capitolo cinquantanove
Capitolo sessanta
Capitolo sessantuno
AVVISO SEQUEL

Capitolo 32

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By ahngvst

"A volte, dobbiamo attraversare l'inferno per arrivare in paradiso."


H  A  R  R  Y

Per l'intera nottata avevo pensato a mia madre e mia sorella. Non solo a quello, anche a Blue, il suo sorriso infinito, la sua insolenza, la sua scontrosità quando era arrabbiata con me.

E poi c'era Kendall, lei mi piaceva davvero, sin da quando l'avevo incontrata e le avevo parlato per la prima volta.

Ma poi si misero in mezzo giornalisti e paparazzi e divenne tutto molto stressante, decidemmo quindi di farla finita con qualsiasi cosa ci fosse tra noi. 

Un paio di mesi dopo quell'incidente rincontrai anche Blue ed iniziai a frequentarla di nuovo, ma ancora una volta si impicciarono giornalisti e paparazzi. Erano sempre un passo più avanti di me e i ragazzi.

Io e Blue eravamo riusciti a costruire una solida relazione, per quanto vera potesse essere, ed ecco che era tornata Kendall. Riflettei pensando a tutto quello che era successo.

Non era strano? Cioè, sapevo che l'intera cosa con Blue era stata pianificata dal management, ma perchè Kendall era tornata improvvisamente, senza alcuna ragione?

Qualcosa mi puzzava. E sapevo che sarei dovuto andare fino in fondo.

"Harry." Blue sussurrò intontita e rafforzò la presa su di me.

"Sì?"

"Non... non riesco a dormire." Blue sospirò.

"Ho un'idea." risposi, lei aspettò che continuassi.

Iniziai a cantare una delle sue canzoni preferite dei Mumford and Sons e la sentii sorridere contro il mio petto.

Blue canticchiò I Will Wait, e sorrisi.

Continuavo a tracciarle dei cerchi immaginari lungo la schiena per rilassarla, lei sospirò addormentandosi di nuovo.


B  L  U  E

Il mattino seguente il leggero russare di Harry mi fece aprire lentamente gli occhi.

Hanna non era in vista, quindi presunsi che fosse uscita per fare qualcosa, non sapevo.                                                  

"Harry." lo scossi leggermente, ma lui non sembrò reagire, russò più forte di prima.

"HARRY." piagnucolai, scuotendolo più forte.

"Mhm, non mi muovo finché non mi baci."

"No, non bacio quella tua fottuta bocca sporca. Non lascerò che mi baci con quella bocca." sbuffai, lui ridacchiò leggermente.

"Ma so che vuoi farlo." disse seducendomi, la sua lingua scivolò lentamente fuori per leccarsi le labbra.

Il mio cellulare vibrò dal comodino e lo stesso fece quello di Harry prima che ci paralizzassimo entrambi.

"Controllo prima il telefono" dissi e lui annuì.

"Però dammi un bacio."

"No. Non adesso." scossi la testa.

Rimasi della stessa opinione mentre sbloccavo il cellulare per vedere il messaggio.


Da:fottiti Management :P

Blue, incontro con Harry nel nostro ufficio principale. Alle 2, puntali. Urgente.


Sghignazzai per come avevo nominato il contatto, ma poi mi morsi il labbro.

"Qualcosa che non va?" chiese Harry.

"Immagino... dovrai davvero chiedere per qualche giorno libero."

"Oh. E' il management?" capì immediatamente.

Annuii. "Riunione alle 2." dissi ansiosamente.

"Ah. Non aver paura, ho tutto sotto controllo." agitò la mano.

Non facemmo di nuovo sesso nella doccia, stavamo solo risparmiando acqua per il bene del pianeta. Io ed Harry finimmo per farci la doccia insieme.

Ridacchiai e lui mi spruzzò con l'acqua, facendomi mettere il broncio.

Gli schizzai accidentalmente il sapone negli occhi e boccheggiai, portando una mano alla bocca.

"Ah merda." strizzò gli occhi, spalancai leggermente i miei.

"Oh mio dio. Mi dispiace così tanto!" sussurrai, scuotendo la testa. "Faccio io."

Mi sciacquai le mani e le portai sul suo viso per sciacquargli gli occhi.

"E così non vuoi baciarmi... ma invece mi butti il sapone negli occhi. Wow, è brillante." scherzò e sorrisi.

"Posso baciarti adesso."

"Beh, non è era tanto difficile, no?" sogghignò e lentamente piantai le mie labbra sulle sue.

Uhm... non sembrava tanto giusto. Mi sentivo così appiccicosa... E strana.

Harry si allontanò, guardandomi curioso. "Perchè non stai ricambiando?"

Perchè sei un coglione. Pensai.

Ma sentivo di avere dei sentimenti per quel coglione.

Pensai che i miei occhi parlassero per sè quando il suo leggero ghigno scomparve.

"Non stai facendo niente di sbagliato, se pensi che sia così..."

"Lo so, sei tu che stai facendo qualcosa di sbagliato, Harry. Non puoi nemmeno fare una fottuta scelta, te l'ho detto già una volta, o io o quella fottuta stronza. Ti piace giocare con le ragazze, non è così?" sputai, guardandolo. "Se solo sapessi cosa mi ha detto l'altra sera..." sussurrai più a me stessa, ma lui sembrò sentirmi.

"Che cosa ti ha detto?"

Mi paralizzai, non sapendo cosa fare. Non mi avrebbe neanche creduto, lo sapevo già.

"Niente." risposi semplicemente.

"Blue, guardami. Voglio sapere cosa ti ha detto." disse duramente, le sue dita si strinsero leggermente intorno alla mia mascella facendomi voltare verso di lui.

"Non posso." sussurrai, guardando tristemente in basso verso le mie mani.

Lui sospirò, lasciando la presa. "Lo so, che gioco con le ragazze. Lo so che è così, okay?"

Ci fu silenzio, prima che decidessi di prender parola. Non si torna più indietro.

"Perchè? E' perchè non puoi sopportare il pensiero di poterti fottutamente innamorare? Sai, è l'esatta ragione per cui ti odio così tanto. Ho pensato per un momento che tu fossi diverso, ma poi capisco che sei esattamente la stessa cazzo di persona, Harry." dissi debolmente.

Lui non disse niente, sapendo che quel che avevo detto era esatto.

"Che cosa è successo al 'fottere per divertimento e senza sentimenti' ?" mi chiese quando uscii dalla doccia per asciugarmi e rivestirmi.

"Sono cresciuta, Harry." quasi sputai, fulminandolo con lo sguardo nello specchio. "E forse dovresti farlo anche tu." fu l'ultima cosa che dissi prima di sbattere la porta del bagno e prendere il mio cellulare.

Sì, lo lasciai da solo nella mia camera. Ma non era stupido, presumevo che sapesse come uscirne.

Iniziai a piangere senza accorgermene, tirai su' col naso e mi asciugai le lacrime riluttante.

Sapevo che doveva essere un gioco tra me e lui, ma... non potevo più sopportarlo.

Per lui ero una pezzente. Ma grazie a Dio avevo trovato finalmente la forza di volontà per alzarmi da sola. Ora sapeva esattamente cosa provavo.

Avrei dovuto incontrarlo alla riunione in meno di un'ora e il solo pensiero mi faceva tremare dopo quanto gli avevo detto.

Smisi di piangere una volta uscita, sapendo che ci sarebbero stati fotografi ovunque.

Guardando verso il basso, mi assicurai che non si accorgessero che stessi piangendo.

Feci fermare un taxi e ci entrai.

"Ehm... 23esima strada, per favore." annuii, guardando tristemente fuori dal finestrino.

Era a venti minuti da lì, così immaginai di poter andare da qualche parte per chiarirmi le idee prima della riunione.

"Certamente, signorina." il tassista sembrò molto allegro. Quando lo guardai mi bloccai.

Era davvero carino.

"Stai bene?" chiese, guardandomi dallo specchietto retrovisore. "Una ragazza carina come te non dovrebbe piangere. Che c'è che non va?"

"Non sai chi sono?" grazie a dio, qualcuno di modesto.

"Dovrei? Sei la figlia della regina o qualcosa di simile?"

Ridacchiai leggermente alla sua presa in giro, sorrisi leggermente.

"No, sono Blue. Blue Anderson"

"Tyler. E guido questo taxi da quasi tutta la vita."

Sorridendo, giocai con le mie dita. "Quanti anni hai?"

"Ventuno. E tu?"

"Diciannove. Venti tra quasi un mese." annuii.

"Forte." sorrise e ci fermammo ad un semaforo. "Allora, ancora non mi hai detto perchè stavi piangendo... a meno che sia troppo personale, o qualcosa del genere." scosse la mano.

"Oh, era il mio... ragazzo. Ehm, diciamo che ama molto le ragazze." annuii lentamente.

"Oh. Ti ha tradita?"

"Sì, con un sacco di ragazze. Ma... non è davvero il mio ragazzo, quindi immagino stia esagerando."

"Sembra uno stronzo."

"Sì, hai centrato in pieno."

"Allora, Tyler, il ragazzo che ha guidato taxi per tutta la vita. Perchè ti interessi dei drammi di uno dei tuoi clienti?"

"Beh, mi interessa solo dei miei clienti speciali. Tipo, l'altro giorno, c'era questa bambina che si era persa e l'ho riportata a casa dei suoi genitori... mi sentivo un eroe."

Beh, non era carino?

Sorrisi. "E cosa hanno detto i suoi genitori?"

"Beh all'inizio, pensavano che l'avessi rapita ed erano furiosi, ma mi sono spiegato e mi hanno ringraziato."

"Com'è eroico" sogghignai, lui ridacchiò.

"Si chiamava Annie."

Per gli ultimi venti minuti, avevo parlato con il simpatico tassista, aveva dei profondi occhi blu/verdi e capelli scuri e disordinati. Era carino.

Ma oltre questo, il ragazzo aveva un gran cuore. Aveva a malapena imprecato o detto qualcosa di negativo per l'intera corsa, e immaginai che mi avesse riportato il buon'umore per almeno venti minuti.

"Bene, immagino siamo arrivati alla fine." finse di dire drammaticamente quando si fermò al lato della strada, esattamente accanto al marciapiede.

"Grazie, signor...?"

"McCallister." sorrisi ed annuii.

"Bene, farei meglio ad andare." annuii, slacciando la cintura, misi una mano nelle tasche ma scoprii di non avere soldi con me.

"Oh, non preoccuparti, va bene così." scosse la testa, scuotendo la mano.

"Cosa, no. Probabilmente ti avrò annoiato abbastanza, quindi devo pagarti." ridacchiai.

"Mi hai migliorato la giornata, onestamente. Le ragazze carine non salgono di solito sui taxi qui a Los Angeles."

"Non sono poi così carina." mormorai leggermente, scuotendo la testa

"Cosa? Stai mentendo, dolcezza."

"Mi hai appena chiamata 'dolcezza'?" sollevai un sopracciglio sorpresa, lui sorrise ampiamente.

"Mi piace essere romantico."

"Posso chiamarti qualche volta? Sai... per vedere se hai intenzione di prendere di nuovo un taxi?" mi chiese nervosamente e sorrisi incontrollabilmente.

"Sì, certo." accettai, ci scambiammo i numeri di telefono.

"Uhm, esce dal taxi o no?" un uomo lì vicino si intromise acidamente.

"Ehi. Non sia scortese, o non le darò un passaggio." mi difese ed increspai la labbra.

"Grazie Tyler." gli strinsi leggermente il braccio prima di uscire dal taxi ed andare via.

Beh, pensai di esser tornata ad essere felice. Era un ragazzo molto simpatico.


H  A  R  R  Y

Lasciai la camera di Blue, in pensiero e devastato.

Forse quello che aveva detto era vero... ero spaventato dall'idea di innamorarmi? Forse. Ma significava solo che odiavo l'amore.

Qual'era il punto dell'innamorarsi, se poi sapevi che ti sarebbe passato? Esattamente.

C'erano momenti in cui mi sentivo diverso. Mi sentivo... sul punto di innamorarmi.

Ma ogni volta che arrivavo a quel punto, trovavo sempre un modo per spingere via quella persona.

Esattamente quello che avevo fatto con mia madre. Avevo paura di cosa sarebbe successo se avesse sposato un uomo che avrebbe rovinato completamente le nostre vite.

Avevo paura del solo pensiero, così li avevo allontanati tutti.

Tendevo a farlo, e purtroppo anche Blue aveva ne era stata vittima. Non volevo scoraggiarla del tutto ma ero troppo egoista per pensare ai suoi sentimenti.

Speravo che capisse, comunque.


B  L  U  E

Sospirai trovandomi davanti all'edificio, qualsiasi cosa avessero dovuto dirci ero certa non fosse buona.

Qualsiasi cosa ci dicessero non era mai buona.

Harry arrivò presto ed evitai in tutti i modi di incrociare il suo sguardo, nel silenzio potevo accorgermi di come mi stesse fissando.

"Pronta?" chiese semplicemente, ancora una volta ignorando la precedente situazione in cui eravamo.

Non risposi, annuii solamente una volta quando entrammo, ognuno per conto suo.

Fummo subito accolti da una delle segretarie e ci venne detto in quale sala riunioni dirigerci.

"Grazie, Stace." sembrava che Harry conoscesse anche il suo nome, lei le sorrise genuinamente.

"Che c'è, ti sei scopato anche lei?" sputai veleno lanciandogli un'occhiataccia.

"No, aveva un fottuto cartellino con il suo nome." ragionò, scuotendo la testa.

Sbuffai quando aprì la porta per me, io arrabbiata lo sorpassai e mi sedetti davanti ai suoi manager. Harry mi seguì, uno sguardo duro sul suo viso quando si sedette sul posto accanto al mio.

"Ragazzi, come va?" Dave sorrise, incrociando le mani.

"Ugh!" entrambi lasciammo fuoriuscire un gemito frustrato e ci lanciammo a vicenda delle occhiatacce.

Afferrai saldamente la stoffa del divanetto, stringendo i denti. Volevo colpirlo così forte.

"A quanto vedo... non sta andando bene" confermò, non li guardai neanche.

"Ma oggi siamo qui per Harry." lui sollevò lo sguardo curioso.

"Ti avevamo semplicemente detto... resta con una ragazza. Ed eccoti qui, esci con Kendall mentre sei con Blue. Ma che diavolo, Harry?" scattò Dave.

"Non sto uscendo con Kendall, siamo solo amici." mentì lui, sospirando.

"Già, e pensi che i giornalisti se la bevano? No, col cavolo!"

Restammo in silenzio, gli lanciai un'occhiata e ritornai lo sguardo alle sofisticate persone sedute di fronte a noi.

"Harry, sistema questa cosa prima che la tua carriera fallisca. E Blue, tieni duro."

La mia presa sul divanetto crebbe. Ero furiosa.

"Ricordate che sono due mesi." puntualizzò.

"COSA?" mi agitai. "Pensavo avesse detto un mese."

"No, due." Dave bevve il suo caffè, scrollando le spalle.

Ero fottutamente arrabbiata adesso, guardando da vicino qualcuno avrebbe potuto vedere il fumo uscirmi dalle orecchie.

Harry si accigliò, sospirando. "Non posso più sopportarlo. Per favore, io—"

"La colpa è tua." Dave lo interruppe. "La vigilia di Capodanno è alle porte, vogliamo che voliate a New York, al Times Square. Per il miglior bacio di sempre."

"Volete che attraversi il fottuto paese... per New York. Per un fottuto bacio di Capodanno?" alzai il tono di voce, stringendo i denti.

"Sì."

Serrai la mascella, i miei occhi avrebbero potuto fulminarli.

Mi alzai, uscendo velocemente dalla sala riunioni e sbattei la porta alle mie spalle.

Gridai quasi quando appoggiai la schiena al muro, sedendomi sul pavimento e portando le ginocchia al petto.

Dopo ciò che avevo detto ad Harry, non pensavo che saremmo durati a lungo.

Portai le mani al viso, piangendo, non mi importava se il mio trucco si sarebbe sciolto. Tutto ciò di cui avevo bisogno era calore. E non sapevo più cosa fare.

"Blue." sentii la sua voce bassa e roca chiamarmi. "Mi dispiace così tanto."

Lo sentii raggiungermi ma lo spinsi subito via. "Non toccarmi." scattai, allontanandomi da lui. "Smettila e basta! Smettila di far finta che ti importi, ti prego. So che è una falsa e non hai bisogno di trascinarmici dentro. Sono così fottutamente stanca, Harry." piansi debolmente, chiudendo gli occhi.

Lui rimase in silenzio.

"Se smettessimo di fare sesso, immagino tu non saresti più niente per me."

Boccheggiai, non riuscendo più a contenermi. Gli diedi uno schiaffo sulla guancia, la forma rosea della mia mano cominciò a rendersi visibile sulla sua guancia sinistra.

Il suo volto si girò leggermente all'impatto, e guardò verso il basso vergognandosi.

"Chi diavolo sei." sussurrai tremante. "Ci vediamo se il management avrà pianificato qualcos'altro, ma se così non fosse, non voglio più parlarti, non ti conosco nemmeno. Ora sparisci dalla mia vista, coglione." sputai, fulminandolo con lo sguardo.

Non mi guardò nemmeno una volta, andai via quando fu fuori dalla mia vista.


TRADUZIONE di ahngvst  //@smellyboixx on Twitter

© COPYRIGHT by BritishBums

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