P.S. I hate you (Harry Styles...

De ahngvst

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"Harry. Vieni stasera?" "Scordatelo, stavo dormendo." rispose seccato dal fatto che lo avessi chiamato alle t... Mai multe

MODIFICHE !!
P.S. I Hate You (Harry Styles) [Traduzione italiana]
Capitolo 1
Capitolo 2
Capitolo 3
Capitolo 4
Capitolo 5
Capitolo 6
Capitolo 7
Capitolo 8
Capitolo 9
Capitolo 10
Capitolo 11
Capitolo 12
Capitolo 13
Capitolo 14
Capitolo 15
Capitolo 16
Capitolo 17
Capitolo 18
Capitolo 19
Capitolo 20
Capitolo 21 (PARTE 1)
Capitolo 21 (PARTE 2)
Capitolo 22
Capitolo 23
Capitolo 24
Capitolo 25
Capitolo 26
Capitolo 28
Capitolo 29
Capitolo 30
Capitolo 31
Capitolo 32
Capitolo 33
Capitolo 34
Capitolo 35
Capitolo 36
Capitolo 37
Capitolo 38
Capitolo 39
Capitolo 40
Capitolo 41
Capitolo 42
Capitolo 43
Capitolo 44
Capitolo 45 (PARTE 1)
Capitolo quarantacinque. (PARTE 2)
Capitolo quarantasei.
Capitolo quarantasette
Capitolo quarantotto
Capitolo quarantanove
Capitolo cinquanta
Capitolo cinquantuno
Capitolo cinquantadue
Capitolo cinquantatrè
Capitolo cinquantaquattro
Capitolo cinquantacinque
Capitolo cinquantasei
Capitolo cinquantasette
Capitolo cinquantotto
Capitolo cinquantanove
Capitolo sessanta
Capitolo sessantuno
AVVISO SEQUEL

Capitolo 27

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De ahngvst

B L U E

Cercai di chiudere gli occhi e addormentarmi, ma anche in questo modo riuscivo a sentire il mormorio di Harry appena dietro la porta e il rumore che faceva con le dita. 

"Cazzo." sussurrai. Afferrai entrambi i cuscini al mio fianco e me li schiacciai sulle orecchie, tentando di eliminare la sua voce.

"Blue, sono passate due ore... Nessuno dei due riuscirà mai a dormire. Apri la porta e falla finita, Blue." sentii Hanna imprecarmi contro.

"Blue, mi dispiace. Voglio solo parlare, ti prego." lo sentii dire, mi schiaffeggiai una guancia.

"Bene." imprecai contro Hanna. "Ma questo non cambierà le cose."

"Lasciatemi dormire." Hanna si rigirò nel letto e mi avvicinai alla porta nel buio quasi totale.

Quando la aprii dovetti stringere gli occhi per la luce improvvisa.

"Che vuoi Harry? Che diavolo devo fare per farti andar via da qui?" chiesi.

"Non andró da nessuna parte per un po', nel caso non te ne fossi accorta. Blue, perchè sei cosí arrabbiata con me?"

Risi sarcasticamente, lanciandogli un'occhiata del tipo 'sul serio?'

"Sei così fottutamente cieco a volte, sai?" sospirai.

"Che cosa ho fatto?" alzó la voce, arrivando quasi a colpire il muro e rabbrividii. Stava completamente dando di matto.

Mi spaventava quando perdeva la calma, non sapevo mai cosa aspettarmi.

Restammo in silenzio, lui mortificato, mentre io cercavo di riprender fiato.

"Scusa." mi disse realizzando di avermi urlato contro.

Provó ad avvicinarsi ma feci un passo indietro. "Non toccarmi." dissi con un filo di voce, scossi debolmente la mano.

"Se i tuoi manager dovessero programmare qualcosa, allora verrò. Per il momento non so neanche chi tu diavolo sia. Ci vediamo." gli chiusi la porta in faccia.


H A R R Y

"Cazzo." sospirai, chiudendo gli occhi.

Solitamente litigavamo sempre per sciocchezze, scherzavamo su tutto, ma questa volta era diverso. Sembrava diverso. Cos'era ad infastidirmi?

Sospirai, decidendo di andar via, e mi diressi verso l'ascensore.

Incontrai qualcuno lì dentro. Oh, fratello.

Era quel tipo, Dylan, che stava con Blue prima che io e lei ci 'fidanzassimo'.

Mi guardò a sopracciglia sollevate, iniziai a provare un'improvvisa rabbia verso di lui.

Lui l'aveva tradita. Ricordavo ancora quanto aveva pianto, quando passò la notte con me.

"Come hai potuto." furono le prime parole che lasciarono le mie labbra quando le porte dell'ascensore, ora diretto al piano terra, si chiusero dietro di noi.

"Come scusa?" si accigliò. "So di aver fatto un errore. Ma tu... Tu stai solo giocando con lei. E posso vedere tutti i tuoi fottuti giochetti. Non mi interessa chi diavolo sei, Blue mi appartiene." Dylan mi disse, faccia a faccia.

Wow, aveva delle grandi aspettative. Tipico ragazzo di una fottuta confraternita.

Ridacchiai seccamente. "Lascia che ti dia un piccolo aggiornamento. Blue è mia adesso e ti ha scaricato, quindi lascia perdere." sputai quasi, dandogli una spinta.

"Scommetto che tu la stia usando. La stai usando, non é così?" mi accusò, ma era la verità.

La stavo usando.

Io, Harry Styles, la stavo usando.

"Che t'importa? Non state neanche più insieme." sollevai le sopracciglia, guardandolo.

"Vaffanculo." scattò dandomi un pugno nello stomaco, gemetti dal dolore.

"Merda." tossii. Barcollai leggermente e le porte dell'ascensore si aprirono lentamente.

Mi spinse rudemente ancora una volta e mi diede un pugno sulla mascella.

Sogghignai, serrai la mascella e lo colpii a mia volta.

Finii con l'essere un gran bel colpo, in un certo senso ne fui felice.

Meritava di essere ferito, comunque.


B  L  U  E

Aprii la porta per controllare se fosse ancora lì, e grazie a Dio non c'era.

Sospirai sollevata, finalmente iniziando a rilassarmi al pensiero che se ne fosse andato.

Ma poi trovai il suo cellulare e le sue chiavi per terra.

"Wow Harry, sei fottutamente intelligente." mormorai sarcasticamente.

Come avrebbe fatto a tornare a casa senza di quelle? E non volevo che gironzolasse di nuovo per il dormitorio... era troppo rischioso.

Era andato via all'incirca due minuti prima, quindi forse avrei potuto correre per raggiungerlo, e se fossi stata fortunata quando l'avrei trovato, gli avrei lanciato le chiavi in testa e una volta girato, gli avrei lanciato il telefono sul pacco.

Sì, ottima idea.

Annuii internamente, chiusi silenziosamente la porta dietro di me e attraversai il corridoio prendendo l'ascensore.

Impiegai un minuto o qualcosa del genere prima che le porte dell'ascensore si aprissero trovando l'ultima cosa che avrei voluto vedere in quel momento...

E la cosa che mi dispiaceva di più era che non dovevo nemmeno lanciargli qualcosa addosso perchè lo stava facendo già qualcun'altro per me.

E chi non altri, se non Dylan.

Erano entrambi sporchi di sangue, il che mi fece pensare fosse una cosa seria.

Harry gli saltò letteralmente addosso e iniziò a prenderlo a pugni.

"Vaffanculo!" urlò.

Che cosa ci facevo lì bloccata? 

"Ehi!" gridai.

SI fermarono entrambi ad occhi spalancati, sospirai.

"Dylan, fermati. Tra noi è finita." dissi esasperata, chiudendo gli occhi.

"Harry, le tue chiavi e il tuo cellulare erano nel corridoio." dissi amareggiata, lanciandogli le chiavi proprio come avevo detto.

"Ow." mormorò, inarcai le sopracciglia.

"Ecco." dissi semplicemente, dandogli il cellulare.

Harry mi guardò negli occhi, i suoi occhi sembravano urlare scuse, deglutii.

"Kendall non è niente in confronto a te. Tu sei diversa. Sì, potrebbero esserci altre ragazze, ma... tu sei speciale. Sei speciale per me." mi disse, provai ad ignorare l'occhio nero e il labbro sanguinante ed increspai le labbra.

Dylan probabilmente realizzò che non lo volessi intorno perchè era andato via, io restai lì, bloccata.

"Se stai mentendo..." il mio tono di voce si spense a poco a poco.

"Pensi che stia mentendo? Guardami nei fottuti occhi, Blue." mi derise, il mio cuore pulsò velocemente, potevo quasi sentire il battito pulsare nella mia testa.

Feci come mi aveva detto, iniziai a diventare sempre più nervosa per l'improvvisa tensione.

"Stai dicendo, che sono speciale." confermai con voce ovattata.

"Sì. Sei il meglio del meglio."

Ridacchiai per la sua scelta di parole, e guardai verso il basso.

"Che c'è?" chiese non capendo.

"Niente." mormorai e lui portò un braccio intorno al mio corpo, facendomi avvicinare a lui.

Sorrisi, abbracciandolo e stringendolo leggermente. "Stai sanguinando."

"Merda, non mi dire." mi rispose sarcasticamente, io lo spinsi giocosamente.

"Vuoi tornare da me, o..."

"Certo." sogghignò, alzando le spalle casualmente.


H  A  R  R  Y

La nostra riappacificazione significò molto per me quella notte.

Quando tornammo in camera sua, Hanna era completamente crollata nel suo letto quindi ci dirigemmo silenziosamente in cucina.

"Merda, Harry la tua faccia è messa proprio male..."

Ridacchiai. "Già, grazie."

"Non in quel senso. Voglio dire, la tua faccia." entrò nel panico, i suoi occhi si spalancarono leggermente. "Mi faranno causa per aver rovinato la faccia di una popstar? O--"

"No! No, sto bene. Hai un kit di pronto soccorso?"

Blue annuì, rilasciando un respiro. Andò alla ricerca di una valigetta in una cassettiera.

La aprì, facendo cadere quasi tutto il suo contenuto per terra e rabbrividì, mettendosi in ginocchio per raccogliere tutto.

"Blue." dissi, lei guardò verso l'alto.

"Che c'è?"

"Hai bisogno di calmarti, sto bene." ridacchiai, i miei occhi brillavano di puro divertimento.

Lei sospirò, chiudendo gli occhi. "Scusa, è solo che... odio il sangue."

"Sì, lo vedo." mi inginocchiai per aiutarla a prendere il necessario.

"Una volta aver raccolto tutto, mi disse di sedermi sul bancone e restarci, come se fossi un bambino.

"Mi piace questo lato di te." sogghignai, alzò gli occhi al cielo.

"Sì, certo." agitò una mano, come se fosse abituata a rifiutare complimenti da me.

La guardai mentre prendeva con facilità il disinfettante e un asciugamano bagnato e tirò su col naso.

"Come va il corso di medicina comunque?" chiesi.

"Bene." Blue scrollò le spalle. "Sto facendo il mio dovere."

"Quindi farai l'infermiera e l'avvocato allo stesso momento?" continuai a chiederle.

Scosse leggermente la testa negando e iniziò a pulirmi il labbro ferito.

I nostri visi erano pericolosamente vicini e sorrise.

"Puoi baciarmi se vuoi." le dissi, i suoi occhi incontrarono i miei.

"Più tardi."

Ridacchiai, mentre lei stava in piedi tra le mie gambe, i nostri corpi potevano quasi toccarsi a vicenda.

"Domani è la Vigilia di Natale." accennai mentre lei mi puliva concentrata il viso.

"Mhm, Hai un regalo per me?" mormorò, la sua mano sinistra strofinava di proposito la mia gamba.

"Sì." sorrisi. "Non indovinerai mai cos'è." la provocai.

"Hmm." finse di pensare, finì di bendarmi e iniziò a baciarmi lentamente il collo.

Chiusi gli occhi, le mie braccia scivolarono sulla sua vita sottile.

"E' una buona scopata?"

Sogghignai, ridacchiando. "Sarà il meglio del meglio."

"Vaffanculo." rise, strofinò il naso contro il mio.

Inspirai, stavolta mi avvicinai a lei e la baciai violentemente, senza preoccuparmi di nient'altro.

Le sue dita si intrecciarono nei miei ricci, tirandoli leggermente facendomi gemere.

Amavo quando lo faceva, ero fottutamente eccitato da quell'azione.

Camminammo lentamente all'indietro, baciandoci ancora quando lei inciampò accidentalmente su qualcosa, cadde a terra rumorosamente.

Gridò, saltai alle sue urla, ci guardammo entrambi ad occhi spalancati.

Sbattè accidentalmente contro una pila di piatti che caddero a terra, iniziammo a ridere.

Blue rise rumorosamente, chiuse gli occhi e si portò una mano allo stomaco.

Hanna si affrettò in cucina, accendendo le luci e noi facemmo silenzio.

Assottigliò gli occhi verso di me e Blue, notando che eravamo l'uno nelle braccia dell'altra.

"Hanna, io--"

"Non chiederò nulla. Buona notte." disse intontita, salutandoci entrambi e si diresse nuovamente verso il suo letto mettendosi sotto le coperte.


B  L  U  E

"Andiamo a dormire." sorrisi.

"E tutto questo casino?"

"Sistemerò tutto domani, non preoccuparti." agitai una mano noncurante.

"Okay." scrollò le spalle, ridacchiai prendendo la sua mano e portandolo via da quel casino verso il mio letto.

"Sdraiati, mi sistemerò su di te." gli dissi, vedendo che non sapeva cosa fare di fronte al letto troppo piccolo per due.

Ammiccò. "Mi piace l'idea."

"Mhm, ovviamente." lo zittii, dandogli un colpetto.

Mi appoggiai al suo corpo, raggiunsi la parete e accesi le lucine che producevano una luce fioca, sorrisi.

La mano di Harry tirò il mio braccio, spingendomi verso di lui e lanciai un urlo, ridacchiando.

Continuai a ridere, lo baciai prima che iniziasse a provocarmi facendomi il solletico sui fianchi.

Annaspai, schiaffeggiando la sua mano e sorrise.

Le luci colorate mettevano in risalto il verde dei suoi occhi, mi bloccai all'istante.

"Togli la camicia." sussurrai, tirandone il lembo.

Sogghignò. "Con piacere."

Invece di dormire, passammo infinite ore a parlare a vanvera.

Erano i tipici Blue e Harry.

"Se fossi infermiera o avvocato... Penseresti ancora che sia sexy?"

"Decisamente, sei sexy in ogni modo."

Ridacchiai. "Bastaaa."

Mi baciò la tempia, spostandomi i capelli dal viso e mise un braccio intorno alla mia vita.

"Sei perfetta. Ma penso che saresti ancora più sexy come infermiera, così se fossi un paziente potremmo incontrarci al mio letto d'ospedale e farci sesso."

"Tu guardi troppi porno." scossi la testa in disapprovazione.

Ridacchiò, fissando il soffitto.

Stavo guardando lo stesso punto, e sorrisi.

"Quand'è stata l'ultima volta in cui ti sei masturbato?"

"La scorsa settimana." guardò in basso verso di me. "Dopo che siamo stati da me. E tu quando ti sei toccata l'ultima volta?" sogghignò, ovvio che me l'avrebbe chiesto.

"Lo stesso." mormorai facendolo sorridere.

"Porca puttana, sarebbe così hot. Voglio vederti qualche volta."

"Forse." dissi di proposito e la sua mano oltrepasso la canottiera che indossavo e si posò sul mio fianco.

Poi mi accarezzò creando dei cerchi, quel silenzio stava per farmi addormentare.

"Che ore sono?" mormorai, le sue dita giocavano con le mie.

"E' l'ora perfetta. Il posto perfetto.. La ragazza perfetta." potevo sentire che mi stesse fissando, nonostante i miei occhi fossero chiusi.

Sorrisi. "Notte, Styles."

"Buona notte, Blue."


TRADUZIONE di ahngvst // @smellyboixx on Twitter

© COPYRIGHT by BritishBums

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